Accendo l'acqua ed entro nel box doccia una volta spogliatami della t-shirt di Harry e delle mutande.

Non ho idea di che compiti ho fatto e quali no. Ho perso letteralmente ogni interesse per la scuola, nel senso che ci vado perché la parte di me che da sempre hanno istruito, ovvero quella che dice che andare a scuola è bello ma sopratutto un dovere, è ancora presente, rivendica il mio diritto all'istruzione come poche volte ha fatto.

Io sinceramente preferirei fare della mia cultura quello che voglio. Smetterei di andare alla Douglas, passerei le ore di studio di scuola nella libreria di Arthur, ecco, lì imparerei centinaia di cose in più, e sopratutto, cose che voglio seriamente comprendere.

Andare a scuola è uno spreco di tempo per la maggior parte delle volte: ti siedi davanti a persone senza un minimo di rispetto nei tuoi confronti ed aspetti di sentirti dare dell'asino perché la persona davanti a te, comunemente detta 'professore', non ha una vita, e se ce l'ha è messa una merda, e spesso è spinto da moti di gelosia nei confronti degli alunni perché loro hanno una cosa che ai professori non tornerà mai indietro: la possibilità di ribellarsi.

Quando esco dalla doccia mi sento molto meglio, rilassata e un po' meno appesantita da tutto quello che devo fare. Cammino fino in camera e, una volta dentro, mi vesto velocemente: I miei soliti jeans, una felpa e i calzini di Gwen; si perché lei ha i calzini più belli del mondo, e non so dove li compri.

Quando faccio il mio ingresso in cucina trovo tutti i ragazzi già lì..

"Buongiorno." saluto con un sorriso.

Rispondono a loro volta in modo disordinato, senza un senso preciso.

Raggiungo Gwen che è seduta sul ripiano e mangia una ciotola di cereali. "Quelli sono i miei calzini?" chiede a bocca piena mentre mi indica i piedi.

Annuisco lasciandole un bacio sulla tempia. "Li lavo prima di rimetterli nel tuo cassetto, tranquilla." e ridiamo.

"Volete sapere una storia davvero buffa?" chiede Harry mentre guarda Jayden con un ghigno malvagio.

"Non provarci nemmeno Harry. Lo hai giurato.. hai promesso che non lo avresti detto a nessuno." il ragazzo biondo lo indica con un fare prepotente alzandosi in piedi.

"Woh.. calma, certo, non ne farò parola con nessuno, tranquillo. Comunque, devo parlarvi, a tutti voi." Harry congiunge le mani davanti a se, poi ne passa una tra i capelli; sono contenta che siano tornate del loro consueto colore. "Ieri sera io e Sky siamo stati al confine." sospira. Nessuno sembra troppo sorpreso da questa notizia. "Volevamo andarci per vedere se Snyder era arrivato fino a quaggiù e, mi duole dirvi, che è decisamente arrivato fino a qui." tutti si bloccano dal fare quello che stavano facendo, a Gwen cadono un po' di cereali dalla bocca mentre lo guarda. Ginger sembra terrorizzata, prende a torturare le maniche della sua felpa e poi fa avanti ed indietro. Jayden si contiene molto meglio di quanto non abbia fatto quando abbiamo saputo della caduta della borsa. "Ho un piano, tuttavia." sussurra il ragazzo riccio, assicurandosi così l'attenzione di tutti. "Cominceremo a colpire le basi di Amedeus, abbiamo il compito di distruggere ogni singola centrale nucleare che lui utilizza per creare dei mutati.. sappiamo che queste basi sono situate a Leed, New Castle, Kingston e Cambridge... -conta sulle dita- Colpiremo per prima quella a Cambridge, dovremmo distruggerla per davvero, in modo da non lasciar possibilità che possa essere rimessa in funzione." e ci guarda uno a uno.

"E dopo? Come puoi pensare di distruggere una centrale nucleare? se per lui sono così importanti di sicuro ci sarà un sacco di controllo in quelle zone. Harry, sii realista, ci sono troppe persone contro le quali andiamo se il tuo piano è solo questo." sussurra Gwen.

SheolWhere stories live. Discover now