Capitolo 21

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Un bacio.
Mi sveglio con un bacio sulla guancia.

"Buongiorno"
È Jace.

"No, lasciami dormire"
Borbotto, nascondendo il viso nel cuscino.

Muove le dita vicino al mio collo.
Sa che soffro il solletico, inizio a ridere.
Giro sul letto.
Mi dimeno.

Dopo minuti di suppliche, si ferma.
Esagera quando mi bacia.

Lo allontano subito, il suo viso cambia subito espressione e l'ambiente diventa teso.

"Buongiorno"
Dico, provando a cambiare la situazione.

Vedo però i suoi occhi piccoli, le occhiaie intorno ai suoi occhi.

"Jace non hai dormito"
Tocco i suoi occhi.

"Tranquilla"
Pensa di riuscire a liquidare il discorso così.
Errore, grosso errore.

"Molto tranquilla, sembri uno zombie"
Sbuffo, lo stringo a me.
Tutto questo ci sta distruggendo poco a poco.

È orribile, non possiamo fare nulla.

Se avessimo il gira tempo sarebbe stupendo, ma invece quella è tutta funzione.
Non si può.

Ora siamo qui a pagare per i nostri errori.

Tempo fa pensavo che se mai mio marito o il mio ragazzo, mi avesse mai tradita.
Lo avrei lasciato.

Oggi mi ritrovo in questa situazione e non riesco a lasciarlo andare.
Non riesco neanche a baciarlo però.

"Calma, non avevo sonno.
Tutto qui"
Si alza e con fare annoiato.

Anche io seguo i suoi movimenti e vado in cucina.
"Salve gente!"

Urla Milly, qualcuno qui è contento.

"Ciao anche a te"
Dico abbracciandola.

"Come stai?"
Chiede, ieri ero distrutta, spero non mi abbia vista in quello stato.

Anche se visto la sua domanda credo di si.
"Si, grazie.
Ero solo stanca"

Lancia uno sguardo a Jace, serio.
Poi mi guarda e sorride.

"Ho preparato qualcosa"
Mi porta in cucina, c'è del latte caldo, spremuta d'aracia, qualche mela e tanti biscotti.

Io inzuppo i biscotti con gocce di cioccolato.

Gli altri due mangiano.
"Non ti dovevi disturbare, grazie"

Mi rivolgo a Milly.

Ho finito di mangiare, corro in camera.
Prendo dei jeans blu, strappati alle ginocchia, una maglietta che infilo dentro i jeans e le mie vans.

Un po' di mascara, copri occhiaie e cipria.
Spazzolo i capelli ed aggiungo una collana, quelle nere aderenti.

"Io sono pronta"
Guardo il telefono, mi doveva accompagnare Trevor, ha preso la patente e per Natale la sua famiglia gli ha comprato una moto.

"Dammi cinque minuti e sono pronto"
Jace finisce di bere quello che mi sembra caffè.

Lo fermo.
"Mi accompagna Trevor, tu riposa"
Gli dico con dolcezza, conoscendolo.
Con la mano sulla sua spalla.

Ha uno sguardo gelido, verso di me e pieno di fuoco per Trevor.
Toglie la mia mano, si chiude in camera mia.

"Ma che vi prende?"
Milly ha assistito.

"Problemi"
Rispondo, ho detto il vero, abbiamo dei problemi.

"Vuoi parlarne?"
Chiede premurosamente, mi fa sedere sul divano.

Forse dirlo a qualcuno mi farà stare bene, ma ho paura che possa farle cambiare opinione su di lui.

"Non lo so se è giusto"
Borbotto.

"Quando ti sentirai di parlarne, sai dove sono"
Dice in tempo, prima del suono del campanello.

Trevor.
Vado verso la porta ed è pronto, con dei jeans e scarpe sportive.

"Ciao Milly"
La saluto e salgo in moto.

"Il casco te lo compro domani.
Pronta per oggi?"
Domanda levando il cavalletto, mi aggrappo a lui.

Annuisco, anche se avrò bisogno di lui.

Vede che mi stringo a lui e parte, sfrecciando.
Quindici minuti dopo, spegne la moto e scendo.

Moltissimi ragazzi fumano, altri si scambiano saliva con i proprio partner altri studiano e chi invece parla con i compagni.

Tiro in modo nervoso le maniche del giubbotto.
Guardo attentamente l'ambiente intorno a me, sono nervosa.

Per distrarmi, il tempo che io ragazzo accanto a me sistema il catenaccio, vedo il telefono.

Nicole e Luca mi mandano un in bocca al lupo per oggi.

"Possiamo andare, ti presento qualcuno"
Impaurita stringo la sua mano.

"Salve dementi che si dice?"
Bel modo di salutare i propri compagni di scuola.

"Che non vogliamo ritornare in carcere.
E lei chi è la tua ragazza?"
Tutti quanti posano lo sguardo su di me.

"No, una mia amica.
La nostra nuova compagna"

Sono pochi, ma le ragazze iniziano ad urlare.

"Che bei capelli!"
Una ragazza bionda inizia a toccarli.

"Sei magrissima"
Commenta un'altra.

"Guarda i suoi occhi"
Iniziano a commentare su ogni cosa, di me.

"Sicuro che siete solo amici?"
Allude alle nostre mani intrecciate.

"Si"
Ripete il ragazzo, sono troppo intimidita per rispondere.

"Vieni, andiamo"
I cancelli si aprono e lui mi porta nella loro classe.

Una di quelle da vero liceo, rovinate.

La classe si riempie poco a poco.

Ora ci sono sei ragazzi, incluso Trevor.

"Nella classe c'è una coppia, Eleonora ed Abel.
Attenta con lui, è tedesco, ha un carattere particolare"
Mi dice che è il suo migliore amico, nonostante il suo carattere.
Eleonora è l'esatto contrario di lei.

"Piacere mi chiamo Angela, tutti però mi chiamano Angi o Angel"
Sorride teneramente.

Trevor chiama una sua grandissima amica, o almeno così dice lui.
Credo che possa nascere una bellissima amicizia.

La campanella suona ed io mi siedo con lui.

Spero vi piaccia, oggi ho aggiornato prima!

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now