"E dopo? Se non sbaglio la tua amichetta gotica ti ha messo alla soglia." di nuovo la lingua contro il palato, non l'ho mai visto così soddisfatto.

"Starò ovunque, sotto un ponte se necessario, pur di starti alla larga." quando rientro e prendo velocemente le mie cose dall'armadietto, non faccio in tempo a votarmi che eccolo lì ad aspettarmi sulla soglia. "Oh, per amore del Cielo.." sbuffo irritata quando lo ritrovo lì.

"Hai freddo?" chiede mentre lascio definitivamente il perimetro scolastico con lui alle calcagna.

"No."

"Bene." ridacchia avvicinandosi di più facendo scendere la temperatura drasticamente.

"Sei sicuro di aver scelto la persona giusta con cui fare i tuoi giochetti sadici?" domando lanciandogli un'occhiata veloce.

"Basta che tu ammetta di avere freddo testa di fuoco." ridacchia.

"Quando è che smetterai di fare il bambino?"

"Quando tu smetterai di fare l'adulta rompiscatole. Rilassati piccola, il mondo non cascherà per via di una sospensione. Anche se ammetto che sarà una tragedia per tutti non vedermi per un'intera settimana." lo guardo per un attimo, arrossisco, abbasso il viso. 

"Cerchi solo di convincere te stesso. E non chiamarmi mai più cosi." cerco di tenere il volto basso perché non veda quanto mi ha messo in imbarazzo. 

"E perché mai? Tutti ti danno nomignoli." ridacchia guardandosi attorno come se da un momento all'altro qualcuno potesse balzare fuori e dargli ragione. 

"Tutti tranne te hanno il permesso di farlo." sottolineo mentre affretto il passo; lui fa lo stesso, intenzionato a non mollare.

"Devo chiederti una cosa." il tono adesso serio, sembra che non ci sia appena stata una sospensione per tutti e due, sembra che non passiamo la maggior parte del tempo a litigare.

"In che modo posso esserti utile?" chiedo sarcastica.

"Devi venire con me in un posto." alzo un sopracciglio.

"E che cosa ti fa, anche vagamente, pensare al fatto che io sarò disposta a seguirti?" lo guardo, stavolta quella che lo sfotte sono io.

"Il fatto che sarà Arthur stesso a chiedertelo, non appena lo vedrai. Quindi, mi pare bene mettere le cose in chiaro prima. Visto che siamo entrambi persone adulte e che potremmo benissimo smettere di averlo come intermediario se solo tu non mi odiassi." spalanco gli occhi e la bocca guardandolo. Vorrei dirgli che quello che odia la sottoscritta è lui, ma lascio perdere e riprendo a camminare. 

"Credo che tu non abbia capito bene quanto ti odio- ridacchio- perché potresti metterti in ginocchio davanti a me a mensa, davanti a tutta la maledetta Douglas Hight School e chiedermelo e io non ti seguirei da nessuna parte. E Arthur potrebbe fare lo stesso." faccio un gesto teatrale con le braccia e gli rivolgo una smorfia. "Senza contare che non ho intenzione di dare la mia attenzione a nulla che non sia la ricerca che ci ha chiesto il preside." 

"Potrai farla mentre siamo via. Nel momento in cui hai accettato di stare dalla nostra parte hai accettato di collaborare con noi. Seguirmi è collaborare. Intendi?" adesso comincia ad irritarsi. "Devo portartici io, ma credimi non ne vado affatto fiero." calcia un sassolino.

"Che cosa dovremmo fare?" chiedo solo per distogliere la sua attenzione dalle mie guance accaldate.

Riprende a camminare: "Ad Arthur serve una cosa molto importate, una cosa che ti riguarda. Ti aiuterà a controllare la tua capacità quando sei troppo stressata o quando io ti faccio arrabbiare." sogghigna fiero di se stesso.

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