Capitolo Ventotto | I won't leave you

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SoYon è sveglia, e sta giocando con dei ciuffetti dei miei capelli.
Non ha più il tubicino nel naso.

— Hey. — mi dice, sorridendo appena.
— Hey. — le rispondo, sorridendo a mia volta.

Sembra la stessa SoYon di sempre.
Forse più pallida, ma sembra stare bene.

Le prendo la mano, iniziando a disegnare dei piccoli cerchi sul dorso.

— Come ti senti? — le chiedo.
— Meglio, un po' acciaccata. — dice, sorridendo. 

Noto ancora meglio i segni sui polsi.

— Chi ti ha fatto questo? — dico, indicando i segni.

La sua espressione cambia.
È un'espressione triste.
L'espressione di una persona che non vuole ricordare.

— Se non vuoi dirmelo, va ... — inizio a dire.
— No, no. Voglio dirtelo, Chanyeol. — dice, interrompendomi e facendo un bel respiro.

                                     * * *
*SoYon's POV*

Il punto in cui sono stata colpita mi fa ancora più male, mentre gli racconto tutto.
So che mio padre non voleva farlo.
Non era sua intenzione, farmi finire in ospedale.
Questo, però, non allevia il dolore più grande, che sento all'altezza del petto.

— I medici parlano anche di una caduta dalle scale, ma non ricordo nulla del genere. Probabilmente sono caduta mentre stavo perdendo i sensi. — dico.

Mentre gli ho raccontato l'accaduto, Chanyeol ha mantenuto uno sguardo strano, su di me.
Uno sguardo preoccupato, arrabbiato, ma anche sollevato.
Sollevato che io stia bene, presumo.

Mi stringe di più la mano.

Sentire la mia mano nella sua, così grande e calda, mi fa sentire protetta, al sicuro.
È ciò di cui ho più bisogno, in questo momento.

— Sei stato qui tutta la notte? — dico.
— Sei bellissima, quando dormi. — mi risponde, sorridendo.
Arrossisco.

Sembra sollevato, vedendo le mie guance rosse.
Tutto normale, insomma.

Un medico entra.

— SoYon, puoi andare. — dice, sorridendo.
Io mi alzo a sedere di scatto.
Il dolore alla testa si fa sentire, però.
Non riesco a nascondere una smorfia di dolore.

— Hey, piano. — dice Chanyeol.
— Non devi fare sforzi. È stata mancata per poco una zona del cervello che avrebbe potuto provocarti un'amnesia. Stai attenta, perché un altro colpo del genere potrebbe farti perdere la memoria, e provocare altri danni permanenti al cervello. Per ora te la sei cavata con un leggero trauma cranico. — dice il medico, dandomi una pacca sulla spalla.
— La ringrazio, dottore. — dico, sorridendo.
— Non devi ringraziare me, devi ringraziare la tua testa dura. — dice.

Non riesco a trattenere una risata, Chanyeol neanche.
È sollevato, si vede.
Non posso non percepire una gioia incolmabile, vedendo come si è preoccupato per me.
Non riesco a credere che sia rimasto al mio fianco tutta la notte.

— Tua madre è andata a prendersi un caffè, vuoi che la chiami? — dice di nuovo il medico.
Scrollo le spalle.
Il medico esce, dopo avermi sorriso.

Mi preparo per uscire dall'ospedale.

Chanyeol porta una delle due buste per me.

Mi ha preso la mano.
Sembra aver paura che io cada, ma non c'è pericolo.
Se c'é lui, al mio fianco, non potrei mai cadere.

Stiamo camminando mano nella mano nei corridoi di un ospedale.
Sento che il mio cuore sta per scoppiare, e le guance anche.

Noto che un'infermiera, appena ci troviamo all'ingresso, guarda in modo truce prima Chanyeol, e poi me.

Lo guardo.
Lui sembra averlo notato, ma non accenna a volermi dare spiegazioni.

— Tesoro, come stai? Ho incontrato il medico, mi ha detto che va tutto bene, e che .. — comincia a dire mia madre.
— Sto bene, mamma, non preoccuparti. — dico, interrompendola.
— Tesoro, mi sento così in colpa. Mi sento così ... —
— Mamma, non è colpa tua! Sto bene, guardami! — dico, facendo una giravolta.

Barcollo un po', ma Chanyeol mi tiene stretta.
Scoppio a ridere.

— Non esagerare. — dice, abbracciandomi.

Lascio la mano di Chanyeol e abbraccio mia madre.

— Andiamo a casa, è finita. Tuo padre non verrà più. — dice mia madre.



— Spazio autrice —
Mi scuso per l'orario abbastanza indecente.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

(Sono abbastanza scossa per l'exo'rdium in Seoul, ancora. Non so voi.)

OMEGLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora