"Secondo voi- chiede- riesco a lanciare quest'uovo contro Sean senza romperlo?"

"Cosa?" esclama il ragazzo tirato in causa.

"No, ovviamente!" rido.

"Sei proprio un'idiota Sullivan." risponde Harry spegnendo la sigaretta. Ed è in quel momento preciso che Jayden lancia l'uovo contro Sean, il quale si ritrova con la sostanza viscida su tutto il petto.

"Oh mio dio!" esclamo portando le mani a coprirmi la bocca. "Avevi ragione testa di fuoco." annuisce Jayden guardandomi e io non posso credere al fatto che abbia appena lanciato un'uovo addosso a Sean senza motivo. A quanto pare nessuno di noi lo capisce, perché tutti scoppiamo in una fragorosa risata. Sean lo afferra con prepotenza, spintonandolo e minacciandolo con fare scherzoso.

"Me la pagherai carissima! Si da il caso che questa fosse la mia maglietta preferita brutto stronzo!"

"Sky!- esclama l'attaccato correndo nella mia direzione- Sky! Aiutami! Digli di non uccidermi!" avvolgo le mie braccia attorno a lui con fare protettivo, poi rivolgo a Sean uno sguardo da mamma scontenta: "Sean- lo richiamo- smettila di dare fastidio a Jay."

"L'hai sentita?" gli chiede Sullivan con vocina da bambino fastidioso.

"Brutti figli di puttana.." Sean lascia l'appartamento ridacchiando tra sé e sé.

"Tu non hai detto la tua sulla festa." continua poi Jayden.

"Non c'è molto che io possa dire." rido.

"Sei emozionata? Dimmi che non vedi l'ora di far fuori quante più bottiglie di Tanqueray quante possibili!"

"Non posso, sarebbe una bugia." cala il silenzio. "Preferisco la tequila." Jayden sfrega le mani con lo sguardo compiaciuto di chi la sa lunga. "Scherzi a parte, non credo che prenderò parte alla pacchia."

"Come? Perché non dovresti?" domanda facendosi subito serio. Mi stringo nelle spalle storcendo leggermente il naso, nemmeno troppo convinta. Come faccio a dirgli che la cosa più vicina ad una festa a cui sono stata è quella volta al pub con Millicent, Roger ed Hunter? Non sono l'animale socievole che lui si aspetta, ma forse lo sa, perché la sua espressione sorpresa si addolcisce in un sorriso: "Verrai." annuisce abbracciandomi "Ho bisogno di una spalla per quanto riguarda la tequila." e si allontana uscendo dall'appartamento.

Passano alcuni secondi di silenzio prima che Harry parli: "Si stanno affezionando a te."
Non posso nascondere un sorriso. E' indubbio che la cosa mi faccia piacere.

"La cosa è reciproca." rispondo continuando a dondolare i piedi. Essere parte del loro gruppo è straordinario. Non per quanto riguarda lo 'status' a scuola, che pare essere l'unica cosa che vedono Hunter, Roger e Millicent. Stare con loro mi fa sentire vera, perché non posso nascondere nulla di tutto ciò che sono, loro mi conoscono. Ed è proprio per questo che mi sento così avvolta e al sicuro: perché mi trattano come se fossi con loro da sempre.

"Voglio che tu sappia che qualche giorno fa sono stato fermato dalla Judith." corrugo la fronte "Ha reso chiaro che sono stato graziato perché odia il fatto di potermi vedere di nuovo nella sua classe."

"Puoi biasimarla?" gli domando. Scendo dal bancone e finisco di pulire gli ultimi piatti.

"Mi ha anche fatto il tuo nome." mi fermo per un attimo anche se decido di non interromperlo: credendo che la Judith gli abbia riferito di aver voluto un'opinione sul fatto di chiedergli l'esposizione o meno. "Mi ha detto che ha trovato una ricerca all'interno del tuo fascicolo sulla letteratura del Seicento. E la cosa davvero curiosa per lei era che tu avevi esposto la tua ricerca due giorni prima e, soprattutto, che risultava l'avessi fatta io, perché c'era il mio nome alla fine." serro immediatamente gli occhi. Un giorno fa ho consegnato alla Judith il mio compito sulla letteratura del Seicento, senza essermi stupidamente accorta, a quanto pare, che fra quei fogli fosse finita la ricerca che avevo fatto per conto di Harry.

SheolUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum