Sono diversi giorni che non parlo con Chanyeol.
Non ha risposto neanche a uno, dei miei messaggi.Non posso sopportarlo.
Lo chiamo.Il mio cuore fa una capriola appena sento la sua voce profonda.
— Chanyeol, ho bisogno di parlarti. — dico.
— Parla, sono tutto orecchi. —La sua freddezza mi fa male.
— Possiamo vederci? — gli chiedo.
— Non so se ho voglia di vederti, SoYon. Non mi piacciono le bugie. —
— Ti prego, lascia che ti spieghi. — la mia voce sta per rompersi.Lui sembra accorgersene, perché acconsente.
— La solita caffetteria fra dieci minuti? — gli chiedo.
— Si. — dice, per poi attaccare.* * *
Sono già seduta al tavolo.
Ho quasi corso, durante il tragitto.Eccolo, sta camminando in questa direzione.
— Chanyeol, ascoltami. —
— Sono qui per questo. — dice, guardandomi e sedendosi.Riesco a percepire il suo fastidio dal modo in cui mi guarda.
— Io non ti ho detto di Jonghyun, perché temevo la tua reazione. — comincio a dire.
— Non hai pensato che la mia reazione sarebbe stata peggiore, se mi avessi detto una stronzata? — dice, alzando gradualmente il tono della voce.
— Si, si, l'ho pensato! Ma nel momento in cui mi sono resa conto di volertelo dire, era troppo tardi! — dico, alzando il tono.
— Mai sentito il detto «Meglio tardi che mai»? —
— Chanyeol, mi dispiace. — dico, semplicemente.* * *
*Chanyeol's POV*
Mi dispiace.
— Tra te e Jonghyun c'è stato qualcosa, non è vero? — le chiedo, senza neanche provare a trattenere il disprezzo nella mia voce.
Lei sgrana gli occhi.
— Ma come ti viene in mente? — dice.
— Lui è cotto di te. E non è niente male. Non vedo perché non potrebbe esserci stato nulla. —
— Posso assicurarti che non c'è stato nulla, tra me e Jonghyun. L'ultima volta, gli ho persino chiesto scusa per essere stata scorbutica durante tutte le lezioni. Pensa un po'. — mi risponde, ironica.Hai anche il coraggio di fare dell'ironia?
— Sentiamo, perché dovrei crederti? Come mi hai mentito l'ultima volta, potresti benissimo farlo anche adesso. —
— Chanyeol, ti prego.. —
— Ti prego? SoYon, tu mi hai raccontato una cazzata, per quale motivo, poi? Perché avevi paura di una mia reazione? Falla finita! — dico, alzando la voce e alzandomi in piedi.
— Tu, appena hai scoperto di YiFan, hai fatto un teatrino che neanche Shakespeare avrebbe fatto! Volevo evitare di litigare di nuovo con te! Scusami, se voglio mantenere il nostro rapporto stabile! — dice, alzandosi a sua volta in piedi.Sebbene sia di almeno quindici centimetri più bassa di me, riesce a sostenere tranquillamente il mio sguardo, senza abbassarlo neanche per un secondo.
Non ha tutti i torti, riflettendoci bene.
Ma in questo momento, riesco ad avere davanti agli occhi soltanto una scena in cui Jonghyun corteggia spudoratamente SoYon, mentre studiano.
— Non credo proprio che tra di voi non sia successo nulla. — dico.
— È così! Te lo giuro! Probabilmente io a lui piaccio, non lo nego, ma io non ho mai provato niente per lui! Neanche una minuscola attrazione! — sta quasi urlando.È sull'orlo del pianto, si vede.
Non sopporto quando piange.
Sopporto ancora di meno quando piange a causa mia.— Non ce la faccio. — dico, spostandomi dal tavolo.
— Aspetta, dove vai? — mi chiede.
— Vado a casa, SoYon. Ci vediamo. — dico, voltandole le spalle.Riesco a sentire solo il rumore del suo corpo che si accascia sulla sedia.
Giro l'angolo e, cercando di non farmi vedere, la osservo, da dietro un muro.
Ha le mani tra i capelli, i gomiti sul tavolo. Vorrebbe piangere, ma non ci riesce.
Sembra avere un enorme groppo che non riesce a far uscire.
Prende il cellulare, sta chiamando qualcuno.— Jungkook, ti prego, posso venire da te? — chiede, quasi supplicandolo.
— No, no, nulla. — dice, tentando di nascondere la voce rotta.
— Sono alla caffetteria vicino casa mia. ... No, non serve che mi passi a prendere. Sto arrivando. — dice, alzandosi.Attacca.
Si mette una mano sul viso, all'altezza della bocca.
Sento il rumore di un singhiozzo, prima di voltarsi e incamminarsi verso la strada.
* * *
— Quindi che hai intenzione di fare? — mi chiede Sehun.
— Non lo so. Sono arrabbiato con lei, ma mi sento una persona orribile. — dico, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e mettendomi le mani tra i capelli.
— Hai esagerato, hyung. — dice Kai.Probabilmente ha ragione.
Pensandoci bene, ho avuto davvero una reazione inopportuna, quando ho scoperto che conviveva con YiFan.
È naturale che avesse paura.Non so neanche perché faccio tutte queste scenate.
Lei non è la mia ragazza.
Siamo solo amici.
Anche se lei non è una semplice amica, per me.— Ti consiglio di non gettare via la canzone. Falla sentire ugualmente a Hyuna, fatti dare un consiglio. — mi dice Kai.
Guardo tutti loro, come per chiedere un parere.
Tutti annuiscono.
— Potrà passare qui nei prossimi giorni, appena le passerà l'influenza. Potrei lasciarti il numero, così vi organizzate fra voi. — dice Kai.
— Non ti sembra di esagerare? Non è un critico musicale, tua cugina. —
— No, non lo è, ma penso ti serva un parere femminile, per questo. — dice, inviandomi un messaggio con il numero di Hyuna.— Grazie. — dico, semplicemente.
— Spazio autrice —
ABBIATE PAZIENZA, TRA POCO SUCCEDERÀ QUALCOSA
Nel mentre, approfitto per dirvi che ho pubblicato una nuova storia su Jongin, Angel. Se vi va, passate a dare un'occhiata!
(Tra poco aggiorno anche Summer paradise, come al solito)
Buona giornata ~
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OMEGLE
Fanfiction#𝒑𝒂𝒓𝒌𝒄𝒉𝒂𝒏𝒚𝒆𝒐𝒍 È strano come un sito tanto inutile quanto squallido mi abbia fatto conoscere un ragazzo come lui. 2016, deepvbreath