33. 𝐹𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎

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Kristen cominciò a spalancare gli smeraldi dei suoi occhi qualche ora dopo, verso le prime luci dell'alba. Era parzialmente sdraiata su un divanetto verde in una cabina poco spaziosa e sotto di lei c'era Jack, il quale stava dormendo tenendole un braccio sulla schiena.

La giovane era appoggiata sul suo petto a pancia in giù e sentiva il suo cuore battere a tempo. Sollevò leggermente la testa e smosse dei ciuffi di capelli rasta dal volto di Jack. Dopo pochi minuti, anche il capitano si svegliò, aprendo di scatto l'occhio sinistro e poi quello destro.

"Kristen". "Jack". "Che cosa stiamo facendo qui...?". Era ancora assonnato da quanto si percepiva dalla sua voce. "Dormivamo, siamo rimasti abbracciati qui qualche ora fa e dobbiamo esserci assopiti".

"Sì, ricordo, ti sei addormentata dopo cinque minuti e allora mi sono steso qui con te" - Jack fece un leggero sorriso, così come Kristen. "Come va...?". "Per adesso tutto bene".

"Kristen, ma è qualche malanno, qualche problema?". "No, o almeno, non che io sappia". La giovane si alzò, si rassettò la camicia chiara e uscì fuori dalla cabina. Jack la seguì.

Giunsero ben presto sul ponte. "Mastro Gibbs. Intravedete le frizzanti e smeraldine terre di Cuba all'orizzonte?" - domandò Jack all'uomo, in procinto di scrutare il mare cristallino con un piccolo cannocchiale.

"No, capitano". "COME NO?". "Forse abbiamo sbagliato rotta...". "Da quando il miglior equipaggio di questa Terra capitanato dal miglior capitano in assoluto sbaglia rotta?!". "C'è una foschia insolita all'orizzonte".

Jack spalancò gli occhi e, spaventato, cominciò a correre e agitare le braccia in aria, urlando: "NO, NO, FERMI, VIRATE LA NAVE, NON ENTRATE NELLA NEBBIA!". 

"Jack, ma che ti prende?!" - gli domandò Kristen. L'uomo si voltò, digrignando i denti, e guardando dall'alto al basso la giovane nei suoi intensi smeraldi. "Che cosa mi prende?! CHE COSA MI PRENDE?! Quella nebbia è l'ingresso del Triangolo delle Bermuda e non so come abbiamo fatto ad arrivare qui sorpassando Cuba!".

Kristen appoggiò le sue mani sottili sul petto dell'uomo. "Calmati, vireremo e andremo a Cuba, e risaliremo il fiume come hai detto ieri... E poi, vorrei sapere, perché devi essere proprio tu a trovare quella pietra?". "Perché Askald è un mio antenato".

"Che cosa?!". "Askald è un mio antenato". "Avevo capito, solo è... Strano... Come fai a saperlo?". "È una lunga storia". Nella concitazione del momento, la nave fu virata con una potenza tale da far scivolare metà dell'equipaggio, che dovette reggersi a funi e travi.

Kristen afferrò una corda e strinse Jack, che si reggeva a lei. Quando finalmente la rotta fu invertita, mastro Gibbs si avvicinò a loro: "Capitano, la nave è stata virata, avete ancora intenzione di risalire il fiume?". "Sì, mastro Gibbs, è di vitale importanza".

Nelle ore seguenti il sole inviò i suoi potenti raggi alla Perla Nera. La canicola di quel mese di luglio aveva raggiunto i livelli massimi e le temperature erano alle stelle. Non vi era il men che minimo soffio di vento e le acque cristalline dei caraibi risplendevano.

La ragazza dalla folta chioma riccia aveva rubato rubato la bussola di Jack, staccandola dalla sua cintura. "È così strana, perché non punta a Nord" - diceva tra sé e sé. Quel particolare aggeggio continuava a ruotare verso un punto indeterminata, finché non rallentò. Era come se stesse seguendo qualcosa in movimento, e quel qualcosa era il capitano, che stava camminando come un matto per tutto il ponte con il suo lungo cannocchiale tra le mani.

Kristen richiuse bruscamente la bussola alla vista di Jack, il quale stava urlando: "Gibbs! Dov'è finita la mia bussola?!". Si avvicinò alla giovane. "Milady, non è che hai visto qui da qualche parte la mia bussola?". "No, io non l'ho vista".

Jack alzò il sopracciglio sinistro, scrutando dall'alto Kristen, che era seduta su una botte mentre ricambiava il suo sguardo replicando la medesima espressione del capitano della Perla Nera.

"Io lo so che l'hai presa tu" - disse l'uomo, avvicinando il suo volto a quello della giovane donna. "E che cosa te lo fa pensare, mio caro?". "Tu non mi menti, lo vedo dai tuoi occhi" - sghignazzò Jack. "Quanto attentamente mi hai fissata per capire che ti sto mentendo?". "Quanto necessario. Quindi ammetti che ce l'hai tu?!". "No, io non l'ho vista". 

"Kristen dammi la bussola". "Non ce l'ho!". "Se me la dai cosa vuoi in cambio?!". "Mmmhhh e va bene, ma me lo daresti un bacio capitano". "Ci guadagno il doppio". 
Jack posò le sue labbra su quelle della ragazza, poi tese la mano: "La buss-". Mentre parlava la giovane si alzò fuggendo via. "Credevi davvero che te l'avrei data per vinta?! Illuso!".

"Kristen, basta, dammi la bussola!". "Dimmi come funziona! O meglio, come NON funziona!". "La mia bussola è perfetta". "E perché non punta verso il Nord ma continua a girare per tutti i punti cardinali per poi fermarsi in uno di essi in maniera del tutto casuale?". 

"Non è in maniera casuale. Punta verso la cosa che più desideri al mondo". "E allora perché non provi ad usarla per rintracciare la Pietra del Destino?". Mentre  pronunciava questa domanda, Kristen non stava pensando davvero a ciò che stava dicendo, dato che le era ritornato a mente il fatto che la bussola in precedenza le avesse indicato proprio Jack.

"Si dia il caso che abbia già tentato ma che la sorte non mi sia stata favorevole. La bussola non funziona con la Pietra". "Ma non ha alcun senso. Forse non al desideri abbastanza...". Kristen sperava che quel qualcosa che faceva vacillare Jack fosse proprio lei, e si sentiva un'egoista. Ma d'altronde, cosa c'è di male nel sognare?. "Sono a conoscenza del fatto che non abbia alcuna spiegazione ed è anche per questo che stiamo per risalire il fiume".

"Cosa c'è di tanto speciale oltre il fiume?". "Vorrai dire, CHI c'è di tanto speciale oltre il fiume...".

𝐇𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐭𝐞𝐬!

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐮𝐮𝐮𝐧𝐠𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚!

𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 è 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐨' 𝐦𝐨𝐧𝐨𝐭𝐨𝐧𝐨!

𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐨𝐯𝐞 (𝐚𝐧𝐝 𝐫𝐮𝐦),

𝐌𝐫𝐬. 𝐃 ✨

𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Where stories live. Discover now