Capitolo XLVII | Someone's birthday

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Sono proprio curiosa di vedere come riuscirò a relazionarmi con Jonghyun, dopo quello che è successo.

— Hey, SoYon, Jonghyun è arrivato! — urla mia madre, dal piano inferiore.

Faccio un bel respiro, per poi scendere le scale, prendendo i miei libri, come al solito.

— Ciao, SoYon. — dice Jonghyun, con uno sguardo che trapela imbarazzo.
Gli rispondo con un sorriso altrettanto imbarazzato, posando i libri sulla scrivania e sedendomi al tavolo.
— Dopo devi assolutamente raccontarmi com'è andata la festa! — dice Hyuna, entusiasta.
Io annuisco, sorridendo, lanciando uno sguardo a Jonghyun, di sottecchi.
Si vede che è imbarazzato.
Ricorderà qualcosa, immagino.
Appena finiamo le lezioni, con enorme fatica, invita Hyuna ad aspettarlo fuori.
Io cerco di implorarla con lo sguardo di non dargli retta, ma lei scrolla le spalle, ovviamente, non conoscendo gli avvenimenti.

— SoYon, ci tengo a chiederti scusa, per il mio comportamento di ieri sera. — dice, con lo sguardo basso, deglutendo.
— So che eri ubriaco, non c'è problema. — dico, schiarendomi la voce.
— Me ne vergogno così tanto, non avrei mai voluto che tu mi vedessi in quello stato. — dice, mettendosi una mano dietro la nuca.
— Non preoccuparti, è passato. — dico, accennando un sorriso.
— Ti ho fatto tanto male? — dice, alludendo a voler toccare il mio addome.
Mi allontano leggermente, portando automaticamente una mano nel punto in cui mi ha colpita.
— No, non mi hai fatto nulla. — dico.
— Per favore, non dire nulla a Hyuna. Facciamo finta che non sia successo nulla, sabato, okay? — dice, guardandomi finalmente negli occhi.
— Okay. — rispondo, annuendo.
— Bene. — dice, guardandomi un'ultima volta, prima di voltarsi.
— Ci vediamo domani. — dice, raccogliendo tutte le sue cose e andandosene, con lo sguardo basso.

Da Chanyeol:
Con Jonghyun? Ha fatto qualcosa?
1:19 PM

A Chanyeol:
No, non ha fatto nulla. 
1:20 PM

Rido, pensando alla tempestività con cui mi ha mandato un messaggio.

Dopo aver pranzato, trovo sul mio cellulare diverse chiamate perse, da un numero sconosciuto.
Richiamo il numero, perplessa.

— Pronto? — risponde, una voce familiare, ma che non riesco ad identificare subito.
— Sono stata chiamata più volte da questo numero, posso sapere con chi sto parlando? — dico, sedendomi sul mio letto.
— Uh, SoYon, ciao! Sono Kai, l'amico bello e simpatico di Chanyeol. — dice.
Mi scappa una risata.
— A cosa devo questa telefonata, amico bello e simpatico di Chanyeol? — dico, prendendolo in giro.
— Mia cara SoYon, si avvicina il compleanno del tuo fidanzatino rompi scatole, e avevo pensato di organizzargli una bella festa a sorpresa. — inizia a dire.
— Continua. — gli dico, attenta.
Non sapevo fosse il compleanno di Chanyeol, tra poco.
Ringrazio il cielo per la chiamata di Kai.
— Non ha mai festeggiato, dopo quello che è successo con suo padre. Penso che, grazie alla tua presenza, probabilmente sarebbe felice, se gli organizzassimo qualcosa. — dice.
— Cos'è successo con suo padre? — dico, tradendo una sfumatura di preoccupazione nel tono di voce.
— Oh no, non sono autorizzato a dirtelo. Te ne parlerà lui, sicuramente. — dice.
— Mh, okay. E quando sarebbe il suo compleanno? — dico.
— Il 27 novembre, tra una settimana esatta. —
— Va bene, vedrò di farmi venire qualche idea. Ti ringrazio per avermelo detto, non ne avevo la minima idea. — dico, segnandomi la data sul calendario nella mia stanza.
— Figurati! Ci sentiamo, quindi? — dice.
— Si, ci sentiamo. Ciao! — dico, attaccando.
Avevo notato soltanto la presenza di sua madre e di sua sorella, ma non mi sono mai chiesta dove fosse suo padre.
Spero vivamente che non sia qualcosa di esageratamente brutto.
Ho già un'idea, per il suo compleanno.
Pianificando quella che dovrebbe essere la sua festa a sorpresa, però, mi addormento con il viso sulla scrivania, non sentendo le notifiche dal cellulare.

Da Kai:
Novità?
4:01 PM

Vedo il messaggio appena mi sveglio.

A Kai:
Ho già un'idea.
Chiamami appena puoi.
5:19 PM

Non passano neanche cinque minuti, che il mio cellulare inizia a squillare.

                                     * * *

— Io non conosco tutti gli amici di Chanyeol, quindi dovresti occuparti tu, degli inviti. — gli dico, appuntando su un quaderno tutti i programmi per il compleanno di Chanyeol.
— Okay, come idea è perfetta, SoYon. Sei un genio! — dice Kai, entusiasta.
Mi scappa una risata.
— Dobbiamo vederci durante la settimana, però. Non possiamo organizzare tutto per telefono. — dice, di nuovo.
— Okay, nessun problema. — dico, chiudendo la penna.
— Domani pomeriggio vengo a prenderti dopo pranzo, così iniziamo a comprare della roba per la sua festa. — dice.
— Va bene, a domani. —
— A domani. — dice, per poi riagganciare.

Ho già qualche idea per il regalo.
Spero soltanto che gli piaccia, e che sia alla sua altezza.
Non letteralmente, ovvio.

                                    * * *

— Perché domani non puoi? — mi chiede Chanyeol, tradendo una sfumatura di delusione nel tono di voce.
— Domani devo fare dei servizi per mia madre, davvero non posso proprio. — mento, mordendomi la lingua.
— Oh, va bene. E dopo domani? — dice.
— Non lo so ancora, Chanyeol. Durante questa settimana sarò parecchio impegnata. — dico, pur non volendo negarmi la possibilità di vederlo.

Sembra deluso, ma non mette il broncio.

— Va bene, non fa niente. Mandami qualche messaggio, però. — dice, sorridendo.
— Non c'era neanche bisogno che me lo dicessi. — dico, sorridendo alla webcam.

* * *

*Chanyeol's POV*

— Perché? Che hai da fare domani? — dico, scocciato.
— Devo andare a trovare mia nonna, non sta molto bene. — mi risponde Kai.
— Ah, fantastico. Dimmi un po', anche tu sarai impegnato tutta la settimana, vero? — chiedo, non nascondendo una punta di fastidio nel tono di voce.
— No, no. Perché dovrei? — dice Kai.
— Lascia perdere. — dico, continuando a scarabocchiare qualcosa su un foglio.

SoYon di solito è libera, mi sorprende che questa settimana sarà impegnata.
Lei non sa che tra una settimana è il mio compleanno, quindi non ho motivo di insospettirmi.
Kai invece lo sa, ma sa anche che odio festeggiare, dopo quello che è successo.
Non ho motivo di pensare che mi stiamo organizzando qualcosa.
Giusto?

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