Capitolo Quattordici | Goodbye

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*SoYon's POV*

Ho l'adrenalina al massimo, ansia a mille.
Jungkook me lo aveva detto, ma non ci avevo dato più di tanto peso. Eppure, adesso, mi sembra di morire.
E non soltanto per l'audizione, preciso.

— Hey, hey, piano! — afferma Jungkook, aprendomi le mani. Non mi ero nemmeno accorta di aver stretto le mani a pugno.
— Sta' tranquilla. Appena andrai lì, l'adrenalina farà in modo da farti andare una meraviglia. Fidati, ne so qualcosa. — mi tranquillizza Jungkook, dandomi un pizzicotto sulla guancia.
— Attento! Vorrei arrivarci viva, al provino! — lo ammonisco, ridendo.
Jungkook si distrae facilmente, non credo sia adatto a guidare un'auto.
Per lo meno, stare attenta a non far distrarre Jungkook dalla strada, aiuta me a distrarmi dal provino, almeno finché non arriviamo.

Trova immediatamente parcheggio, il mio amico, neanche fosse casa sua.
L'edificio è enorme. Non è possibile descriverlo a parole, sembra uno di quei grattacieli stratosferici.
Rimango a bocca aperta appena scendo dalla macchina. Faccio due grandi respiri, tentando di calmarmi.
— Pronta? — mi chiede Jungkook.
— Pronta. — rispondo, emettendo un ultimo sospiro.

Entriamo all'interno, e devo prendere Jungkook per il braccio, per evitare di perdermi.
C'è gente. Troppa gente.
Non si capisce nulla.

Una coda lunghissima verso un'unica stanza.
Molte persone che si mettono in coda, però, entrano tutte insieme. Molti entrano con un parente che deve esibirsi davanti ai giudici, deduco.

— Hey, sei l'ultima? — mi sento dire, da una voce alle mie spalle. Mi volto, trovandomi davanti ad un ragazzo alto, snello, cappelli scuri, pelle ambrata, labbra carnose. Niente male, però.
— Si. — rispondo.
— Bene. — dice, sospirando.
Torno a fissare la coda, sperando di accorci quanto prima.
— Per cosa stai facendo il provino? — mi chiede, ad un tratto.
— Ballo e canto. Tu? —  gli rispondo, voltandosi verso di lui.
— Ballo e canto, anch'io. — mi sorride.
Ha anche un bel sorriso, devo ammetterlo.
Anche lui, come il mio amico, sembra avere la faccia di una futura stella.
— Come ti chiami? — mi chiede.
— Shin SoYon, tu? —
— Kim Jongin, ma puoi chiamarmi Kai. — si presenta.
— Kai! Kai! — una voce maschile lo chiama, in lontananza.
Lui si volta di scatto.
— Ci vediamo, buona fortuna per il provino! — dice, poi, salutandomi e andando verso l'esterno dell'edificio, dove c'è un gran baccano.
Senza farmi vedere, lo seguo anche io.

***

*Chanyeol's POV*

— Tu non farai quel dannatissimo provino, sono stata chiara? — urla JiSoo, fregandosene dei passanti che la guardano come se fosse una matta.
— Tu, tu, mi hai rotto il cazzo! Non sei nessuno per dirmi cosa fare, e cosa non fare. — urlo, di rimando.
— Entra in quell'edificio, e il nostro fidanzamento è finito. Per sempre. — ringhia lei, avvicinandosi minacciosamente a me e puntandomi l'indice contro.

La guardo come se fossi indeciso sul da farsi, in modo didascalico.

— Potrei anche non entrarci, nell'edificio. Ma ti assicuro che il nostro fidanzamento è finito in ogni caso. — dico, avvicinandomi ulteriormente lei.
Lei sbianca, improvvisamente. Colpita.
— Cosa vuoi dire? — mi chiede, abbassando i toni.
— Voglio dire che mi sono stancato di te, che mi dici cosa fare o non fare. Mi sono stancato del nostro rapporto freddo, insipido. Non è questo che voglio.
Ah, poi salutami quel tipo che stavi per scoparti l'altra sera. — le espongo, molto tranquillamente.

Mi rendo conto di star facendo un teatrino davanti a un enorme edificio pieno di persone, ma mi interessa poco. Devo chiudere questa storia, una volta per tutte. E una bella pubblica umiliazione fa proprio al caso suo.
Sembra che stia per svenire da un momento all'altro.

