28. 𝐶𝑜𝑠𝑖' 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑜𝑓𝑓𝑟𝑖𝑟𝑒

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Il giorno dopo Kristen si destò ancora stanca. Jack se n'era andato, per fortuna. Era ancora rancorosa nei suoi confronti; le faceva ribollire il sangue il fatto che probabilmente era in giro per l'isola con altre donnacce. 

Uscì dalla stanza e si diresse sul ponte. Non fu stupita nel vedere che non c'era più nessuno a bordo della nave. Quindi, cosciente di essere da sola, si voltò per tornare in sottocoperta, ma si sentì chiamare. "Kristen!". Lei si avvicinò all'uomo che aveva parlato. "Gibbs?". "Che cosa ci fai qui?". "Niente". "Nel senso che mi stupisce il fatto che tu sia ancora qui mentre il resto della ciurma è sull'isola per trovare un nuovo equipaggio".

"No beh io resto qui". "Su andiamo vieni". "No". "Kristen...". Oh e va bene!" - disse infine la ragazza, un po' irritata per l'insistenza del pirata.

Scendendo sul ponte di attracco e seguendo Gibbs, Kristen notò Christopher sulla nave di Barbanera, poco distante da quella capitaneggiata da Jack Sparrow, dalla quale lei era appena venuta giù. Il giovane le lanciò uno sguardo e lei distolse gli occhi, fingendo di non averlo notato.

Entrarono ben presto in una taverna molto affollata. In ogni angolo vi erano uomini che bevevano, dispute che terminavano arrivando addirittura alle mani, meretrici intente a compiere il loro lavoro, servitori che portavano le bevende ai tavoli, pirati che intonavano le loro canzoni, mercanti che sostavano divertendosi, bottiglie di rum svuotate in pochi secondi e colpi di spada sguainati di tanto in tanto dai più ubriachi.

Jack era impiedi vicino ad una colonna e aveva in mano la sua strana bussola. Subito la ripose nella cintura, voltandosi verso la sua esigua ciurma, con i suoi soliti movimenti danzanti e folli. "Gibbs" - disse quando vide l'uomo, che gli si era avvicinato insieme a Kristen. Quest'ultima lanciò uno sguardo infuocato al capitano, che se ne accorse, fingendo di non prenderlo in considerazione.

"Jack non troveremo mai una ciurma se non ci mettiamo all'opera". Dettò questo si sedette ad un tavolo, tirò fuori dal panciotto marrone chiaro dei fogli di carta e un pennino con inchiostro e cominciò a chiedere a chi passava di lì se volesse unirsi alla ciurma di Capitan Jack Sparrow.

In un'ora avevano reclutato quattro, solo e soltanto quattro, pirati. Erano degli ubriaconi senza cervello e questo si vedeva da lontano. Intanto Kristen e Jack continuavano ad ignorarsi a vicenda, fin quando l'uomo non le si avvicinò.

La ragazza era seduta su una sedia e aveva la testa appoggiata al muro; il capitano le si mise affianco. "Allora, pappagallino, come va con il tuo amante?". "Jack, non è servito a nulla quello che ti ho detto ieri? Oh, ma cosa lo domando a fare. E invece, tutto apposto con le puttane di Tortuga?". Lui non rispose, ma schiacciò il suo volto su quello della ragazza, scontrando i loro nasi e sorridendo, mettendo i mostra i suoi denti d'argento. "Adesso smettila Kristen, lo sai che non ho fatto niente". "Ah no? Capitano siete uno sciocco. Avrei così tanto da offrirvi ma voi non riuscite a vederlo...". "Oh si che lo vedo" - cominciò Jack staccandosi da Kristen. Proseguì: "Sai tesoro, in quanto capitano io potrei maritarti anche in questo momento o meglio, sulla mia Perla. Ma non lo farò; e detto questo, ti saluto".

Detto questo si girò come se stesse facendo una piroetta e ritornò dal Signor Gibbs, lasciando la giovane donna allibita e sconsolata. 

Altre ore passarono e solo un altro uomo si fece avanti. Era un vecchio dai capelli scuri e il corpo gracile che a Kristen sembrava tremendamente familiare. In ogni caso, non vi diede molto conto.

"Jack, sarà meglio andare, è chiaro che non troveremo altri pirati qui" - intervenne improvvisamente Gibbs. Nel frattempo, una lite era scoppiata tra alcuni ubriaconi dal lato opposto della locanda, proprio vicino all'uscita.

