Capitolo 51

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"Andiamo via?" mi chiede allontanando le sue labbra dalle mie, il suo respiro affannato si infrange sul mio viso, e il mio sul suo. Annuisco appena sentendomi come chiusa in una bolla troppo stretta e spessa. Vorrei rannicchiarmi e restarci mentre il mondo va anvanti anche se io esistessi.
"Okay." sorride ripassando le labbra, rosse e gonfie, con la lingua.

Arrossisco risistemando la sua giacca. Lui cammina prima di me, apre la porta e lascia che entri per prima.

Sento gli sguardi delle poche persone rimaste su di noi, su di me, sulla giacca che ho sulle spalle, sul ragazzo alle mie spalle che tiene la mano sul mio fianco mentre insieme ci avviamo verso l'uscita: io desiderosa come mai di andarmene, allontanarmi il prima possibile da questi sguardi vacui e persi, dai pregiudizi di queste persone e dagli errori commessi in serata; ovunque andrebbe bene al momento, eccetto che qui.

Tengo lo sguardo basso e guardo Harry quando mi parla, pur di non guardare nessuno, ma non posso fare a meno di notare quelli che orami sono i miei tre vecchi amici. Sento i loro sguardi, carichi di giudizio, su di me. Su di noi

"Forse avrai un po' freddo in modo." la voce di Harry mi riporta sul pianeta terra. Lo guardo accigliata: "Harry.." sussurro non appena noto le she nocche insanguinate e spaccate. Fa un leggero cenno con la testa come per dirmi di lasciar stare, che non è né momento né luogo per parlare di una cosa simile, che ci sarà tempo, e io arrossisco ulteriormente. Osservo le sue nocche ancora per un po' chiedendomi quanto dolore deve star provando, e quanto ne abbia provato Oliver.

La sua mano non si sposta dal mio fianco, e sono sicura che si sia reso conto più di me del fatto che in molti stanno guardando quel punto, e poi la sua giacca sulle mie spalle, ma, abituato come deve esserlo a certe cose, non da peso ai loro occhi indiscreti, continua a camminare con me affianco fino a quando non siamo fuori.

"Cercherò di fare qualcosa per il freddo, ma dovrai tenere la mia giacca e starmi vicina." sussurra cercando di rassicurarmi con un sorriso finale mentre mi porge il casco.

Sospiro prendendolo, non proprio pazza dal fatto di dover andare in moto con questo freddo: una cosa è certa, se mio padre mi vedesse fuori, a quest'ora, vestita come sono, con un ragazzo come Harry, in moto, si strapperebbe i capelli.

L'unica cosa che mi conforta una volta in sella dietro di lui, è il suo corpo caldo, il suo profumo, il fatto che potrò stringermi a lui, appoggiando il volto sulla sua schiena.

Non appena mette in moto i suoi capelli vengono spazzati via per un attimo prima che si infili il casco, e allora la rivedo: quella voglia che l'ultima volta che vi ho posato gli occhi sembrava opaca e lattea.. adesso ha i bordi frastagliati, arrossati, talvolta anneriti; come se qualcuno vi avesse premuto sopra un ferro rovente. Mi fa quasi impressione, ma Harry è lesto a coprirlo, infilandosi il casco di protezione.

Vorrei potermi godere il momento come dovrei: insomma, per quanto questo 'rapporto', se proprio vogliamo definirlo così, risulti un rebus impossibile a tutti e due, dovrei apprezzare il fatto di essergli vicina come sono, il fatto che abbia lasciato senza indugiare quello che stava facendo per venire da me, e Dio solo sa come ha fatto a sapere che ero nei pasticci.

Purtroppo la mia mente è ancora ancorata a quelle mani viscide su di me, a quei sussurri loschi all'essere così verme di Oliver. Vorrei piangere perché so che probabilmente non dimenticherò mai quello che è accaduto. E poi chissà cosa pensa Harry di me ora: non dovrei pensarlo ma la sua fosse solo compassione? Mi ha tirata fuori da un momentaccio, forse farebbe di tutto per farmi sentire meglio.

Mi ci sono cacciata da sola in quella situazione, lo so. Ma non riesco a capacitarmi del fatto che io mi si sia potuta lasciar lusingare da pozioni, dalla voglia di far ingelosire qualcuno, dal desiderio di diventare qualcun altro. Certo il fatto che io abbia sbagliato non giustifica la situazione in cui mi sono ritrovata: ho seguito Oliver fuori come la maggior delle voler ho seguito fiori i ragazzi ed i loro amici perché potessero fumare o per prendere una boccata d'aria e quindi non mi è mai parso un rischio.

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