12. 𝑇𝑖 ℎ𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑡𝑡𝑜

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Kristen si svegliò, mentre il sole picchiava sull'oceano e una brezza leggera faceva oscillare le vele della Perla Nera. Si stiracchiò. Jack non c'era.

Probabilmente doveva essersene andato poco tempo prima, perché il suo lato del letto era ancora caldo. Kristen sentiva dolore al bacino, ma non era poi così forte. Jack l'aveva praticamente distrutta.

Si girò e abbracciò un cuscino. Ripensò a tutto ciò che aveva fatto, però adesso aveva un fortissimo mal di testa per due ragioni: aveva dormito pochissimo, ovviamente, e aveva bevuto, molto.

All'improvviso un forte senso di colpa si impadronì di lei. Si ricordò del fatto che era battezzata alla Chiesa Cristiana, figlia di Dio, e aveva appeno disatteso uno dei dieci comandamenti. Si ricordò degli insegnamenti di sua madre e della sua tata. Si ricordò dei suoi principi e valori, della sua libertà e verginità.

Perché lo aveva fatto? Aveva ceduto ai suoi istinti naturali come fanno gli animali. Non riusciva a crederci. Mentre fissava i due piccoli oblò e il mare oltre i vetri, avrebbe voluto strangolarsi.

Era stata un'insulsa, sciocca, stupida ragazzina, e anche una sgualdrina. Però non poteva dimenticare la bellezza del tocco di Jack, le sue labbra sul suo corpo, le sue gambe intorno alle sue, il modo in cui spingeva e la faceva gemere.

Un sorrisetto sciocco si disegnò sul suo volto, ma si diede un pizzicotto e smise di sognare ad occhi aperti. Doveva dimenticarsi di Jack, doveva dimenticarsi di quella notte e doveva dimenticarsi di aver infranto le regole.

Dopo alcuni minuti si alzò, a pezzi. Stava per indossare un abbinamento piratesco simile a quello che aveva utilizzato il giorno precedente, quando udì dei forti rumori, provenienti dal ponte della nave e un vociare crescente.

Prese la giacca che indossava Jack la sera prima e che aveva lasciato lì in camera. La poggiò sulle spalle e corse di sopra, facendo svolazzare la sua camicia da notte bianca. 

La sua piccola collana dorata, regalo di sua madre che in genere teneva nascosta sotto i vestiti, sbatteva avanti e indietro sul suo petto. Risalì le scale di legno della botola di Prora e si trovò sotto il cielo luminoso del mattino.

I suoi capelli ricci e folti erano mossi da un leggero venticello. Vide Elizabeth e Will, che come lei non sapevano cosa stesse accadendo. Erano attraccati vicino ad un isoletta deserta, a quanto pareva.

Jack era in piedi, senza giacca, e di fronte a lui vi era un volto familiare, che gli puntava una rivoltella contro. 

"Padre!" - urlò Kristen, correndo verso i due uomini e mettendosi tra di loro. "Figliola, che cosa ti hanno fatto questi luridi esseri?!".

"Nulla padre! Abbassate l'arma!" - la giovane si mise davanti a Jack con le braccia spalancate e lui, non ci pensò due volte a restare lì, immobile, invece di dire o fare qualcosa. Era disarmato.

"Se sparate lui dovrete sparare anche me!". "Figlia mia, stai dicendo tali assurdità! Lui è Jack Sparrow! Ricercato da anni! Lurido, viscido, insulso e sporco pirata! Se non morirai per mano mia sarà l'impiccagione o la ghigliottina a pensarci!". 

Il Governatore girò, puntando sempre l'arma contro Jack, e con lui Kristen. "Padre, vi ripeto che se volete sparare lui, dovrete sparare anche me!". Né Will né Elizabeth poterono intervenire, in quanto tre uomini della marina britannica erano saliti a bordo e puntavano le loro spade contro i due coniugi, anch'essi disarmati. 

"Togliti di torno, ragazzina!" - suo padre la tirò via con tutta la sua furia. Uno dei tre soldati la afferrò per le braccia, mentre lei si dimenava. "Lasciatemi!". "No figliola" - rispose egli, mentre si muoveva in avanti, imbracciando l'arma e facendo indietreggiare Jack.

"Questo schifoso la pagherà. Stanotte ha anche violentato la moglie di uno dei miei soldati che era con noi! Non posso consentire tutto ciò!". "No, padre, vi prego, non ha violentato nessuno stanotte!". 

"Sciocca figlia mia, questi pirati ti hanno drogata o cosa per farti parlare così?!" - il Governatore non staccava i suoi occhi azzurri da Jack. Ad un tratto, Kristen urlò: "NON HA VIOLENTATO NESSUNO STANOTTE PERCHE' ERA CON ME! E' STATO CON ME TUTTO IL TEMPO!". Will ed Elizabeth sgranarono gli occhi.

