Capitolo 52

2.4K 160 23
                                    

FRED'S POV.

Grace sta cambiando, si vede dai suoi occhi, dai suoi atteggiamenti.

Onestamente sto provando a capire se sia un bene oppure no.

Quel vestito che ho preso per lei, con l'aiuto di una mia amica, le stava divinamente.
Non so come ho fatto a non saltarle addosso.

Ma devo calmarmi, lei si è avvicinata a me perché sono stato come mi voleva lei.

Volevo restare con la mia ragazza, da soli.
Così l'ho portata in camera mia.

Entrambi seduti sul letto, lei silenziosa, a cui le accarezzo i capelli.
Fissa le sue scarpe.

Mi sembra una bambola, la mia bambolina che aspetta quel che le devo dire.

Prima era ferma di fronte a me, se non le avessi detto di sedersi non lo avrebbe fatto.
Se non le avessi stretto la mano, lei non lo avrebbe fatto.

È mia.

Inizio a lasciarle baci sulla spalla e sul collo.
Dal movimento del suo collo capisco che boccheggia e prova a girare il viso da tutt'altra parte.

Che fa mi ignora?

"Grace tu sei mia!
Hai capito bambolina"
Adesso deve pur rispondermi.

Un'idea mi attraversa la mente.

Crede che io non mi sia accorto di nulla, ma si sbaglia.
Voglio far in modo che possa veramente fidarsi di me.

Deve trovare la forza di spronarla.
Deve tornare a vivere.

"Si, sono, sono tua"
Esita!

Mi alzo, prendo una sigaretta e l'accendo.

"Prova"
Avvicino alle sue candide labbra la sigaretta.

Mi guarda atterrita e sconvolta.

Si sta facendo prendere dal panico.

Mi inginocchio per avere i nostri occhi uniti.

"Bambolina, tu non puoi continuare così.
Finirai per distruggerti, io ti posso aiutare.
Ma ti devi fidare di me.
Magari tutto questo ci servirà per noi due, però devi lasciarti andare e fidarti di me"
Con questo discorso l'ho conquistata, voglio dare il massimo per restare con lei.

Annuisce, prende per la prima volta l'iniziativa di baciarmi.
Mi sta chiedendo aiuto, il bacio è stupendo, però lento e bisognoso.

Una volta che si allontana, guarda la sigaretta, fumata da me per metà.

La prende tra le dite, trema.

Poggia la sigaretta.

"Brava così, inspira"
Dico, segue tutto quello che le sto dicendo.

Sono come ammaliato a vederla così, innocente, impaurita, senza una retta da seguire.
Solo ai miei ordini.

"Ora tira fuori"
Le dico prima che inizi a tossire.

"Ma ti rende la bocca secca!"
Piagnucola, ridacchia.

Sta iniziando a parlare, già è un qualcosa.

Ridacchiando prendo un bicchiere d'acqua e ridendo per la sua espressione.

"Grazie"
Sorride.

Qualche minuto dopo essermi messo accanto a lei, inizia a dire di aver un capogiro.

"È normale.
Sdraiati"
Le dico, annuisce.

Chiude gli occhi, e non aspetto altro per mettermi accanto a lei.

"Ti amo hai capito.
Ed io voglio che duri per sempre"
Le intimo in tono duro e freddo.

Quasi minaccioso.

"Scusa se prima ti ho mentito"
Si gira, mettendosi di lato come me.

Mi da su i nervi la cosa.
Ma devo pensare che adesso lei si fida di me.

"Imparerai ad amarmi"
Sussurro.

"Lo sto già facendo"

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now