Il capitano si incamminò verso la grande porta di legno, e con lui Gibbs, Kristen, le cinque nuove reclute e altri membri della ciurma che erano rimasti lì alla taverna. Per sbaglio Jack urtò uno degli uomini che stavano facendo a botte. Questi si girò, fissandolo innervosito. Era piuttosto basso ma robusto e in mano aveva una bottiglia di rum rigorosamente vuota.

"Ehi tu, guarda dove cammini!". "Si idiota pussa via!". Jack indietreggiò poiché tre uomini gli stavano venendo incontro minacciosi. Ma due nuovi pirati sotto il suo comando si gettarono addosso a quegli individui, cominciando a picchiarli. Una vera e propria insurrezione era scoppiata nella vasta sala oscura, perché adesso tutti avevano preso ad alzare le mani contro gli altri. 

Jack stava cercando di sgattoiolare via; era disarmato. Un pirata molto robusto e muscoloso gli si piazzò avanti per sfidarlo, ma accorgendosi che non aveva con sé la spada, cominciò a prendersi gioco di lui. "Ehi principessa, sei venuta a ballare, hai anche il vestitino da sotto?". Sfoderò una sciabola e il capitano della Perla Nera indietreggiò, alzando le braccia all'altezza del petto.

"Hmm Hmm" - una voce femminile emise il suono. Kristen puntava una spada contro la schiena del nemico. "Oh su andiamo, un'altra ballerina, ti ucciderò, non ti conviene". "Ah si, gorilla, bene, stiamo a vedere".

Allungò la spada fino alla gola dell'avversario; in pochi secondi stavano duellando. Kristen sferrava colpi alla rinfusa. Altro che colpisci, disarma e affonda; il suo metodo non era quello, aveva sempre mentito a sé stessa. Sarebbe stato possibile in una gara amichevole, ma questa non lo era.

Lei preferiva colpire, colpire, colpire con sempre più aggressività, fino ad affondare la lama nel cuore e ottenere una nuova arma. Finì a terra, stesa dal grosso pirata, impossibilitata a muoversi. Mentre l'idiota faceva lo spaccone, lei si rialzò dandosi una forta spinta e girandogli il braccio e facendogli lanciare un urlo di dolore.

Adesso l'uomo era in svantaggio, caduto sul pavimento di legno e dolorante. "Se proverai di nuovo ad attacare il mio capitano ti farò saltare tutti quegli schifosi denti marci con un pugno" - disse infine Kristen, voltandosi e andandosene.

Jack la seguì e uscendo cominciò: "Ben fatto Kristen! Hai imparato dal migliore!". "Che sarebbe?" - chiese la ragazza guardandolo di sottecchi e con fare sbigottito. "Che sarei io". "Potresti smetterla di vantarti dell'invincibilità del grande Capitan Jack Sparrow per un solo secondo? Sei soltanto uno spaccone, vigliacco, codardo e idiota".

"Cosa...". "Hai capito bene, mio caro". Kristen accelerò il passo, ma Jack le rimase alle calcagna mentre si dirigevano sulla nave. "Va bene, adesso devi dirmi che succede" - disse il capitano mettendosi di fronte alla giovane e alzando le dita tatuate. "Niente. Cosa dovrebbe succedere?". "Perché ti comporti così?". "Lo sai benissimo che tutto questo è colpa tua, quindi non peggiorare la situazione".

La ragazza si allontanò, ormai in prossimità del molo, mentre il capitano notò qualcuno...

𝐇𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐭𝐞𝐬!

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐦𝐚 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐚, 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐝 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐛𝐥𝐨𝐜𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞.

𝐏𝐞𝐫ò 𝐫𝐢𝐞𝐜𝐜𝐨𝐦𝐢! 𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 è 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐜𝐡é... 𝐍𝐨𝐧 𝐛𝐢𝐚𝐬𝐢𝐦𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐞 𝐥'𝐡𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐡𝐚𝐡𝐚𝐡𝐚𝐡𝐚𝐡𝐚𝐡𝐚!

𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝟐𝟔𝟎𝟎 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞!!!

𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐨𝐯𝐞 (𝐚𝐧𝐝 𝐫𝐮𝐦),

𝐌𝐫𝐬. 𝐃 ✨


𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Where stories live. Discover now