Capitolo 15

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La luce qui è mancata cinque volte, ora sei.
Quando ti sale l'istinto killer.

Spero vi piaccia.

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"Forza Jace, è ora di alzarsi!"
Lo sto strattonando  da venti minuti, ma nulla.
Non si vuole alzare!

"È troppo comodo, vieni qui"
Boffonchia, con la faccia coperta dal cuscino.

"So che è comodo ma devi mangiare!"
Urlo ancora, provando a farlo alzare.

"Ti devo dire una cosa"
Si mette seduto, diventa serio.
Fa quasi paura, mette ansia.

Faccio come dice, mi siedo su di lui, tra le sue gambe e le sue braccia intorno a me.
Riesce a darmi conforto.

"L'altra sera, sono uscito con degli amici, ed ho bevuto"
Perché fa difficoltà a parlare?

Non mi è nuovo che lui beva.
Si mi da fastidio, ma beve da molto e poi ha diciotto anni.

Neanche mi sentirà.

"Dimmi, sta tranquillo"
Per rassicurarlo, giro il busto ed accarezzo il suo viso.

Sorride.
"Ed un mio amico, o meglio ex amico ed attuale coglione.
Mi ha forse, anzi sicuramente dro.."
Tappo le orecchie.

Non voglio sentire, mi viene da piangere.
Lui ha preso quella merda, sarebbe potuto morire.
Poteva avere problemi.

Singhiozzando con forza, lo abbraccio.
"Piccola sto bene, va tutto bene"
Ricambia.

Ecco perché era così turbato.
Credeva che, no!
Io non lo lascio per una cosa di cui non ha colpa.

"Promettimi che non bevi più.
Per favore, non  riesco a pensarci.
Tu potevi"
Scoppio di nuovo a piangere.

Mi ritrovo a cavalcioni su di lui, bagno il pigiama sulla sua spalla, con le mie lacrime.

"Non lo farò più"
Contenta alzo il viso, stringo il suo viso tra le mie mani.

Bacio ripetutamente le sue labbra, poi tutte le guance.

"Adesso calmati"
Mi fa distendere, Jace si mette accanto a me.
Tocca la mia spalla, scende fino al ventre.
Mi provoca dei brividi, sfiorando la mia coscia.

Chiudo gli occhi, lasciandomi al suo tocco gentile.
"Va meglio?"
Domanda.

Ancora il cuore mi batte a mille, non sono tranquilla per niente.

"Ho paura Jace"
Confesso.

Ho anche il terrore di aprire gli occhi, non ce la faccio a vederlo.
Sicuramente farà ironia su tutto, io invece penso ai pericoli che ha percorso.

Chissà per quale miracolo è riuscito a stare bene.
E menomale che sia andata così.

"Ragazzi tutto..?"
In camera entra Milly.
Una persona in più che mi vede in questo stato pietoso.

Che cosa bella.
Voglio sparire.

"Milly ci penso io a lei"
Dice Jace, allontanandosi da me.

La porta si chiude.
Se n'è andata.

"Grace, ti amo.
Giuro che non farò mai più nulla che ti faccia soffrire"
Unisce le nostre labbra.
Annuisco perché di lui mi fido.

Lui mi ama, lui vuole il meglio per me.

"Jace io lo so.
Ho solo bisogno di stare con te"
Mi abbraccia, stringendo il mio bacino ed io respiro il suo profumo, senza paragoni.

Andrà tutto bene, me lo sento.

Scusatemi se è piccolo, ma con la corrente e la luce che fa cilecca è venuto fuori questo.
Spero vi piaccia ugualmente.


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