Capitolo Ventotto | I won't leave you

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*Chanyeol's POV*

Incidente.

— Che tipo di incidente? — gli chiedo.

La parola incidente continua a rimbombarmi nella testa.

— Non so se a SoYon farebbe piacere, se te lo dicessi. — dice, continuando a mantenere lo sguardo sulla strada.
— Ti prego, Jungkook, dimmelo. Ho bisogno di saperlo. — dico, supplicandolo.
— Posso dirti soltanto che ha ricevuto un colpo in testa, ma non dovrebbe essere grave. — dice.

Queste parole mi tranquillizzano, in minima parte.

Arriviamo in fretta all'ospedale.
Sento il cuore in gola.

Seguo Jungkook fino alla stanza di SoYon.
Entriamo.

È sdraiata sul letto, ha gli occhi chiusi e un tubicino infilato nel naso.

Jungkook posa le buste su una sedia accanto al suo letto.

Mi avvicino a lei.
La sua pelle color latte sembra più pallida del solito, le labbra leggermente schiuse.
Ha un'espressione strana, come se volesse svegliarsi da un incubo.

Entra un medico nella stanza.

— Posso sapere cos'è successo? — dico, al medico.
— Tu chi sei? Il suo ragazzo? — dice.
Lancio uno sguardo a SoYon.
— Si, sono il suo ragazzo. — dico, notando uno  sguardo fulminante da parte di Jungkook.
— Ha ricevuto un colpo in testa, ma non è molto grave. Ha perso i sensi, ma è riuscita già a svegliarsi. Ora sta riposando. Potete rimanere, ma lasciatela riposare. — dice.

Non è molto grave.
Si è già svegliata.
Okay.

Il medico esce dalla stanza.

— Vado a prendere una boccata d'aria. — dice Jungkook, lasciandomi solo con SoYon. 

Prendo un'altra sedia, sedendomi accanto a lei.

Ha dei segni sui polsi e uno sul viso.

Non può aver ricevuto un colpo in testa per un incidente.
Qualcuno deve averla colpita.
Questa persona non la passerà liscia, se è come penso.

Vorrei prenderle la mano, accarezzarle il volto, i capelli.
Ma sembra così fragile, sembra che possa rompersi così facilmente.

Mi appoggio alla parte esterna del suo letto, guardandola.
Passerei un tempo infinito, a guardarla.

Lentamente, cado nel sonno.

                                   * * *

— Non abbandonarmi, Chanyeol. —
— Non potrei mai farlo, SoYon. — dico.
— Promettimi che non lo farai mai. — dice, stringendomi la mano.
— Non lo farò mai, SoYon, te lo prometto. Sarò sempre al tuo fianco. — dico.

Lei mi rivolge uno dei suoi sorrisi smaglianti, per poi gettarmi le braccia al collo.
La abbraccio, sollevandola da terra.

È così leggera, così fragile.

                                      * * *

Un odore di medicine e di disinfettante invade le mie narici.
Sento che qualcuno mi sta toccando i capelli.

Alzo il capo.

OMEGLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora