Capitolo 88

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La giornata di oggi è totalmente diversa da quella di ieri: del sole che splendeva l'altra mattina nemmeno l'ombra, anzi: solo una pioggia torrenziale che sbatte contro i vetri e fa un rumore così piacevole che alzarsi da questo letto per andare a scuola è un'impresa assai ardua.

Harry sarà decisamente contrario ad affrontare la giornata di oggi, perché lui è fatto così: se qualcosa non ha un senso concreto (e lui considera tale la scuola) non vale la pena fare alcuno sforzo. Ma stamattina io ho intenzione di andare a scuola, che lui voglia o meno.

Certo.. la parte più difficile sarà liberarmi della sua presa, e magari non svegliarlo mentre sgattaiolo nel mio appartamento. Questo ragazzo ha un sonno troppo leggero, basta un nulla per svegliarlo..

"Harry.." sussurro mentre cerco di voltarmi verso di lui. Apre un occhio, assonnato, e sorride come un'ebete, chiaro segno che stava facendo un bel sogno.. o uno di quei sogni. "Ho bisogno di andare nel mio appartamento.." sussurro accarezzandoli i ricci e crogiolandomi, anche se non dovrei, tra le sue braccia, beandomi della sua mano che si infila sotto la t-shirt per accarezzarmi la pelle del fianco.

"No..- si lamenta con voce assonnata e piena di dispiacere- non andare via."

"Vado a farmi una doccia, non credo che sia una cosa così anormale da rischiare di non rivederti mai più." ridacchio di lui mentre mi divincolo per potermi alzare. "Ci vediamo dopo di là?" gli chiedo con un cenno quando sono in piedi accanto al letto, intenta a stiracchiarmi.

"Voglio fare sesso." borbotta.

"Ma io non ti voglio, Harry- sogghigno- fattene una ragione." e gli lascio un bacio sulla fronte prima di ridere delle sue lamentele e lasciare la stanza con i miei vestiti di ieri sera in mano.

Cammino in più in fretta e silenziosamente possibile verso il mio appartamento, per fortuna è abbastanza presto perché per i corridoi e nei pianerottoli non vi sia nessuno, così posso sgattaiolare dentro casa senza essere vista; non mi cambierebbe di certo molto, insomma, sto entrando in casa mia, ma sono in mutande e la cosa sarebbe poco piacevole.

Chiudo la porta alle spalle per poi appoggiare i vestiti sul divano.

"Buongiorno Sky." esclama Gwen sporgendosi dalla cucina.

"Dove sei stata?" chiede poi Ginger sbucando dal piccolo corridoio che porta nella camera da letto.

"Buongiorno ragazze. Ero con Harry." sbadiglio mentre mi siedo sul divano e mi sdraio ancora con la chiara intenzione di 'riposare' un attimo gli occhi.

"Certo, lo avevamo intuito, ma siete stati via fino a tardi ieri sera, nessuno sapeva dove eravate.. non siamo nemmeno riusciti ad aspettarvi svegli. So che siete intimi e tutto quanto però- sussurra Ginger sedendosi accanto me- non potete sparire così, nel nulla, senza preavviso. Siete le persone più importanti.."

"Frena- la blocco- nessuno di noi è più importante di te, di Sean, di Gwen o di Jayden... che diavolo vai dicendo?" e corrugo le sopracciglia.

"Si.. apprezzo questa tua umiltà, ma siete il leader e l'Intoccabile." Cerca di convincermi.

"Non farmi arrabbiare Ginger.. non sparare cazzate. Siamo importanti non più e non meno di voi. E ci dispiace di essercene andati così, ma pensavamo di poter tornare prima. Harry spiegherà tutto una volta che si sarà svegliato." sussurro mentre mi alzo per farmi una doccia.

"Non sparite mai più nel modo in cui avete fatto!" mi rimprovera mentre vado in bagno.

"Parola mia!" urlo in risposta mentre mi chiudo la porta alle spalle e mi lascio contro di essa. Bene, questa giornata non è ancora cominciata e già è pesante come se dovesse durare una vita e non un numero limitato di ore.

SheolWhere stories live. Discover now