Capitolo 62

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Ciao bellezze, allora vi chiedo scusa di alcune mie mancate pubblicazioni, ma è vacanza anche per me.

Volevo dirvi anche grazie per i vostri continui commenti super dolciosi 😊😘

Il libro a breve arriverà alla fine, ed accoglieremo il quarto e forse ultimo volume.

Detto questo, scusate se vi ho preso troppo tempo e niente buona lettura.

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JACE'S POV.

"Sindrome dell'intestino irritabile"

Non so se aggrapparmi a questa sindrome, come assicurazione che la mia vita possa tornare perfetta come prima.

Oppure lasciar perdere perché ormai è tutto finito, ed ho perso ciò che avevo di più caro.

Ieri sera la mia "compagna" ha accusato di avere delle forti fitte allo stomaco, non riusciva neanche a muoversi e piangeva dal dolore.

In cinque secondi l'ho vestita, con una mia tuta, per portarla all'ospedale in prima possibile.

L'infermiera ha fatto le solite domande di routine, ma ancor prima che continuasse a parlare inutilmente ho detto della gravidanza.

È frustrante vedere quelle persone che sanno cosa fare, dove andare, fare aventi e indietro di fronte a te.
Mentre tu rimani seduto su quella sedia a farti mille domande, oppure a percorrere il corridoio.

La mia pazienza stava raggiungendo un limite.
Neanche ricordo come ho fatto.

Col dito deficiente.

Non in quel senso, che idiota.

Io ricordo di stare male ed una volta che stavo guardando allegramente una foto mia e di Grace.

Dentro il mio cuore rimarrà per sempre la mia piccola, mi ripetevo.

Verso le quattro del mattino, il dottore che si era occupato della mia ragazza.

Era mortificato in viso, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.

La ragazza non è mai stata incinta, ha una sindrome che dalle apparenze sembra essere incinta.

Ero come sbalordito.

Guardavo dalla finestra quella che credevo la madre di mio figlio, dormire in una posizione al quanto strana, sofferente.

Sono rimasto con lei tutta la notte, una volta sveglia ho detto le stesse identiche parole del dottore.

Per la prima volta, ho letto della reale sofferenza nei suoi occhi.

Aveva sentito delle fitte precedentemente, ecco perché aveva preso delle pillole precedentemente, pensando potesse giovare alla salute del bambino.

In realtà ha peggiorato le cose.

Ricordo i suoi mi dispiace susseguirsi, i singhiozzi.

La mia promessa è quella di andarla a trovare tutti i giorni, il più tempo possibile.

Ci saranno anche i suoi amici e parenti.

Adesso però devo pensare a riprendermi l'amore della mia vita, anche se non so se sia d'accordo con me.

GRACE'S POV.

"Bambolina ti piace?"
Siamo in una discoteca, in aperta campagna, non mi piace per niente.

Ho paura, qui non mi sento sicura, ho paura del posto, non siamo in centro dove passano un sacco di persone e se succede qualcosa non devi stare al buio in un luogo isolato.

Invece qui è l'esatto contrario.

Sto vicina a Fred da tutto il tempo, i suoi amici bevono, ballano ed io sto sulle sue gambe.

Non mi va di andare e buttarmi nella mischia.

"Dammi un bacio"
Faccio come mi chiede.

Prendo il telefono per non morire di noia.

Gli occhi diventano immediatamente lucido, sento di non respirare, il cuore batte così forte, era da tempo che non faceva così.

Jace.
Dico in un sussurro.

Provo a nascondere il telefono, quando le labbra di Fred percorrono il mio collo.

Credevo di averla fatta franca.

Invece, sicuramente deve aver visto qualcosa di sfuggita e con una scusa che ha ingannato anche a me.

Mi trascina fin fuori il locale.

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now