Suo padre tirò Jack per il colletto, puntandogli l'arma alla gola e guardando Kristen. Il capitano della Perla Nera era molto più alto di lui e decisamente più snello. "Cosa...stai dicendo figliola? Ti ha fatto qualcosa...?". "No padre, non mi ha fatto niente. Ero consenziente; l'abbiamo deciso e fatto insieme".

I suoi occhi verde smeraldo erano colmi di lacrime. I sensi di colpa la colmavano, ma si fece coraggio. Suo padre proseguì: "Figliola, mi cogli impreparato. Che cosa?! Non siete sposati, è un lurido e spudorato pirata! COS'HAI FATTO?!". Rigirò la sua testa verso Jack, e si rivolse prima a sua figlia e poi all'uomo: "Poi faremo i conti bambina! E tu schifoso, non solo sei accusato di pirateria, furto, incendio, saccheggio, ma hai osato toccare mia figlia con le tue manacce, la pagherai con la vita!".

Kristen diede un fortissimo calcio da dietro dove non batte il sole al soldato che la reggeva, si girò e afferrò una spada che era appesa all'albero della nave. Si avvicinò a suo padre.

"Se osate sparargli vi uccido". "Non lo faresti mai figlia e poi c'è la mia scorta qui". Gli altri due uomini si avvicinarono, costringendo Elisabeth e Will a seguirli. 

"Bene, allora se lo uccidete" - cominciò, avvicinandosi al bordo della nave - "io mi taglio la gola e come conseguenza cado in mare, affogando!". 

"Kristen, smettila!" - disse suo padre. Non sapeva cosa la stesse spingendo a compiere gesti così estremi per un pirata, per Jack, ma qualcosa le impediva di essere indifferente nei confronti del destino del suo amante.

"Tesoro, ti prego, non farlo, lascia stare" - disse Jack, con la scintilla folle nei suoi occhi, quella scintilla che faceva impazzire Kristen, che si stava spegnendo - "La scorsa notte è stata magnifica, ma ora nessuno potrà salvarmi, i membri della ciurma sono tutti sull'isola".

Le lacrime rigavano il volto di Kristen. "No, Jack, se devo morirò. Padre, se osate sparargli io mi uccido!" - disse, tendendo la spada alla gola.

Il padre la guardò e poi abbassò l'arma, gettandola sulle travi di legno che erano il pavimento. In un gesto improvviso, Kristen corse verso Jack e si strinse a lui. Puntò la spada verso il padre. Ciò diede il tempo al suo amante di recuperare la pistola da terra. La caricò. "Jack, per favore non farlo, ti uccideranno...".

Infatti, gli altri uomini gli puntavano contro le armi. "La mia minaccia è ancora valida padre, andate tutti, e dico tutti, via di qui e non fatevi più vedere oppure..." - afferrò la mano di Jack - "premerò il grilletto prima contro di voi e poi contro me stessa". "Tesoro..." - le sussurrò il pirata, preoccupato.

"Figliola, ce ne andiamo, ma vieni con noi! Non diremo al tuo promesso dell'adulterio, o non vorrà più sposarti!". 

"Padre, io resto qui. Non torno a casa". "Ma figlia, ragiona, te ne prego!". "PADRE HO DETTO CHE RESTO QUI, ANDATEVENE PRIMA CHE DECIDA DI UCCIDERE VOI E TUTTO IL VOSTRO EQUIPAGGIO!".

"Ma...". "Vi voglio bene padre, grazie di tutto, ma preferisco restare qui...". Ci fu una breve pausa. Il Governatore fece cenno ai suoi uomini di abbandonare la nave, e così fecero, salendo su una piccola scialuppa arenata sulla spiaggia. "Addio, Kristen, spero tu sia felice adesso...". "Addio padre".

L'uomo si voltò e andò via. Kristen appoggiò la mano destra sul petto di Jack e sistemò la sua testa sulla sua spalla. Lui l'abbracciò.

"Sicura, tesoro?" - chiese lui. "Sicurissima, tesoro" - rispose lei, guardando i suoi intensi e profondi occhi castani. 

Quella scelta aveva cambiato la sua vita. Di certo suo padre l'avrebbe ancora cercata, ma ormai lei aveva deciso che il suo destino non era quello di diventare una signora ricca ed elegante, ma una piratessa bellicosa e fuori dagli schemi.

𝐅𝐢𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢!

𝐂𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐞?

𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐨𝐯𝐞 (𝐚𝐧𝐝 𝐫𝐮𝐦),

𝐌𝐫𝐬. 𝐃 ✨








𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Where stories live. Discover now