Capitolo 39

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Per cena abbiamo mangiato cotoletta e patatine fritte.

I genitori di Trevor sono due persone veramente dolci.
Sua mamma, mi ha subito accolta in casa con un caldo abbraccio e poi mi ha fatto vedere la camera.
Dormirò nella stanza di Marco, si è subito scusata, per questa sistemazione.

Ma loro non hanno camera per gli ospiti, quindi non è colpa loro e per me va benissimo.

Ho iniziato ad interromperla dicendo che è perfetta.

Ha il letto al centro della camera con accanto il mobile con il televisore sopra, e dall'altro la scrivania.
L'armadio è di fronte il letto.

I colori predominanti sono il blu, grigio ed il legno di colore scuro.

Apro la piccola valigia e prendo il mio pigiama, chiudo la porta.
Una volta che mi sono messa comoda lavo denti e corro subito a letto.

Qualche secondo prima di prendere il pc, anche se è presto per la mia video chiamata.
Il mio "amico" bussa ed entra in camera.

Ha un dvd in mano.
"Ti va di vedere un film insieme?"

Ma si, annuisco.
Sistema tutto e poi gli faccio spazio nel letto.

È un horror, il modo migliore per iniziare il mio soggiorno qui.
Trevor sei proprio un genio.

Trevor sei proprio un cretino.

Per la prima mezz'ora tutto tranquillo, è stato dopo che sono arrivate le scene pesanti.

"Ma che schifo!"
Dico disgustata alla vista del viso della protagonista, senza i bulbi oculari.

Corpo gli occhi con la mano.
Sento il ragazzo accanto a me, muoversi.

Tolgo la mano ed anche lui fa il mio stesso movimento.
Sbadiglio e lo fa anche lui.

Insomma inizia ad imitare quello che faccio.

Esausta e nervosa prendo il cuscino e lo colpisco sul viso.

"Così ti impari"
Gli dico seria.

Lo vedo stordito, sorride successivamente ed inizia a colpirmi col cuscino.

Mi ha battuta ed ora sono sotto di lui a ridere.

Una volta sconfitta ha iniziato a farmi il solletico.

Non trovo il coraggio di parlare perché griderei e non voglio far pensare male ai suoi genitori e neanche disturbarli.

Dopo aver chiesto pietà innumerevoli volte con lo sguardo si ferma.

"Non né sono sicuro ancora, ma per caso soffri il solletico?"
Dice ridacchiando.
Divertente, davvero divertente.

"Meglio andare a dormire"
Ritorna serio, si alza dal letto mi da un bacio sulla guancia e prima di uscire dalla mia camera spegne il televisore.

Di colpo i miei occhi si chiudono poco a poco, lentamente.
Agito la mano per salutarlo un ultima volta.

Mi distendo, copro il mio corpo dalle coperte e riesco ad abbandonarmi a Morfeo.

JACE'S POV.

Sbuffo rassegnato.
È l'una, non mi chiamerà più.

Oggi, ovvero ieri, ma lasciamo perdere, voglio dire che lei ora sta da Trevor.

È il primo giorno e già si dimentica di avere un fidanzato.
Questo non l'ha mai fatto, sono troppo nervoso per andare a dormire.

Ho ancora dei compiti da finire, magari facendo qualche esercizio il sonno arriverà prima del previsto.

Vado in camera mia e prendo il mio quaderno.
Stranamente riesco a farli tutti i compiti.

Io so cosa significa studiare e so anche fare gli esercizi, la maggior parte delle persone stronze, parlo soprattutto dei maschi non sanno fare niente.

Per fortuna non è il mio caso, penso a come godrò nel futuro a vedermi con un bel lavoro e loro commessi in qualche posto.

Ma nonostante sappia studiare, quasi mai riesco a completare tutti gli esercizi.
Forse perché mi scoccio o mi annoio a fare per tredici volte la stessa cosa.

Alle due vado a letto, continuando a pensare alla mia ragazza che mi manca da morire e che non la sento al sicuro a casa di quello.

GRACE'S POV.

Stamattina mi sono ricordata del mio ragazzo, alla vista del pc aperto ma ancora spento.

Tutto il giorno ho pensato a cosa avrà pensato.
Stavolta il karma o il destino era dalla mia parte e i professori mi hanno lasciata stare.

"Ciao ragazzi"
La mamma di Trevor ci saluta, sperando di non essere troppo maleducata, con la scusa di dover posare lo zaino vado nella mia attuale camera.

Accendo il computer e provo a chiamarlo.

Spero che risponda, anche perché anche lui dovrebbe essere già a casa.

'Ma guarda ci si ricorda di me'
È arrabbiato.

'Amore mi dispiace, ieri ero stanchissima'
Vengo interrotta da lui, sta volta non ho scuse.

'Anche io lo ero e lo sono tuttora.
Sono rimasto sveglio fino alle due e mezza per te'

È rimasto sveglio fino a stamattina?
Forse era meglio scrivergli un messaggio.

'Mi dispiace, oggi prometto che recuperiamo.
È sabato possiamo parlare tutto il tempo che vuoi'
Cerco di utilizzare il tono più dolce che riesco a fare, sperando di rimediare.

'Ieri sei stata con lui?'
Mi zittisco.

'Grace io ti ho detto la verità e mi farebbe piacere, sapere che tu fai lo stesso'
Certo che le parole le sa usare bene eh.

'Hai ragione.
Ieri ho visto un film con lui, in camera'
La verità fa male, ma è la scelta migliore in qualsiasi rapporto.

Questa frase mi è sempre stata chiara, ma difficile da applicare nella realtà.
Preferisci mentire anziché deludere qualcuno.

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now