Capitolo 37

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'Ascolta, mantieni la calma.
Devi fare quello che fa lui, se frega, dimostrati serena, come se niente fosse.
Ti manda degli sguardi di intesa?
Quando puoi, lo prendi in disparte e gli parli.
Ecco tutto'
Facile per lei parlare.

'Si'
Inutile dirgli ciò che penso, altrimenti mi urlerà contro di non dover pensare di essere meno degli altri e tutte quelle cose là.

Verso le tre chiudiamo, parlo anche con Michael che pensa di rapirmi e di portarmi a casa sua, per farmi stare con loro.

Quasi quasi mi piacerebbe.

Vado in camera mia ed inizio a studiare.
Sbuffo ad ogni lettera che vedo, ogni cosa mi fa pensare a due persone

Jace e Trevor.
Per il primo sono preoccupata, perché non sono brava a nascondere, queste cose pesanti per me, che mi fanno stare male ed in pensiero.

L'altro invece per come riuscirò ad andare avanti, a continuare di essere felici e amici.

"Ciao stellina"
Ritorno nella mia casa, mentalmente, solo al bacio sulla guancia di mio fratello.

"Ciao, tutto bene?"
Domando.

"Si, solo un po' di nostalgia"
Comprendo cosa voglia dire.

Con mio fratello sto una meraviglia, ma dopo quei due, la casa sembra triste.

Dobbiamo ritornare a qualche mese fa, quando eravamo io e lui e stavamo una favola.

"Ti ho lasciato un po' di pasta alla matriciana per stasera"
Dico alzandomi.

Mi abbraccia, non saranno mai abbastanza i suoi abbracci e saranno sempre speciali.

Lui va a farsi una doccia ed io provo a studiare.
All'incirca un'ora dopo essersi riposato, decide di stare con me.

Gli racconto in breve la giornata, parlo anche delle interrogazioni.

"Grande!"
Esulta e battiamo nel nostre mani col cinque.

Racconto anche della compagnia di Trevor a pranzo con me, evitando la parte successiva.

"Quel ragazzo ti vuole molto bene.
Tu che ne pensi?"
Aspetta... che cosa?

Quindi lui sapeva di quelli che lui prova.
O Dio!
Che figura di merda.

Ho capito di essere pappa e ciccia con Luca, ma così mi sembra un tantino esagerato.
È pur sempre mio fratello, non posso dirgli ogni cosa.

"Cioè?"
La mia tattica migliore, fingere sempre.

"Andiamo Grace, si vede da come ti guarda, da come ti tratta, anche per tutti i favori che ti fa"
Prendo un bel respiro.

"Si nota così tanto?"
Chiedo imbarazzata dalla conversazione.

"Manca solo che te lo dica"
Silenzio tombale, io evito il suo sguardo.

"Te lo ha detto?"
Si tira su, prima era con la schiena poggiata sul letto.
Io con le gambe incrociate sulla sedia.

Annuisco.

"E tu?"
Gli ho detto di si, così adesso faccio il doppio gioco.

Luca ma che domande fai?

"Amo Jace, e lui dopo aver recepito il messaggio di non ricambiare il suo sentimento.
E rispettosamente si è comportato come un grandissimo amico"
Diciamo che sto camuffando un po' la realtà.

Perché non sempre si comporta sempre da galantuomo.
Ma non importa adesso.

"E tu non mi racconti nulla?
Sei una peste"
Col sorriso tra le labbra mi assalta ed inizia a farmi il solletico.

Per torturarmi.

A cena continua ancora l'argomento innamoramenti.
"Ma la smetti!
Invece tu, hai fatto il santo con Milly in camera?"
Ho risposto ai suoi continui insulti, chiedeva come è stato il primo appuntamento col mio ragazzo.

Il primo bacio, se Jace sa di Trevor.

Cose che lui non dovrebbe sapere, adesso vediamo di ribaltare la frittata.

"Non sono affari tuoi"
Risponde.

"Ora sai cosa sto provando"
Esco la lingua, facendo l'occhiolino.

"Io posso, sono il fratello maggiore"
Cretino.

Sei la mia rovina 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora