Capitolo 5

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Cerco di nascondere il fatto che il mio polso non sia nelle mie migliori condizioni. Anche, e sopratutto, perché Hunter e Millicent hanno fatto di tutto per rimediare ai miei dolori, ma invano. Per dare una speranza, almeno a loro, ho iniziato a fingere che le loro cure abbiano davvero funzionato. Inoltre ho avuto modo di pensare, più o meno, a quello che è stato invece Roger a dirmi a proposito di questa situazione, ovvero che in parte è anche colpa mia. Non perché non abbia il diritto di dire la mia o di intervenire su questioni che ritengo ingiuste, ma perché l'ho fatto non tenendo conto del mio notevole svantaggio rispetto alle persone a cui andavo contro. E' ovvio che qualcuno dovrebbe fare qualcosa a proposito di questa situazione, ma io sono troppo debole al momento, ed infatti tutto ciò che sono riuscita ad ottenere, e da cui tutti mi avevano messo in guardia, è stato questo male al polso. 
I miei animi guerreschi si sono placati: essere in questo posto è già una punizione troppo grande è totalmente inutile che io cerchi di peggiorare il tutto. E' da tanto che cerco di convincere me stessa che sono qui solo per finire le superiori e non altro, è anche ora che io metta in pratica quello che predico. 

Il mio polso presenta dei segni violacei, ed io, per evitare domande indiscrete, cerco di coprirlo, esattamente come sono stata coperta di vergogna nel cortile pochi giorni fa quando sono stata trattata come sono stata trattata.
"Allora? Prima ora inglese?" chiede Roger che cammina al mio fianco verso la classe.

"A dire il vero si, e sono anche abbastanza in agitazione per il fatto che non ci sia Milly. Sai perché non è a scuola? Mi sono svegliata che non c'era." sospiro guardandolo.

"Non lo so. Trova sempre qualcosa da fare, sopratutto se è qualcosa che le permette di saltare la scuola, visto che non le piace proprio venirci. Non che a qualcuno di noi piaccia, dico bene?" ridacchia in modo nervoso. 

Annuisco, ammettendo dentro di me che un sistema scolastico di questo tipo e in queste condizioni meriti di essere maltrattato dagli studenti. Ciò nonostante chiedo a Roger se invece Hunter sia in giro, sperando ardentemente che lui e Millicent non abbiano deciso di scioperare proprio nello stesso giorno.

"Hey, rossa, non dirmi che non ti va di passare del tempo con il sottoscritto." ridacchia.

"Andiamo!" rido "Non fraintendere fraintendere, stavo solo chiedendo. Sei una delle persone più simpatiche che abbia conosciuto." gli sorrido.

"Ed anche una sola delle tre." mi prende in giro. "Comunque non lo so. Ma sarà sicuramente da qualche parte qui in giro. Non è il tipo che marina la scuola, sua zia non glie lo permetterebbe mai." 

Ci affacciamo alla classe d'inglese: "Voglio chiederti un consiglio." lo guardo "Secondo te è troppo tardi per giocare il ruolo della tappezzeria e passare inosservata davanti agli occhi del mio bullo?" ridacchio per non sembrare totalmente terrorizzata. 

"Hai buone probabilità. Ha sicuramente un livello di attenzione troppo basso per focalizzarsi sulla stessa cosa per troppo tempo." mi accarezza la schiena per darmi un poco di conforto. "Vedrai che andrà bene. Credi che abbia detto a qualcuno di quello che è successo?" 

"Spero proprio di no." ma non faccio in tempo a concludere che un corpo molto più alto di noi, lui, ci sorpassa per poi andare ad occupare i banchi della terza fila, con il capo chino sul suo telefono.

"Sarà più difficile di quanto pensi- Roger mi sorride con compassione- ma sono sicuro che saprai farti rispettare. Fatti trovare viva ed intera per l'ora di pranzo!" urla mentre si allontana andando a sbattere contro qualcuno. Prendo un lungo respiro prima di entrare in classe. Qualcuno mi guarda ma a questo punto la gente sembra avermi accettata come parte della loro quotidiana realtà, e la cosa mi permette di rilassarmi un po'. Nonostante la pacifica presenza di molte persone basta quella di una sola, a me avversa, per farmi tremare leggermente le gambe. Mi metto a sedere nella coppia di banchi della seconda fila senza troppe cerimonie. Occupo il banco più interno, mettendo sul ripiano il libro di storia inglese e ripassando le poche cose che ha spiegato fino ad ora.

SheolWhere stories live. Discover now