Capitolo Sette | Crush

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Chanyeol è seduto su una poltrona, davanti a me.
Non attraverso uno schermo, ma proprio davanti a me. Ha una chitarra in grembo, sta suonando.
Continua a ripetere 'You are my everything', suonando. La frase che ho registrato mentre mi faceva ascoltare la canzone per la sua ragazza.
Ma ora la sta cantando per me.
Mi guarda, sorride.
Arrossisco, non posso farne a meno.
Smette di suonare, si alza dalla poltrona.
Si avvicina a me, sedendosi sullo stesso divanetto dove sono seduta io. Mi mette una mano sulla spalla.
Si avvicina ancora. Penso stia per baciarmi.
Non voglio, è fidanzato.
Ma non riesco a trattenermi. Chiudo gli occhi, in attesa della sua azione.
I nostri volti distano un centimetro l'uno dall'altro.
Riesco a percepire il suo respiro sul mio viso.

— SoYon! SoYon! — mi urla in piena faccia.

Spalanco gli occhi, ma mi ritrovo sdraiata su una panchina nel cortile della scuola, con la faccia di Jungkook a un centimetro dalla mia.

— Sei impazzito?! — gli do uno schiaffo sul volto.
«Avresti potuto aspettare qualche secondo!» penso.
— No, dovrei chiederlo io a te! Perché mai stai dormendo su una panchina nel cortile della scuola? Sembri una zingara! — afferma, sedendosi.

Mi metto a sedere anch'io, sbuffando.

— Non ho dormito molto, in questi ultimi giorni. — mormoro, aggiustandomi i capelli.
— Come mai? — mi chiede lui.
— Storia lunga, non mi va di parlarne. — gli rispondo. Sembrerei una sciocca, ammettendo di non star dormendo per fare videochiamate su Omegle con un ragazzo che conosco tanto, ma da poco tempo.
— Pretendo di saperla. — mette il broncio.
Sospiro.
Gli racconto tutto, pur tuttavia, sebbene non ci sia molto da raccontare, in sostanza.
Fa un'espressione strana.
— E tu staresti parlando con uno sconosciuto da giorni, senza sapere nulla di lui? Gli hai persino dato il tuo numero, SoYon, tu sei pazza! — esclama.
Sbuffo, sonoramente.
— Già, magari hai ragione, ma io so che lui non è uno stupratore, altrimenti non sarebbe così dannatamente dolce e non suonerebbe così dannatamente bene. — rispondo, cercando di trattenere un tono cantilenante, senza riuscirci.
Rotea gli occhi.
— Sarà, ma secondo me sei stata imprudente a fidarti di lui fin da subito. — aggrotta le sopracciglia, accendendosi una sigaretta.
Odio quando fuma.
— Posso? — dico, indicandola.
Mi guarda in cagnesco.
— Neanche per sogno. — mi risponde, aspirando il primo tiro.

Come io odio quando fuma, lui odierebbe se lo facessi io.
Molto spesso sono stata tentata di farlo, giusto per fargli un dispetto. Ma odio il fumo, non ci riuscirei mai.

— Deve piacerti proprio tanto, questo Chanyeol. — constata, con lo sguardo basso.
Le mie guance iniziano a cambiare colorito.
— No, no. E anche se fosse, ti ho detto che è fidanzato. E poi, come fai a dirlo?— chiedo, tentando di sopire il mio rossore.
— Hai un'espressione strana, quando ne parli. Non credo di averla mai vista sul tuo volto. — dice, aspirando di nuovo.
Sto per buttargli la sigaretta a terra.
— E non c'entra nulla che è fidanzato. — continua.

Prendo la sigaretta e la butto a terra, calpestandola.
Mi guarda in cagnesco, di nuovo.
Ma non riesce a farlo per più di quattro secondi.
Gli faccio una linguaccia, facendolo ridere.

Da Chanyeol:
Buongiorno, grande creatrice di hashtag!
10:20 AM

Sorrido, davanti a quel nomignolo.
Jungkook si sporge per guardare il mio telefono.
Lo sento sbuffare, mentre rispondo al messaggio.
Mi volto verso di lui.

— Che c'è? Non sarai mica geloso? — chiedo, prendendolo il giro.
Lui spalanca gli occhi.
— Geloso io? Non essere stupida, Ginocchia flaccide. —

Mi chiama così da quando una volta, da bambini, giocando a palla caddi diverse volte sulle ginocchia, senza un apparente motivo.
Mi capitava spesso di cadere sulle ginocchia, da bambina.
Ora questa 'cosa' mi è passata, ma il nomignolo è rimasto, e sa che mi infastidisce.

— Già, già. — mormoro, accavallando le gambe.

Purtroppo, non sono mai riuscita a trovare un nomignolo imbarazzante per lui.
È sempre stato bravo in ogni cosa, gli capita raramente di fare qualche figuraccia.
Potrei chiamarlo 'rubacuori', ma non penso sia proprio un insulto.

***

Durante l'ora di matematica, mando un bigliettino a Hyobin.

C'è qualcosa che dovresti dirmi?

Legge il biglietto, si volta verso di me.
Sebbene sia la mia compagna di banco, ho preferito scriverle, che beccarmi l'ennesimo rimprovero dalla professoressa.
Scrive.

No, cosa dovrei dirti?

La guardo male.

Ho notato gli sguardi che lanci a Jungkook.

Le mando il biglietto.
Lei esita, prima di rispondere. 

Devi smetterla di guardare serie TV e drama.

Questa è stata la sua risposta.
Con Hyobin è meglio non insistere.
Me ne parlerà lei, quando si sentirà pronta.
Tanto lo so che è cotta di Jungkook.





















— Spazio autrice —
Che bella la vita quando non si va a scuola.
Però, se ci fosse una scuola con un Jungkook, ci andrei più che volentieri.
Buona giornata fanciulle, spero che il capitolo vi piaccia! 🌸

OMEGLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora