Capitolo 56

26K 1.4K 423
                                    

Ho avuto modo di riflettere molto su quello che è accaduto. Sulla situazione in generale a dire il vero. Harry ha dimostrato un punto solido a suo favore, è l'ha dimostrato attraverso di me. Questo mi fa comprendere due cose: che mi conosce meglio di quanto pensassi e che io lo conosco peggio di quanto non immaginassi. È chiaro che devo parlarci ma non so sarebbe il caso di rivolgergli delle scuse. Infondo anche la mia reazione è giustificata: come altro avrei dovuto reagire ad una confessione simile? Come avrebbe reagito chiunque altro?

"Stai bene?" mi sorride Gunger quando ormai siamo dentro al piccolo negozio dell'usato. Rinsavisco sorridendole ed annuendo energicamente. All'interno del negozio, oltre alla miriade di oggetti, la proprietaria: Matilda Brown, l'amata di Arthur.

"Buon pomeriggio ragazze, come posso esservi utile?" Sorride.

È una donna in carne, ha parecchie collane, e tantissimi anelli, degli enormi orecchini ciondolano dalle sue piccole orecchie. Il doppio lento è evidente, e penso che quell'enorme pelliccia che ha addosso la renda ancora più grossa di quello che non è già. Ha i capelli raccolti in una complessa acconciatura, le labbra truccate di un rosso scuro, gli occhi evidenziati dal nero. È fiera della propria stazza e della propria stravaganza e questo mi porta a guardarla con ammirazione: la trovo una delle donne più belle che abbia mai incontrato.

Si avvicina a noi con braccia spalancate es un sorriso smagliante sul volto. Ogni suo passo è evidenziato da un tintinnio metallico, come se fosse una maga, è questa l'impressione che mi lascia. È maestosa, non faccio fatica a credere che Arthur se ne sia infatuato. E per di più Arthur mi ha confessato che è stata amata da molti uomini prima di lui, che spera lui possa diventare il suo quinto marito.

"Salve Matilda!" sorride Ginger accorrendo ad abbracciarla. Lei la stringe a se, tra le sue braccia grassocce. Quando si allontana gli occhi della donna cadono su di me.

"Sono estasiata. Finalmente conosco la dama rossa di cui tutti parlano." mi guarda con interesse e dolcezza. Spalanca di nuovo le braccia invitandomi ad un abbraccio che sono più che contenta di darle. Ha un profumo di rose.

"Cosa siete venute a cercare, care?" ci fa segno di seguirla. Questo posto è stracolmo di oggetti, vecchi, meno vecchi, grandi, piccoli: utensili per la cucina, strumenti, libri, dischi in vinile, megafoni, porcellane, gioielli, vecchi giochi, foto, quadri.. Ed infondo a tutto questo i vestiti, le scarpe. La cura di questa parte di negozio è evidente e la cosa mi fa sorridere: deve andarne fiera.

"Come sta il vecchio Arthur?" ridacchia facendoci l'occhiolino. Mi domando come ho fatto a non incontrarla prima, sono già stata in questo negozio.

"Non smette di farti la corte, non è così?" io e Ginger cerchiamo di metterla in imbarazzo ma è a dir poco impossibile.

"Quel vecchio lupo! Non ha chance con me." sventola la mano grassoccia con noncuranza. "Ricordatevi ragazze, se dovete per forza legarvi ad un uomo fate in modo di trovarvene uno galante, interessante, ricco, importante e pieno di potere. Arthur, purtroppo, non è nessuno di questi." ci sorride congiungendo le mani davanti a se.

"Arthur è interessante." Intervengo io facendola accigliare e sorridere dolcemente.

"Touche mia cara." mi indica con un dito. "Ma qualche volta diventa quasi noioso." ammicca con un'ultima risata. "Allora? Come posso esservi utile oggi?" spalanca gli occhietti neri.

Ginger mi squadra ricordandomi che siamo qui per trovare un vestito.
"Vede, Miss. Brown- inizio- sono stata invitata ad un evento. La data è tra pochi giorni ed io non ho ancora un vestito adatto. Sarà un ballo." i suoi occhi luccicano immediatamente

SheolWhere stories live. Discover now