Capitolo 44

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"Non posso sopportare il fatto che Harry stia male, sono così in pena per lui! Forse dovrei passare a fargli visita di nuovo; sembra fagli bene avermi vicino, sopratutto adesso." sospira Lucilla confidando menzogne su menzogne a chi ha orecchie per starla a sentire. La guardo con la coda dell'occhio, incredula. Certa gente non ha proprio riguardi.

"Com'è bello che abbiate questo rapporto così unito! Tutte vorremmo essere al tuo posto." ma questo lei lo sa bene, ecco perché lo dice.

È chiaro che Lucilla racconta le sue bugie facendosi grande del fatto che nessuno di noi può smascherarla senza smascherare anche la copertura di Harry. Che non è a casa da ormai tre giorni. Ho pensato a lui parecchio, sopratutto dopo il modo in cui ci siamo salutati. Sono contenta di non avergli permesso di partire tenendomi il muso: sono stufa di quei giochetti inutili atti solo ad innervosire entrambi. Ho sempre professato di voler mantenere un rapporto civile con lui, tanto vale fare il primo passo.

La fila nella mensa scorre e tra poco potrò finalmente raggiungere i ragazzi al loro tavolo. Ho evitato di parlare sia a Millicent che a Roger e, sicuro come il fatto che mi chiamo Skylar, ho evitato Hunter. Ha tentato di prendermi da parte ma per fortuna sono stata salvata da Ginger; mi ha trascinata in bagno dove Gwen ci aspettava per raccontarci delle frottole che Lucilla stava mettendo in giro sulla malattia di Harry. Mi sento riprovevole ad evitarlo così apertamente ma d'altro canto non credo di essere pronta ad affrontarlo a viso aperto: dovrei dargli una risposta definitiva sulla questione di metterci insieme e forse dargli spiegazioni su venerdì sera.

"Ciao Sky!" Jayden mi avvolge un braccio attorno alle spalle mentre prende una patatina fritta dal mio vassoio. Ci incamminiamo assieme verso il tavolo dove gli altri ci aspettano.

"Jay.." lo saluto sorridendogli. "Prendi un'altra patatina dal mio vassoio e ti stacco le mani a morsi." ridacchio facendolo accigliare.

"Non ci credo che avresti il cuore così duro da privarmi da queste magnifiche mani da atleta!" mi fa ridere di più.

"Capirai che atleta! La squadra di basket non vince una partita nemmeno si chiede agli avversari di perdere apposta." lo canzono. "Via quel faccino triste! Resti comunque il miglior giocatore di basket che abbia mai visto. Sono sicura che il problema sono gli altri e non tu." per tutta risposta fa una smorfia.

"Ehi ragazzi!" saluta Sean, gli lascio un bacio sulla guncia e prendo posto accanto a lui. "Oggi allo Sheol! Sopratutto tu testa di fuoco. Abbiamo bisogno di cominciare seriamente il nostro allenamento. Approfittiamo del fatto che Harry non potrà interromperci stavolta." ridacchiano tutti.

"A proposito- interviene Gwen con la bocca piena -come funzionano le sue lezioni?" chiede indicandomi con una patatina.

"Non sono davvero pronta a risponderti sai?" le chiedo mentre prendo un sorso di succo di frutta. "Lui è strano, non mi dice mai dove vuole arrivare solo 'Fai questo Adkins!' 'Libera la mente!'-" tento di imitare la sua voce profodna. Gli altri scoppiano a ridere. "Insomma, può certamente migliorare le sue qualità di insegnate." mi aggiungo alle loro risate.

"Spero di cavarmela meglio." Sean rischia di affogarsi con un trancio di pizza, ma Jayden gli da qualche pacca sulla schiena.

"Si, anche se chiuque, in confronto ad Harry, sarebbe meglio come insegnate, visto che basta avere un po' più di pazienza di quanta non ne abbia lui." alzo ed abbasso le sopracciglia.

"Se solo potesse sentirti.." ride Ginger.

Qualcuno, alle mie spalle, si schiarisce la voce per segnalare la sua presenza. È Hunter e qualcosa mi fa presagire che questa volta non potrò scappargli.

SheolWhere stories live. Discover now