"E' giusto così!" urla ancora. I nostri nasi quasi si toccano, entrambi guardando i nostri piedi muoversi, increduli di quanto bene funzioni questa coppia di ballerini. "Ottimo testa di fuoco!" esclama lui in preda all'euforia.

Qualcuno lo incita con un "Vai Hernandez!" e tutti e due scoppiamo a ridere. Ci spostiamo insieme: muovo i fianchi avvicinandomi a lui per poi allontanarmi e ripetere il gioco. Mi manca il fiato quando mi allontana senza lasciare la mai mano e facendomi volteggiare su me stessa come se non fossi un corpo con un peso. Balliamo da lontano, lanciandoci sguardi complici e attirando la curiosità di altre persone. Mi porge la mano e di nuovo mi ritrovo contro il suo petto, le sue gambe e le sue intrecciate le une alle altre. Il ritmo della musica aumenta ci muoviamo l'uno contro l'altro con una precisione dettata dall'alcol. I mi capelli lo colpiscono come fruste quando mi volto per appoggiare la schiena contro il suo petto. Una serie di applausi e di fischi animano l'atmosfera già parecchio surriscaldata facendo divertire enormemente entrambi.

"Woh!Woh!" esclamano Gwen e Ginger, entrambe in piedi, i drink alti verso il soffitto e l'espressione avvinta. Io scuoto la testa guardandole. Ritorno ad avvolgere le braccia attorno alle spalle di Sean, i capelli ricadono sulla schiena scoperta.

"Lo sapevo che eri una bravissima ballerina!" esclama lui, una mano che si adagia alla base della mia schiena, l'altra afferra una delle mie mani facendomi volteggiare nuovamente. Il ballo affiatato si conclude con Sean che bacia con delicatezza la mia mano ed un mucchio disordinato di applausi e fischi di ovazione.

"Nemmeno tu scherzi." rispondo accettando nuovamente il mio bicchiere. Mi faccio sempre più lontana dalla pista da ballo, nel tentativo di sparire dal centro dell'attenzione.

"Questo è quello che chiamo muoversi!" esclama Jayden baciandomi la mano a sua volta, prima di sparire da qualche parte assieme a Ginger.

Quando volgo di nuovo gli occhi ai divani noto che lo sguardo di Harry è terribilmente piantato su di me. Non so bene cosa leggervi: quello potrebbe essere un rimprovero o semplice disprezzo. Non mi sembra contento, questo è chiaro. La cosa però non mi importa: che guardi Lucilla se non gli piace quello che trova da queste parti. Scuoto i capelli dietro le spalle scacciando l'importanza di quel pensiero. Noto qualcuno che si sbraccia per attirare la mia attenzione, dall'altra parte della stanza. Sono più che felice di fare a gomitate per raggiungere Roger. Ciò di cui non sono molto contenta è di non aver notare che è assieme ad Hunter.

"Ehi, ragazzi!" esclamo abbracciando entrambi. Sono contenta che siano riusciti a trovare un angolo della casa non troppo rumoroso, così da poter parlare. Lancio un'occhiata al corridoio che porta alle camere ed al bagno: non è affollato come mi aspettavo. Forse Harry ha davvero messo un ordine restrittivo a questa zona.

"Mi vuoi spiegare che cosa diavolo era quello?" esclama Roger con un finto cipiglio di rabbia sul viso. "Non ballare mai più in quel modo col mio futuro marito: non sono sicuro di riuscire a perdonarti la prossima volta!" ridiamo.

"Siete qui da molto?" domando guardando Hunter. Non mi sembra entusiasta di trovarsi qui.

"Da quasi un'ora. C'è della bella musica, una bella atmosfera." risponde, chiaramente a disagio. "Ho sentito dire che ora vivi qui."

"Non qui." specifico. "Questo è l'appartamento dei ragazzi. Vivo in quello accanto, per il momento. Ginger e Gwen sono state tanto gentili da ospitarmi visto che la mia unica opzione era tornare al Mezzaluna." spiego continuando a bere.

"E racconta un po': com'è vivere con loro?" rido, ignorando la domanda di Roger. "E' così difficile parlarti, ultimamente. Nemmeno a scuola sei più un attimo da sola. Non credevamo di riuscire a parlarti questa sera. Il gruppo popolare si occupa di non lasciarti mai da sola.. Ma come diavolo hai fatto a scalare la piramide?" Roger è chiaramente ironico, ma non appena nota la mia espressione corrucciata abbandona l'argomento.

SheolWhere stories live. Discover now