Capitolo 57

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FRED'S POV.

Nel mezzo della notte, anche se ancora alle tre del mattino non vado a dormire, troppo felice di come sta andando la mia relazione con Grace, la mia bambolina.

Mi arriva una notifica e mi da abbastanza fastidio.

Sbuffo, mi alzo subito dal letto, mi importa comunque sapere chi sia o cosa sia successo.

Un messaggio da bambolina.

'Ciao amore, domani non penso di poterti vedere.
Buonanotte😘'

Perché?
No!
Io voglio vederla, ogni secondo, ogni minuto che posso rimanere qui, anche quando sarò di nuovo a Milano.

Ho capito davvero tante cose, quando si è fidanzata con Jace.

La mia è un'ossessione, non riesco a stare senza di lei, senza pensarla, senza stuzzicarla, senza fissarla a scuola e vederla tra le braccia di quello.

Adesso però è stata fra le mie braccia, ed è stata anche mia.
Ricordo quanto era combattiera a scuola, riguardo a fare l'amore e non del banale sesso.

Ed oggi io e lei abbiamo fatto questo, anzi ieri, considerando che sono le tre.

È stato come diceva sempre la mia bambolina, qualcosa di estremamente significativo, dolce e mille volte meglio delle altre cose che facevo prima.

Non riesco a capire quale emozione mi spinge a chiamarla, ma sentivo questo impellente bisogno.

Impreco quando non risponde.

GRACE'S POV.

"Si mamma, sto bene"
Ripeto da circa venti minuti, ovvero da quando sono venuti.

"Beh, da quel che abbiamo visto sei solo un po' turbata.
Devi stare un po' più a riposo"
Dice mamma, sedendosi accanto a me.

"Dimmi, hai avuto qualche pensieri fisso, o problema o qualsiasi altra cosa possa averti portato ad una crisi?"
Stavolta a parlare è papà, serio come mai lo avevo visto.

"No, niente.
Potrebbe essere la mia difficoltà a dormire, non so"
Mamma e papà si guardano con intesa, spero di essere riuscita a mandarli sulla strada sbagliata.

"Va bene.
Prendi queste, per tre giorni, non hai bisogno di sonniferi a quest'età.
Ma ti servono, per recuperare il sonno.
Vedi di riprenderti piccolina"
Mi lasciano la ricetta della pillola sul tavolo, ci salutiamo e vanno via.

Vado verso il divano, dove magari schiaccio qualche pisolino.

Quando inizio ad avere sonno, inizia a perseguitarmi il fastidiosissimo rumore del campanello.

Mi alzo, forse è Trevor, ogni volta che c'è un problema Luca chiama al mio amico, o a Marco che poi fa da comunicatore.

"Arrivo"
Mormoro frustrata.

Apro la porta e resto stupida nel vedere Fred.

"Bambolina!"
Mi abbraccia, ha con se dei fiori.

"Ciao"
Divento di ghiaccio, fredda e distaccata.
Dentro di me vorrei farlo andare via, ma devo mentirgli.

"Stamattina mi hai fatto prendere un colpo.
Stai bene?"
Domanda, stringendomi la mano.

"Non tanto, ma tu, sta sereno"
Gli rifilo un sorriso finto e poso i fuori, per ora in un bicchiere grande pieno d'acqua.

"Che hai?"
Fa l'esatto opposto di quello che gli avevo chiesto ovvero, fregarsene di me e di come mi sento.

"Sono solo stanca"
È quello che continuo a ripetere da non so quanto, mi dispiace dover mentire così a tutti.

"Bambolina.
Non farmi mai più un scherzo del genere"
Annuisco contro il suo petto, mi sta abbracciando.

"Io ti amo"
Resto sconvolta da questa sua frase, l'ha detta con così tanto sentimento, che è come se mi fosse arrivata dritto al cuore.

Unisce le nostre labbra, tenendo fra le dita il mio mento.

Poco prima che arriva Luca, se ne va Fred.

Siamo rimasti tutto il tempo a baciarci ed a restare abbracciati.

Qualche volta la sua mano ha anche toccato il mio sedere o il seno, ma almeno non abbiamo fatto altro.

Sbuffo, perché adesso sono in confusione.
Penso che magari dovrei provarci sul serio con Fred.

Ed in quel momento, un orribile presentimento si fa strada nel mio petto.

Il telefono inizia a vibrare.

È lui.

Affranta gli rispondo.

'Io e te ormai abbiamo preso due strade diverse.
Se crollerò non sarà problema tuo.
Addio'

Quel addio contiene dentro di se, la mia definiva rottura con Jace.
Dove io dovrò dimenticare tutto e ricominciare con Fred.

Sei la mia rovina 3.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora