Capitolo Diciannove | Luna park

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Faccio una premessa:

Ho diviso l'appuntamento in due parti, questa è la prima.
La seconda parte uscirà a breve, intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questa!

Buona notte!🌚

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Mi guardo allo specchio, è forse la millesima volta che lo faccio.
Non avevo idea di come vestirmi: andiamo al luna park, quindi un abbigliamento comodo è l'ideale.
Indosso dei semplici jeans con delle converse bianche, una felpa nera adatta ad un'uscita, non ad uno spaccio in ghetto.
Non ho intenzione di sentirmi a disagio al mio primo appuntamento con Chanyeol.
Mi sento molto di più a mio agio così.

— SoYon! — mi sento chiamare da mia madre, dal piano inferiore.
Scendo velocemente le scale, prendendo il mio cellulare, le chiavi di casa e dei soldi, per poi trovarmi davanti alla figura alta e slanciata del mio amico, accanto a mia madre, ben di molto più bassa di lui.
Il nostro primo appuntamento, probabilmente come due persone che vogliono essere più di due semplici amici, e sento il mio cuore come se avesse impostato un tapirulan a +50.
Noto che ha avuto la mia stessa idea: indossa dei semplicissimi jeans, una felpa scura e delle scarpe da ginnastica. Sta benissimo.

— Divertitevi. — dice mia madre, tentando di essere il più gentile possibile, un po' forse intimidita da lui.
So bene che è preoccupata, ma lei sa benissimo che so cavarmela, in qualsiasi situazione.
E poi, Jungkook ci ha messo la sua buona parola.

Chanyeol mi porge il braccio.
Prendo il suo braccio con la mano, in imbarazzo più che mai.
Il tocco inizia a mandare in tilt il mio cuore.

– Buona serata, signora. — saluta mia madre, cordialmente, per poi superare la soglia di casa mia, in uscita, e trascinandomi con lui.

***  

— Wow. — mormoro, appena constato che Chanyeol è un ottimo guidatore.
— Avevi dei dubbi sulla mia guida? — chiede ironicamente lui, facendo finta di spolverarsi la felpa.
— No, semplicemente sono abituata a guide molto più spericolate. — sospiro, alludendo, ovviamente, al mio migliore amico.

Tra una chiacchiera e un'altra, ci troviamo davanti all'entrata di un enorme luna park.
Rimango sbalordita, non ne avevo mai visto uno tanto grande in vita mia.

— Bello, eh? Ci venivo sempre da bambino. — dice Chanyeol, guardandosi intorno, con un sorriso.
Scende dalla macchina, per poi fare il giro della macchina e aprirmi lo sportello, con galanteria.
— Prego. — mi porge di nuovo il braccio.
— Che gentiluomo, sono sorpresa. — affermo con ironia, ridendo e scendendo dalla macchina, mentre lui ride a sua volta.
Chiude la macchina, e ci avviamo verso l'entrata.

***

— Ti prego, ti prego, ti prego! — lo imploro.
— Mi vuoi morto? — risponde lui, noto un improvviso pallore farsi strada sul suo volto.
— Andiamo, sono soltanto delle montagne russe! — esclamo, saltellando come una bambina capricciosa.
— Sono debole di stomaco. — continua lui, sembra irremovibile sulla sua fifa per tali giostre.
— Avanti, Chanyeol. Fallo per me! — esclamo, anche per notare quale sarebbe stata la sua successiva decisione.
Lui esita per un momento, e, senza riacquisire colore, sembra chiedersi fra sé e sé:
— Quanto costano i biglietti? —

Riesco a convincerlo a comprare due biglietti per delle atroci montagne russe.
Guardiamo come si voltino su sé stesse, ruotino a testa in giù, si mantengano lateralmente.
Proprio come piacciono a me, ma è evidente che il ragazzo al mio fianco non sia della stessa opinione.

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