Ofelia mi osserva con attenzione, scuote leggermente la testa: "Forse farebbe meglio a pensare ad un modo per redimere se stesso, piuttosto che a uno per litigare. Io so di aver cresciuto una nipote educata ed a modo, non te ne saresti mai andata in quel modo se non per una buona ragione." sorrido "Credi che ti cercherà qui?" 

"Mi piacerebbe molto." non esito "Ma non ci spero troppo perché di solito le cose che mi aspetto da lui non si avverano. Il suo orgoglio è ferito, ed Harry non ha mai messo nessuno davanti a sé stesso."passo una mano sul volto: un dolore lancinante dietro gli occhi mi avvisa che ho bisogno di una buona dormita. Se riesco ad addormentarmi la cosa dura poco, visto che non posso fare a meno di sognarlo e di avere incubi che lo riguardano. 

"Accompagnami a fare due passi." impartisce nonna Ofelia "Ti farà bene un giro. A Londra non troverai i tuoi amici, ma dell'ottimo tè!" mi trascinate in un abbraccio, tra le risate. "E dovresti anche metterti in tiro, mi piacerebbe rivedere qualche spiraglio di vitalità ed energia in te mia cara. Il mondo a diciotto anni sembra finire almeno due volte a settimana, ma se così fosse io non sarei qui, non credi?" annuisco, in effetti non potrebbe avere più ragione di così. 

"Mi sento una sciocca ora." ridacchio alzandomi dal letto. 

Ofelia ride di gusto: "Ti aspetto di sotto." mi avvisa lasciandomi sola. Mi guardo attorno, osservo il mio riflesso allo specchio e riempio i polmoni d'aria: i miei genitori saranno qui domani. Non devo permettere a me stessa di accoglierli in uno stato d'animo che non sia agguerrito e pronto a combattere. Non posso essere triste a causa di nessuno. E' bene iniziare ad affilare gli artigli già da ora. Se pretendo che tutto vada bene forse la finzione diverrà realtà, dopotutto. Spalanco l'armadio ed osservo le file di scarpe, vestiti, cappelli, borse, occhiali e cappotti, fermi ed intatti, come l'ultima volta in cui li ho riposti qui dentro. Sorrido: questa me sembra appartenere davvero ad un'altra era. Accarezzo le stoffe e non posso fare a meno di mordermi le labbra al pensiero di poter portare tutto questo con me nello Sheol, da Ginger e Gwen: passeremmo interi pomeriggi ad acconciarci, a fare passerelle e a litigare per un capo piuttosto che per un altro, ad agghindarci per qualche festa, ad ideare modi ingegnosi di coordinarci per andare a scuola. Mai avrei pensato di poter provare così tanta nostalgia per qualcosa che ho vissuto per così poco. Eppure i ragazzi, lo Sheol, nel giro di pochissimi mesi sono riusciti a farmi sentire a casa. Essere parte di qualcosa di così piccolo mi ha fatta sentire di avere uno scopo, di avere un posto, e lo comprendo solo ora. 

Osservo la fila di scarpe da balletto: rosa cipria, bianche, azzurrine, nere.. e la mia mente vola a quelle che è stato Hunter a porgermi. Al suo gesto colmo di affetto e a come ha cercato di trascinarmi fuori dal buio in cui mi trovavo. Merita di essere trattato meglio. Le sue intenzioni non sono mai state cattive, non nei miei confronti. Avrei potuto trattare meglio anche Roger, su questo non c'è dubbio. Ci sono molte cose che avrei potuto fare meglio ma pochissime che rifarei in modo diversamente.

Infilo i pantaloni neri a sigaretta, un maglione e un cappotto. Sciolgo i capelli ravvivandoli energicamente, rimetto gli occhiali, quindi le scarpe. Sono già sulle scale quando faccio ritorno alla stanza: sistemo il libro su Custodi e Protetti all'interno della mia valigia. Non posso permettermi di perderlo, e non posso permettere che qualcun altro ci metta le mani sopra. 
"Nonna! Sono pronta!" avviso scendendo velocemente le scale. 

"Chi non muore si rivede!" esclama una voce maschile. Porto una mano al petto sgranando gli occhi quando noto Benjamin: "E' bello rivederti." sorride. Sorrido colma di sorpresa: non mi sarei mai aspettata di vederlo qui. Deve essere arrivato da poco perché nonna Ofelia non me l'ha menzionato. Lo abbraccio. 

"Che ci fai da queste parti?" domando scrutandolo con attenzione. Benjamin è da sempre un amico di famiglia, anche se qualcuno deve avermi accennato una lontana parentela. La situazione potrebbe diventare imbarazzante, ecco perché spero con tutta me stessa che Ofelia sopraggiunga in fretta. 

SheolWhere stories live. Discover now