Capitolo 6

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"Allora, sei felice di aver finalmente finito? Oggi pomeriggio andrai da Arthur solo per poterti rilassare in quel posto magnifico a cui hai dato forma." sorride Roger mentre porta una mela alle labbra per addentarla. Siamo seduti ad un tavolo della mensa assieme a Hunter e Millicent, che ci godiamo un pasto un po' più decente degli altri, prima delle nostre ultime due ore di lezione.
Sono passati alcuni giorni da tutto quello che è successo, a dire il vero quasi una settimana e mezzo. La piccola libreria di Arthur è stata sistemata; io e Millicent siamo passate al mercatino dell'usato e, oltre a una macchina da caffè che funziona davvero, abbiamo comprato, alcuni vestiti per allargare il nostro guardaroba. Il mio polso si è ripreso del tutto, tanto da permettermi di finire il lavoro di 'ristrutturazione' all'interno della libreria. Inoltre io e Hunter abbiamo deciso che non appena il tempo ce lo consentirà riscriveremo, in vernice verde smeraldo, 'Le cose che parlano' sulla vetrina: un piccolo regalo per Arthur. Non ho avuto altri problemi dal dio della discordia in persona, ovvero Harry. Ha, a sorpresa dei miei pochi amici, deciso di lasciarmi in pace per davvero. La cosa che sorprende di più me è che lo abbia fatto dopo il modo in cui ho trattato lui e le sue scuse al negozio di Arthur. Ma questo gli altri non lo sanno. 

"Sono molto contenta del risultato finale: è un posto decisamente più accogliente, ora so dove passerò i miei pomeriggi, ci sono tanti libri che necessitano di essere letti." faccio spallucce spostando la mia traccia rossa alle spalle, ma nonostante questo alcune ciocche di capelli ricadono sul viso.

"Sono d'accordo. Ma solo fino alla parte di cui parli dell'accoglienza del posto." si aggrega Millicent che parla a bocca piena di cibo, sputacchiando briciole un po' ovunque, con grande disgusto di Roger e grande divertimento mio e di Hunter.

"Eccoli.." borbotta Roger seduto davanti a me mentre guarda oltre le mie spalle. "Sono come Dei. Solo.. Guarda come sono aggraziati."

Non ho nemmeno bisogno di voltarmi per capire a chi si riferisce. A Roger importa davvero molto poco che Harry e la sua banda trattino praticamente tutta la scuola come se fosse fatta di feccia e non di persone, perché questo non toglie che siano le persone più attraenti che abbia mai visto, a detta sua. Hunter solleva gli occhi al cielo e Millicent emette una specie di grugnito scocciato, immaginando, come me, di chi si tratti. "Non posso credere che si aggregheranno a noi comuni mortali per consumare un pasto così frugale!" Hunter emette un'esclamazione altissima facendo ridere me e Milly.

"Ehi.." richiamo la ragazza accanto a me.

"Dimmi Sky."

"Roger non assomiglia tanto alla sua mela in questo momento?" ridacchio.

"Si- continua lei- con quel colorito rosso rosso." e l'intero gruppo, perfino Roger, si mette a ridere. Le risate si smorzano, anche se di pochissimo, quando affianco a noi passano Gwendolyn e Ginger, seguite da Jayden che parla con qualcuno alle sue spalle: Harry. Si dirigono ad uno dei tavoli liberi. Tuttavia, mentre quest'ultimo sta passando, allunga la mano ed afferra la mela dal mio vassoio, le da un morso e con noncuranza la rimette al proprio posto. Un sorriso beffardo sul volto. Rimango sbalordita da tanta ignoranza. Posso solo dedurre che adori gli scherzi da bambino e che sotto sotto non dimenticherà mai di odiarmi. 

"Ciao Skylar testa di fuoco." la voce di Hernandez mi riporta sul pianeta terra, gli sorrido ricambiando il saluto. Se solo non girasse con la banda di Harry sono sicura che potremmo addirittura essere amici. 

"Quello è il ragazzo più bello che abbia mai visto." sospira Roger mordendo di nuovo la sua mela. "Parlagli di me, Sky." borbotta.

"Tutti i ragazzi sono il metro e ottanta sono 'i ragazzi più belli che tu abbia mai visto' Roger." gli ricorda Hunter continuando a consumare il suo pasto indisturbato. 

SheolOnde histórias criam vida. Descubra agora