Capitolo 38

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"Buongiorno-" annuncio bloccandomi immediatamente, non appena noto che in cucina non ci sono solo le mie ormai affermate coinquiline, ma anche i ragazzi.

"Ehi, buongiorno testa di fuoco!" rispondono in modo disordinato facendomi ridacchiare. Stropiccio gli occhi avanzando nella cucina affollata alla ricerca di una tazza di caffè che possa svegliarmi del tutto.

"Come mai tutti qui? C'era una riunione per caso?" domando in modo distratto. Apro l'anta dove di solito tengo i miei cereali e noto che non sono al loro posto. Mi volto verso Harry con uno sguardo che potrebbe uccidere: è l'unico seduto a tavola, l'unico che sta mangiando i miei cereali. Si stringe nelle spalle mentre mi allunga la scatola, che io gli strappo di mano con prepotenza.

"In effetti, si può considerare anche sotto questo aspetto." risponde Ginger sistemando i piatti nel lavello. "Jay ha proposto di fare una festa nell'appartamento dei ragazzi, questa sera." mi spiega. Corrugo immediatamente le sopracciglia.

"Perché?" domando.

"Esattamente." sottolinea la voce di Harry, con la bocca piena di cereali.

"Perché è venerdì sera e perché siamo il gruppo più popolare di tutta la dannata scuola. Questo è il nostro ultimo anno, godiamocelo!" Jayden pianta una pacca energica sulla spalla di Sean, nel tentativo di contagiarlo col proprio entusiasmo.

"Ecco perché di solito ci imbuchiamo." risponde Harry. "Andare alle feste è bello. Organizzarle no."

"Su questo concordo con Harry." risponde Gwen, seduta sul bancone della cucina. "Chi pulirà una volta terminata la pazza gioia? Che non vi venga nemmeno in mente di guardare noi!" scoppia a ridere avvolgendo un braccio attorno alle mie spalle ed uno attorno a quello di Ginger. "L'unica preoccupazione di queste signore sarà la lunghezza della gonna e la quantità di Gin." io e Ginger annuiamo indicando Gwen.

"Non avresti potuto rendere meglio l'idea nemmeno se ti avessi pagata per farlo." Ginger le da manforte.

Harry, finita la tazza di cereali, afferra il pacchetto di sigarette e ne accende una, poi, con la sigaretta ancora tra le dita, indica Jayden: "Te lo scordi di dare una festa in casa nostra."

"Andiamo! Sarà divertente! Alcol, musica, ragazze.." Sullivan non sembra intenzionato a mollare questo osso.

"Io voglio prendere le parti di Jayden questa volta." interviene Sean stringendosi nelle spalle. "Non cadrà il mondo se decidiamo di fare un po' di chiasso in casa nostra."

"Dio! Io ti amo!" Jayden lo abbraccia con sincero trasporto. "Mi dispiace Styles. Siamo in due contro di te." gli porge il dito medio. Harry sbuffa una folata di fumo osservandolo con disprezzo.

"Chiuderò la mia dannata camera a chiave. E se qualcuno vomita in un posto che non sia il dannato cesso dovrete anche occuparvi di occultare dei cadaveri." indica i due ragazzi in piedi. "E spero voi siate consapevoli del fatto che si presenterà praticamente tutta la scuola, non solo le persone che decidete di invitare."

"Si signor simpatia, abbiamo capito il tuo punto di vista. Accetta la sconfitta e basta!" lo punzecchia Gwen scompigliandogli i capelli prima di lasciare la cucina. Ginger la insegue, e posso sentirle litigare per chi debba usare il bagno per prima. Decido che posso aspettare che abbiano finito standomene qui coi ragazzi.

"Fammi un sorriso principessa.." Sean massaggia le spalle di Harry con fare ironico.

"Fatti fottere." risponde il ragazzo riccio continuando a fumare indisturbato.

"Io so come farti tornare il buon umore!" interviene Jayden aprendo il frigorifero. Io mi metto seduta sul bancone, pronta a godere di qualsiasi cosa stia per accadere. Noto, con una certa preoccupazione, che ha in mano un uovo.

SheolWhere stories live. Discover now