𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘

48. 𝐼𝑙 𝑝𝑖𝑢' 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑟𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜

Kristen camminò tra i corpi morti e quelli legati da robuste funi, toccandosi i capelli che aveva sciolto. "Jack sai che non è prudente restare qui, i rinforzi non tarderanno ad arrivare". Il capitano bevve l'ultimo sorso, ormai ubriaco, e rispose alzando gli indici: "Non c'è problema, comprendi?". "Sei incorregibile; e il problema c'è, cosa possono fare una ventina di persone contro centinaia di soldati?". "Semplice, noi beviamo e festeggiamo, quando vediamo i soldati fuggiamo". "Vorrei che fosse così semplice".

La ragazza rifletté, poi parlò nuovamente: "Sei certo che non ci sia traccia di mio padre?". "Più che certo". Kristen salì al piano di sopra dopo aver preso una chiave dalla tasca di Jack evitando le sue mani e i suoi sguardi invasivi e servendosi dell'oggetto, aprì una porta e la richiuse dietro di sé.

"Kristen cosa significa tutto questo?!" - disse infuriato Alexander, ormai rinchiuso da ore in quel piccolo spazio con i suoi fratelli, una sconvolta signora Wright e la nuovissima Lady Leefmoore, anch'ella impaurita. "Vi prometto che vi farò uscire". "Ci hai fatti rinchiudere!". "Prima cosa, calmati! Seconda, non urlarmi contro! E terza, non sono stata io ad attaccare. Avresti forse preferito essere uccisi o usati come schiavi?! Fossi in te non mi lamenterei, fratello".

"Non ti riconosco più. Come conosci questi pirati così bene da esserti guadagnata la loro fiducia?". "Beh... è una lunga storia, ma non conta, io vi ho comunque salvato la vita e dovreste ringraziarmi!". "Beh allora grazie di averci salvati rinchiudendoci! Dov'è nostro padre?". "Non ne ho idea"."Non hai chiesto ai tuoi amichetti?". "Non sanno dove sia". "E al capitano?". "Neanche lui l'ha visto". "E ti fidi di loro?! Povera illusa!". "Smettila di parlarmi così! Non mi fido di nessuno ma nonostante ciò riesco a capire quando. Grazie a delle... circostante favorevoli... Ho guadagnato un certo prestigio tra loro e sanno che non esiterei a ucciderli o a farli uccidere se dovessero mentirmi". "Complimenti capitano dei pirati o qualsiasi cosa siano, ora tiraci fuori!". "Farò del mio meglio" - la ragazza si avvicinò alla sua sorellina, ignorando gli uomini, la Governante e lanciando uno sguardo di conforto alla sua nuova matrigna coetanea - "Bathy, andrà tutto bene promesso".

Detto questo, Kristen uscì, richiudendo la porta a chiave. Alexander non aveva tutti i torti, ma lei non aveva il potere nelle sue mani, almeno non ancora...
Le venne in mente un'idea che forse l'avrebbe condotta in un disastro senza precedenti. "O la và o la spacca...". Più agile in quella gona più corta e in quel corsetto meno stretto e soprattutto meno vistoso, raccolse quanti più soldi possibili e montò in groppa ad un cavallo bianco che, se non ricordava male, doveva chiamarsi Pegaso e galoppò verso la sua meta.

Nel frattempo, una giovane donna scese da una carrozza molto semplice e discreta di fronte al palazzo del Governatore. Shasting si trovava su un'isola non molto lontana dall'Inghilterra, di cui faceva parte, ma trovandosi più a sud e, dunque, vicina alla Spagna, presentava un clima leggermente più caldo rispetto al resto della Gran Bretagna. Il suo Governatore controllava anche dei territori nei Caraibi, dove spesso si recava, dovendo affrontare traversate oceaniche non da poco. Era decisamente un posto semplice e maestoso per la sua vegetazione, che cresceva rigogliosa in pianura e in montagna, per le sue spiagge bianche e per i vertiginosi promontori a picco sul mare. Tuttavia, quella reggia, costruita tra uno e due secoli prima, si distingueva dalla semplicità di quel luogo per la sua grandiosità e il suo sfarzo. 

La giovane donna osservò la facciata e i giardini rimanendo a bocca aperta, poi si avvicinò alla porta ignara del finimondo che si era appena consumato tra quelle pareti marmoree e dorate, adornate da statue, archi e chi più ne ha più ne metta, in pieno stile barocco. 

In quella giornata estiva il sole splendeva come non mai, illuminando l'acqua delle fontane e riflettondosi contro i vetri delle finestre. La ragazza fu sorpresa di trovare la porta aperta, non controllata da guardie né affiancata da un maggiordomo: davvero curioso e inusuale. Entrò, ascoltando il leggero trambusto proveniente dalla sala da ballo. La sua espressione fu a dir poco sconvolta quando invece di vedere persone che conversavano amabilmente o domestici intenti a sistemare si ritrovò davanti una banda di furfanti che curiosava, beveva e si appropriava di qualunque cosa.