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Infilai i jeans comprati ieri e indossai anche un paio di calze più pesanti del solito. Era meglio essere preparati. Avere i piedi caldi era sempre una buona cosa.

«Scricciolo stai indossando troppi vestiti» mi disse Tyler entrando in bagno mentre infilavo la maglia termica che mi aveva fatto comprare il giorno prima. Indossava ancora i pantaloni della tuta, senza maglietta. 

«Non sono troppi e tu devi vestirti» gli dissi lanciandogli uno sguardo veloce dallo specchio. 

«Pensavo di farlo più tardi» mi disse cingendomi la vita da dietro e iniziando a depositare una serie di baci sul mio collo.

Dio! Era sempre la stessa sensazione. Non cambiava mai. Riusciva a farmi venire i brividi per tutto il corpo.

«Tyler» farfugliai.

«Mhmm» 

«Cosa stai facendo» 

«Mi manchi» sussurrò tra un bacio e l'altro. 

Sorrisi a quelle parole. Mi mancava anche lui. Appena mi voltai verso di lui, afferrò la mia vita e mi fece sedere sul piano del lavandino. Agganciai le gambe intorno alla sua vita, le mie braccia intorno al suo collo, le sue mani sulle mie cosce. In un secondo le sue labbra furono sulle mie, trovò subito la mia lingua. Miavvicinò ancora di più a sè, un braccio attorno alla mia vita e una mano tra i miei capelli. Le nostre lingue si muovevano all'unisono. Ad ogni bacio mi mancava sempre di più l'aria. Avrei potuto baciarlo per sempre.

«Allie!». Lily. Sorrisi. 

«Veramente?» disse Tyler con il fiato corto staccandosi dalle mie labbra. 

«E' Lily» gli dissi accarezzandogli la guancia. Potevamo aspettarcelo. 

«Stasera sei tutta per me» 

«Si amore» gli dissi prima di depositare un bacio leggero sulle sue labbra. 

«Abbiamo anche due discorsi in sospeso io e te» disse strofinando il suo naso contro il mio. 

«Davvero?» finsi di non sapere di cosa parlasse anche se sapevo fin troppo bene a cosa si stesse riferendo. 

 «Non vedo l'ora di sapere cosa frullava in quella testolina» fece un sorriso e si allontanò da me. Scesi dal piano e mi sistemai velocemente i capelli con le mani. 

«Quanto sei curioso» gli dissi mentre usciva dal bagno. 

«Di te sempre scricciolo» e sparì dalla mia visuale. Ma quanto potevo amarlo?

Tornai in camera infilai le scarpe, il maglione e la giacca antivento. Tyler indossò un paio di jeans chiari, un maglione grigio e la giacca. Eravamo pronti.

Ci incamminammo lungo il sentiero che portava al ruscello. Il cartello prima di un bivio indicava tre opzioni: 5 chilometri, 12 chilometri o 20 chilometri. Tyler ci comunicò che avremmo seguito quello da 12 ma si poteva tornare indietro in qualsiasi momento ma a suo parere era il sentiero migliore.

Mentre percorrevamo il piccolo sentiero sterrato c'era un silenzio indescrivibile. Si sentivano solo gli uccellini, le foglie che si muovevano e il rumore dell'acqua in lontananza. Eravamo completamente immersi nella natura e si stava d'incanto. Per oggi volevo completamente staccare la testa dai mille pensieri e da quello che ci aspettava l'indomani. Dopo circa un'oretta di camminata, il sentiero si aprì in una piccola spazio con tre panchine e una fontanella. Ci fermammo un attimo per riposarci, soprattutto per Lily. Non volevamo che si stancasse troppo nella sua situazione. 

«Non me lo ricordavo così bello» disse Nick a Tyler. 

«Sì nemmeno io. È un po' di tempo che non lo faccio» 

Fidati di meWhere stories live. Discover now