Capitolo 40

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Mi muovo in mezzo alle persone con un pizzico di difficoltà. Non ho bevuto molto, ma il liquore di Gwen mi ha confuso leggermente le idee, inoltre la musica altissima e le luci intermittenti non rendono più semplice il compito di riprendersi. Osservo la massa di corpi che cantano e ballano all'unisono con un piccolo sorriso sul volto: in un certo senso la confusione di questo posto mi piace. Negli angoli ci sono persone meno rumorose, che chiacchierano o si baciano. Sono sicura che a scuola ne parleranno tutti: è la prima volta che i ragazzi danno una festa a casa loro.

Ginger mi raggiunge porgendomi un altro drink: si accorge della mia smorfia titubante quindi si premura di piazzarmelo con mano strofinando il suo naso contro il mio. E' chiaramente ubriaca: "Ti stia prendendo una pausa?" mi chiede, urlando all'orecchio.

Annuisco: "Anche tu ne hai bisogno, da quello che vedo." ridacchiamo.

Ma sparisce da qualche parte, richiamata da un tipo alto e biondo. Scuoto la testa quando si volta verso di me e mi fa l'occhiolino, incitandomi, con un gesto della mano a trovare qualcuno con cui passare la serata.

Mi ritrovo a pensare ad Harry, è chiaro. Ho evitato di parlagli per tutta la sera: il fatto che Ginger mi abbia messa al corrente del loro litigio ha influenzato questa scelta. Ma la mia non è solo solidarietà femminile: ha passato tutto il pomeriggio con Lucilla. E anche tutta la serata da quel che ho potuto notare. E' davvero fastidioso che la cosa continui a toccarmi così a fondo. Non dovrebbe, sono stata io a chiedergli di trattarmi come Ginger e Gwen, le quali non si lamentano mai dei suoi rapporti promiscui con Lucilla.

"Ciao volto d'angelo!" esclama Sean sbucando dal nulla e avvolgendomi le spalle con un braccio. "Lo sai che è totalmente vietato stare fermi in un angolo a questa festa?" io spalanco gli occhi indicando Gwen ed Harry seduti sul divano a fumare assieme ad un consistente numero di altre persone. "A te- precisa- è vietato stare ferma in un angolo."

Ho ancora lo sguardo sulla zona 'divano' quando noto che Lucilla va a sedere in grembo ad Harry. Ecco perché vorrei poter porre resistenza quando Sean mi trascinava verso di loro.

Harry si accorge di noi, si accorge, sopratutto, delle nostre mani avvinghiate.

"Sai che c'è anche Roger, stasera? Devo aver visto anche il tuo fidanzato da qualche parte!" esclama anche lui leggermente ubriaco. Quindi sono venuti. Mi guardo attorno come se potessi trovarli subito, ma non accade. Prendo un lungo sorso dal mio drink non appena siamo vicini ad Harry e gli altri. Siamo praticamente arrivati quando Sean pianta i piedi, io non posso evitare di finirgli addosso e per poco non gli rovescio tutto il drink addosso.

"Ma che succede?" chiedo scoppiando a ridere.

"Dobbiamo ballare, ecco che succede!" urla sopra la musica sottraendomi il bicchiere di mano e dandolo a qualcuno che non riconosco.

"Quello era il mio drink!" protesto mentre mi trascina in mezzo a quella che è diventata la pista da ballo, colma di persone. "Sean!" cerco di fermarlo, ma è troppo determinato in quello che fa.

"Lo sai che ho origini argentine?" mi chiede poi facendomi volteggiare. Non smetto di ridere. non capisco cosa si aspetti da me.

"Io ballavo danza classica, e su questa canzone, sinceramente, non ci sta molto." mi strattona con forza verso di lui, i nostri petti a combaciare.

"Ho imparato a non sottovalutare le ballerine con le scarpette di stoffa." ride appoggiando una mano alla base della mia schiena.

"Sean, ci guardano tutti!" lo avviso assecondandolo nel ballo a due. La musica è decisamente trascinante, non mi dispiace affatto ballare con lui: mi viene difficile mettere in dubbio le sue doti di ballerino, sopratutto per la sicurezza con cui si muove guidando entrambi.

SheolTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon