Capitolo 51

2.4K 156 36
                                    

Fred mi aveva obbligata a mettere quei vestiti e così ho fatto.

Prima però mi sono accertata di avere le gambe presentabili, per fortuna ho solo in alcune parti dei principi di ricrescita.
Ma ancora non si vede nulla.

Ci siamo incontrati in una piazza, che definita da Trevor è al primo posto di quelle da evitare.
Perché frequentate da gente diversa da noi, quelle che io dovrei evitare.

Con il suo braccio avvolto al mio bacino, io seduta su di lui.
Mentre si da alla pazza gioia tra birre, fumo, ride e fa battute con i suoi amici.

Anche loro hanno delle ragazze, ma non tutti.
Sembrano conoscersi da secoli queste ragazze, gonne che fanno vedere le mutandine, reggiseni a vista.

Solo una o due si salvano, sempre con vestiti molto diversi dal mio genere, ma almeno lasciano che l'intimo rimanga intimo.

Forse loro hanno qualche speranza.

E dulcis in fundo, arriva Roberto, il fratello di Fred.

L'ultima persona che vorrei vedere sulla faccia della terra.

Solo dopo essersi avvicinato a suo fratello, mi vede.

"Alla fine ce l'hai fatta"
Commenta, riferendosi alla scommessa, incurante del fatto che io sia qui.

"Adesso è mia.
Vero tesoro?"
Domanda convinto di se, il ragazzo che mi fa girare il viso verso di lui.

"Si"
Rispondo il più convincente possibile, sia per me, che per lui.

Mi bacia contento della mia risposta.

La sua combriccola, contenti di vedere il capo branco con il suo premio tra le mani, sorridono, applaudono e fanno anche dei fischi.

Devo ignorarli, altrimenti non ce la farei.

Che branco di animali.
Penso con riluttanza.

Mi fa sistemare tra le sue gambe, nonostante ci siano i posti dove sedersi, ma lui dice di preferire così.

"Non vedo l'ora di poterti vedere senza vestiti"
Dentro di me, al suono di questa sua frase, pronunciata con una tale malizia che mi fa accapponare la pelle ed ora ho un panico dentro, da aver paura di stare da sola con lui.

Pensare che prima stavo per chiedergli di tornare a casa, per il sonno.

Ora sono pimpante e sveglia.

Vivo le altre due ore con il battito cardiaco accelerato, il cervello che esamina ogni secondo cosa sta succedendo.

Quando tutti iniziano ad andarsene, la paura ritorna a perseguitarmi.

"Andiamo anche noi, notte ragazzi!"
Dice al mio posto, prendendomi per mano.

Adesso ci siamo solo io e lui.



Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now