49. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎' 𝑐𝑒𝑙𝑎𝑡𝑒?

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*Nota autrice*: Questo capitolo è decisamente breve e di passaggio, MA c'è una mini rivelazione che servirà nei prossimi capitoli...

P.s. Nei prossimi capitoli comincerà la VERA AZIONE, e non posso negare di essere "emozionata" di cambiare un po' il tono e convertirmi di nuovo allo stile avventuroso della saga originale!

La porta della camera si spalancò mentre scendeva la sera. Kristen impattò contro il letto a baldacchino, ritrovandosi nuovamente sotto quel soffitto bianco e dorato che aveva sempre detestato, non tanto per il suo aspetto, quanto per i ricordi che le faceva riaffiorare.

Afferrò Jack per la camicia, attirandolo a sé e baciandolo. Quella sensazione di giusto misto a sbagliato le era mancata per settimane e non riusciva a capire come un paio di giorni prima gli stesse urlando di lasciarla in pace mentre ora era sotto di lui. "La Perla è mia". "Ancora con questa storia". "Non la smetterò, la Perla è mia, comprendi?". "Si si". Con una spinta del fianco, Kristen prese il controllo mettendosi sopra.

"La Perla...". "Se lo ripeti un'altra volta te lo strappo via a morsi". Kristen lo baciò, ancora non sicura di quello che stava facendo e di come si sarebbe sentita dopo. Tuttavia, si sfilò i vestiti mentre Jack armeggiava con gli stivali e la camincia consunta. 

Lui si arrampicò sul corpo della giovane donna, succhiando avidamente il suo collo, per poi rifugiarsi con la testa sotto le coperte e compiere strani giochi con la lingua. Kristen percepiva quella sensazione, ma era come se la sua mente provasse tutt'altro, mentre i suoi occhi fissavano il soffitto bianco e dorato, pensierosi e sospettosi.

"Capito, non ti va..." - Jack riemerse, cercando i vestiti. "Eh-? No, io ero attenta". "Non esattamente lo stato d'animo giusto gioia, comprendi?". Kristen sospirò. "Ascolta, non è un bel periodo, sono sotto pressione. Mi... Impegno". "Sicura?". "Si...". A "prova" di quella sicurezza che non sentiva di certo, lei lo baciò, tirandolo su di sé, troppo stanca per governare anche quella situazione. 

Jack, completamente rosso in viso, entrò dentro di lei. Confusa, Kristen non poté negare di non aver mai dimenticato quella sensazione. Sarà che non era mai stata con nessuno che non fosse Jack, ma anche in quel momento di confusione, la sua testa e il suo corpo gridavano il suo nome, specie quando l'intensità delle spinte aumentò, finché non ci fu quella definitiva, che chiuse il rapporto, causando versi soffocati.

Jack si stese di fianco alla giovane donna, senza guardarla ma osservando, come faceva lei, il soffitto. Di solito avevano una buona intesa in un contesto sessuale, o meglio, andavano d'accordo solo e soltanto in quel contesto, ma ora non parlavano, non si guardavano e, dentro di loro, non capivano perché stesse andando così. 

"Jack, devo dirti una cosa impor-...". "Oh dimenticavo, c'è quella tra i piedi". Jack si alzò, riprendendo i suoi vestiti. "Cosa?". "Lo vedrai. Cosa devi dirmi?". Persa l'occasione, perso il coraggio. "No, niente". Il capitano finì di rivestirsi. "Va bene, gioia, ci vediamo dopo". Uscì. "Per ora non devo dire nulla, ma dovrò per forza...".

Kristen frugò un po' dovunque alla ricerca di abiti più discreti e meno scomodi. Prese una camicia di suo fratello abbastanza stretta di quand'era più giovane, ripescò dal di sotto di una trave di legno ballerina in camera sua una scatola con la gonna trovata sulla Perla. Indossò gli stivali che solitamente usava per cavalcare, mise un corsetto non troppo stretto giusto per non lasciare tutto in bella vista, tentò di sistemarsi i capelli. Prese in mano il cappello che aveva rubato sulla via del ritorno: era marrone scuro, decisamente grande e aveva delle piume e delle foglie sul lato sinistro, fissate da una pietra scura. Il trucco le si era ormai sciolto, lasciando nella rima interna dei suoi occhi un effetto nero bagnato che non le dispiaceva.

Camminò lungo il corridoio incredibilmente silenzioso, osservando molti oggetti distrutti, altri scomparsi, altri ancora stranamente intatti e al loro posto.  Vide poi Jack salire le scale in fretta e dirigersi verso di lei. "E così è qui che vivi". "Se non te ne fossi accorto, sì". "Interessante scelta di tesori da requisire, meno interessante ambiente, una nave sarebbe più bella". "Questo enorme palazzo ha dei lati positivi quando si vuole stare da soli e nascosti". Jack fece un sorrisetto. "Parli come se lo stessi pensando ora, pappagallino". "Potresti non avere tutti i torti, ma in realtà ho delle cose da fare. Cosa dovevi dirmi prima, Jack?". "Oh sì, giusto, seguimi".

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⏰ Last updated: Jul 29, 2023 ⏰

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𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Where stories live. Discover now