Capitolo Cinque | Jeon Jungkook

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Gli scrivo il buongiorno?
No, sembrerei pazza di lui.
E se lo seguissi su Instagram?
No, sembrerei impaziente di trovare sue foto e sarei da denunciare per stalking.
E se ...

— Shin SoYon! —
Il richiamo della professoressa di matematica mi riporta alla realtà.
Sussulto per la sorpresa. La guardo, come per chiederle di ripetere la domanda.
— Sai come svolgere quest'esercizio? — mi chiede, indicando la lavagna.

No, non ne ho la più pallida idea.
Mentre spiegava il procedimento ero troppo impegnata a pensare a Park Chanyeol.

— No, non lo so. — rispondo, in imbarazzo.
— Bene. La prossima volta che non ricevo una risposta da parte tua, avrai un bel due nella mia materia. — afferma acidamente, raddrizzando le lenti storte sul suo naso ancora più storto.
— Certo, mi scusi. — dico umilmente, abbassando lo sguardo sul foglio.

— Hey, che succede? — sussurra Hyobin.
Meno male che è la mia compagna di banco, altrimenti avrei ricevuto un altro rimprovero da quella strega.
— Sto pensando a cosa fare con Chanyeol. Non so se scrivergli qualcosa o meno, ma voglio parlargli. — dico, spostando lo sguardo da Hyobin alla prof.
Lei sta per rispondermi, quando la fermo con un gesto della mano.
Il telefono vibra nella tasca del mio zaino.
Cercando di essere discreta, prendo il cellulare, mettendolo nel porta penne.

Da Chanyeol:
Ti va di parlare, oggi pomeriggio?
11:39 AM

Sul mio volto inizia a formarsi un sorriso, sempre crescente. Rimetto il cellulare nello zaino.
Non ho intenzione di beccarmi un altro rimprovero, gli risponderò dopo.
Ma l'espressione da ebete sul mio volto, adesso, non me la toglie nessuno.

Suonata la campanella, corro immediatamente in corridoio, per poi aspettare Raemun e Hyobin al mio armadietto.

— Novità dal tuo Romeo? — mi chiede Raemun.

Mostro a entrambe il messaggio.
Spalancano entrambe gli occhi, nello stesso istante.

— Che aspetti a rispondergli?! — dicono in coro, con un tono un po' troppo alto.
— A chi è che dovresti rispondere? — sento dire da una voce alle mie spalle, fin troppo conosciuta, ma che non vedevo da fin troppo tempo.
Mi volto di scatto.
Vedo un volto familiare.
Un volto presente nei ricordi della mia infanzia.
Un volto che ho sempre identificato come il volto del mio migliore amico. Jeon Jeong Guk.
Jungkook, per gli amici.

Gli getto immediatamente le braccia al collo, entusiasta di vederlo dopo una vita.
Lui ricambia il mio abbraccio, sollevandomi da terra.
È sempre stato un fenomeno nel canto, e anche abbastanza nel ballo.
Mesi fa è andato a Seoul per fare dei provini.
Non lo vedo da un secolo, ho sentito tantissimo la sua mancanza.

— Vedo che sei perduta senza di me, come sempre! — dice, prendendomi in giro.
Gli mollo un pugno sulla spalla.
— Come stai? Ti hanno preso? I giudici erano severi? Com'è Seoul? Hai conosciuto qualcuno di interessante? — parto a raffica.
— Hey, hey, piano con le domande! — ride.
— Se non vi dispiace, ve la rubo per la pausa pranzo. — aggiunge poi, rivolgendosi a Hyobin e Raemun, mettendomi un braccio intorno alle spalle.
— Certo, fai pure! — dice Raemun, prendendo a braccetto Hyobin, che era rimasta incantata a guardare Jungkook.
«Dovrei farle qualche domanda» penso.

Lui sorride, per poi incamminarsi verso l'uscita, trascinandomi con lui.
Una volta fuori, ci sediamo sulle scale dell'uscita sul retro della scuola.

— Allora? — dico, impaziente.
— Beh, mi hanno preso. — risponde alla mia domanda, con una tranquillità sorprendente, per niente da lui.

Io caccio un piccolo urlo, per poi gettargli le braccia al collo. Lui ride, ride molto.

— Ti sono mancato parecchio, a quanto vedo! — esclama, ricambiando l'abbraccio.
— Non ti abbraccerò più, stanne certo. — rispondo, staccandomi, facendo l'offesa.
— Sei rimasta la solita permalosa! — dice, ridendo.
Io metto il broncio, anche se è un'impresa parecchio difficile, quando si tratta di lui.
— Dai, stupida. Abbracciami, mi sei mancata. — ripete, abbracciandomi di nuovo, stavolta più forte.
Non resisto, lo stringo forte.

Durante quella che sarebbe dovuta essere la nostra pausa pranzo, mi racconta di tutto.
Ha dovuto aspettare, aspettare parecchio.
Fatto il primo provino, doveva aspettare una seconda chiamata.
Questa chiamata, arrivò solo dopo un mese.
Dopo un'altra serie di provini, è stato preso dalla Big Hit Entertnainment.

— So che stanno facendo anche dei provini a molte ragazze. Cercano cantanti che sappiano ballare. Fa esattamente al caso tuo! — esclama, con un certo bagliore negli occhi.
Scoppio a ridere.
— Ma che diavolo dici? Io una cantante? — rido.
— Si, adesso vuoi fare la modesta, ma sappiamo entrambi che la tua voce è fantastica. —
— Jungkook, hai idea di quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho cantato? — dico, prendendo il cellulare.
Avevo dimenticato di rispondere a Chanyeol.

A Chanyeol:
Assolutamente, dopo ci organizziamo per l'hashtag!
1:54 PM

— Sarà, ma la tua voce rimane in ogni caso bellissima, quindi penso che dovresti allenarti, e poi fare un tentativo. — dice.

L'idea mi alletta parecchio, devo dire.























— Spazio autrice —
Oggi è sabato e sono di buon umore, quindi eccovi anche il quinto! Ciao!

(fate 'ciao' a Jungkook!)

OMEGLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora