Capitolo Ventinove | Young private teacher

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— Aspetta, mi stanno chiamando. — dico a Chanyeol, prendendo il cellulare.

— Pronto? —
— Lei è la signorina Shin SoYon? — dice una voce femminile.
— Si, sono io. Con chi parlo? —
— Lei ha superato la prima fase del provino, sta parlando con una delle giudici che l'ha esaminata. Deve presentarsi ai prossimi provini con un altro pezzo. L'aspettiamo. —

Le mani iniziano a tremarmi.

— Dice sul serio?! — urlo, mettendomi dritta con la schiena.

La giudice non riesce a trattenere una piccola risata.

— Si, signorina. Ci vediamo tra due settimane. —
— Si, ci sarò! — dico, attaccando.

Fisso il vuoto davanti a me, per qualche secondo, per poi cacciare un urlo.

— Cosa c'è? — dice Chanyeol, con gli occhi sgranati.
— Mi hanno selezionata per andare al prossimo provino! — urlo.
— Sul serio?! Cazzo, SoYon, sono contento per te! — urla a sua volta.

Sento un cellulare squillare oltre lo schermo.

— Scusami un secondo. — dice, prendendo il cellulare.

— Pronto? — dice.
— Davvero?! — sgrana gli occhi.
— Certo, ci sarò. — dice, schiarendosi la voce.

Immagino già cosa può essere, lo ammiro per la sua calma.

— Indovina! — dice, attaccando la chiamata.
— Ti hanno selezionato! — urlo, sorridendo.
— Bisogna festeggiare, SoYon. Vengo a prenderti tra dieci minuti. —

                                  * * *

Appena ci siamo incontrati, Chanyeol mi ha abbracciata, sollevandomi e facendomi girare in tondo.
Mi ha portata in una caffetteria, offrendomi una fetta di torta con una cioccolata calda.
Sembra una stupidaggine, ma non lo è.
Aveva gli occhi che gli brillavano, e non c'era spettacolo più bello.

Sono felicissima.
Soprattutto per Chanyeol.

Jungkook ha avuto la stessa reazione di Chanyeol, appena gli ho detto che ero passata.
Hyobin e Raemun mi hanno rotto i timpani, attraverso il telefono.

Ora devo solo preparare un altro pezzo, ed è fatta.

In tutto questo, devo ancora dirlo a mia madre.

— Mamma! Sono passata! — dico, entrando in cucina.
— Bravissima, tesoro! — dice, abbracciandomi.

— Signorina, hai perso fin troppi giorni di scuola. Basta giocare. — dice mia nonna.

Le rivolgo uno sguardo interrogativo.

— Non mi piacciono le perdite di tempo. Ti preparerai al provino quando avrai del tempo libero, da domani ritorni a studiare. Ho già contattato un insegnante privato. — dice, continuando a sfogliare il giornale.
— Nonna, ma .. —
— Niente ma. Non accetto scuse. —

                                   * * *

— Che rottura. — dico, semplicemente.
— Già, ma non preoccuparti. Sei brava, riuscirai a prepararti in tempo. —
— E come faccio? Ho soltanto due settimane.  — dico, roteando gli occhi.
— Ce la farai. — dice, strizzandomi l'occhio.
— Grazie, Chanyeol. — dico, con lo sguardo basso.
— Di cosa? —
— Di esserci sempre stato. —

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