— Ma ... Channie ... — balbetta, mentre le iniziano a tremare le mani.
Channie.
Channie. Come puoi chiamarmi in questo modo? Dopo aver fatto la puttana ad una squallida festa, hai anche il coraggio di chiamarmi così? Levati dalle palle, Lee JiSoo. Non voglio vederti mai più. — le dico ancora, voltandole le spalle, facendo per entrare nell'edificio.
Ed è ora che effettivamente mi rendo conto di quante persone si fossero radunate attorno a noi, incuriosite dal gran baccano. In questo preciso istante, noto un volto conosciuto, ma che non avevo mai visto prima d'ora.
Non vorrei sbagliare, ma credo sia proprio SoYon.
SoYon, che sta osservando la scena, con un'espressione sorpresa. Non so se mi ha riconosciuto, ma credo proprio di sì, a giudicare dalla sua espressione.
Bel modo, di presentarsi a una persona.

— Ah, ci tenevo a dirti un'ultima cosa. — dico, voltandomi.
— Non ti sto lasciando soltanto per questo. Mi hai stancato da tempo. Mi sono accorto di non amarti più da un po'. Da quando la tua presenza ha iniziato a non far differenza, per me. Fino a diventare un fastidio. Non voglio persone come te, accanto. Voglio qualcuno che creda in me. Qualcuno che creda in me fin dall'inizio. — dicendo queste ultime parole, mi volto a guardare SoYon, ed e qui che ho la conferma di tutto.
Lei, con il viso scarlatto, fra la folla, mi fissa con i suoi occhi enormi, mi ha ampiamente riconosciuto.

— Buona fortuna per la tua carriera, Lee JiSoo, a mai più. — le dico ancora, per poi voltarle definitivamente le spalle.

L'ultima espressione che vedo sul suo viso prima di voltarmi, è un misto di rabbia, sorpresa e soprattutto vergogna.
Entro nell'edificio, affiancato da Kai e Baekhyun, percependo un senso di liberazione mai provato, fino ad ora.

***

*SoYon's POV*

Quel che ho visto, mi ha lasciata completamente di stucco. Chanyeol ha lasciato la sua ragazza davanti ai miei occhi.
E mi ha guardata.
Mi ha vista.

Il mio telefono inizia a squillare, d'un tratto, facendomi risvegliare da tutti i miei pensieri.
Jungkook.
— Dove sei finita?! — dice alzando il tono, per sovrastare le voci all'interno della stanza.
— Sono fuori, arrivo subito. — gli comunico, attaccando.
Entro all'interno dell'edificio, cercando il mio amico con lo sguardo.
Vedo Jungkook da lontano, sta agitando un braccio come un forsennato.
— Dove cazzo eri andata?! Meno male che sono arrivato subito, altrimenti avresti perso anche il posto! — afferma, appena lo raggiungo.
Lo ringrazio, per poi rimanere in attesa.

Il tempo passa, l'ansia inizia a farsi strada nel mio corpo.
Cerco con lo sguardo Chanyeol nella sala.
Niente.
Non riesco più a vederlo.
Un senso di delusione mi assale.
Magari è già entrato, magari ha anche finito il provino.
Magari lo hanno preso, e ora è pronto per la sua vita da stella.

— Oh, sveglia! — mi scuote Jungkook, di nuovo, schioccando le dita davanti ai miei occhi. 
— È il tuo turno, entra e spacca tutto! — mi dà un bacio sulla fronte, per poi spingermi dentro quelle porte.

Me la sto facendo sotto.
Non voglio entrare.
Ormai sono qui, però. Non posso tirarmi indietro.
Elimino dalla testa tutti i miei pensieri.
Mi concentro soltanto su ciò che sto per fare.

Faccio due grandi respiri.
Un passo, due.
Eccoli, i faretti sul palco.

— Buongiorno, il tuo nome? — mi chiede il giudice centrale.














— Spazio autrice —
안녕하세요!
Manca poco all'incontro, dai.
Più di 800 visualizzazioni.
Non ho parole per ringraziarvi.
È davvero importante per me, questo traguardo.
Grazie infinite, sul serio.
Spero davvero che la storia vi stia piacendo e che non vi stia annoiando.
Mi piacerebbe tanto ricevere una vostra opinione sulla storia.
Spero di ricevere qualche commento hahaha
Buona giornata💞

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