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Ed eccoci qui con un nuovo capitolo e una nuova canzone anche oggi.

Fatemi sapere cosa ne pensate.


Buona lettura!


La domenica passò serena e tranquilla. Riuscì a trascorrere un po' di tempo insieme a Tyler senza pensieri. Né per la situazione né per lo studio. Mi serviva avere un po' di tempo tutto per noi. Passammo l'intera giornata sulla spiaggia e per la prima volta mi sembrò di passare per la prima volta una giornata come persone normali. Niente pensieri, niente ansie e senza guardami le spalle ogni cinque minuti. Ero riuscita finalmente a iniziare il libro che avevo preso da Carl e lì, con la testa appoggiata sulle gambe di Tyler, mi sembrava di vivere un sogno. Non potevo chiedere niente di più.

La mattina dopo mi alzai presto. Alle 11 avevo l'esame di statistica e volevo fare tutto con molta calma. Riguardare per l'ultima volta le nozioni più importanti e poi avrei cercato di rimanere il più tranquilla possibile. Avevo assimilato più nozioni possibili e sarebbe andato bene qualsiasi risultato in questo momento, l'importante era togliersi questo pensiero.

«Pronta?» mi disse Tyler mentre terminavo di riempire la borsa con tutto il necessario. 

«Sì», dissi con tono deciso. 

«Andrà bene vedrai» 

«Speriamo» dissi con un sorriso tirato. Speravo davvero che avesse ragione. Salutammo Nick e Lily che mi diedero un in bocca al lupo e uscimmo di casa. Tyler mi avrebbe accompagnato in università e poi sarebbe andato in ufficio. Gli avrei mandato un messaggio non appena terminavo il test.

Più ci avvicinavamo all'università e più sentivo aumentare l'agitazione. Strinsi la presa sulla tracolla della borsa e spostati lo sguardo fuori dal finestrino. Dovevo trovare qualcosa che mi distrasse. Quando dovevo fare un esame era sempre la stessa storia. Ansia, agitazione e sudore. Non riuscivo proprio a migliorare questa cosa.

Ero concentrata sulla città che scorreva fuori dal finestrino quando sentii la mano di Tyler stringere la mia. Mi voltai verso di lui e incrociai quei bei occhi marroni.

«Stai tranquilla. Andrà bene. Fidati di me». 

Gli rivolsi un sorriso tirato e incrociai le sue dita alle mie. Avere lui qui a fianco a me era d'aiuto. Tirai un respiro profondo e cercai di rilassarmi un po'. 

«Grazie per avermi accompagnata» 

«Lo sai che mi fa piacere e poi così posso assicurarmi che non ti faccia prendere troppo dall'ansia». 

Sorrisi «Purtroppo su quello ci possiamo fare poco» 

«Scrivimi appena finisci. Arrivo subito» 

«Sei sicuro? Posso chiamare qualcuno o tornare da sola. Non è un problema» 

«Nessun problema. Vengo a prenderti io» mi disse con un sorriso e non potevo controbattere ulteriormente. Amavo il modo in cui preoccupava di me e per me e non lo avrei mai ringraziato abbastanza.

Dopo circa cinque minuti ci ritrovammo di fronte all'università. Gli diedi un bacio veloce, feci un bel respiro e scesi dalla macchina. Sarebbe andata bene. Potevo farcela. Dopo questo esame mi aspettava l'estate e soprattutto cinque giorni a Boston con le mie persone preferite.



Esattamente due ore dopo chiusi la porta dell'aula dietro di me e mi sentii subito più leggera. Appena il professore mi posò il foglio davanti, nella mia mentre riaffiorarono tutti i concetti. Posso dire che è andato meglio di quanto mi aspettassi e va bene così. Ora non ci voglio proprio più pensare.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora