31. 𝐷𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑟𝑜𝑐𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜

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Kristen era seduta sul letto a baldacchino nella sua stanza, la quale era una delle migliori considerato che il resto della ciurma dormiva su amache o piccole brandine. Stava passando tra le sue dita sottili il suo ciondolo con la rosa dei venti con una delle quattro punte protesa verso Est.

Pensava a sua madre. "Quando cerchi l'amore o provi ad innamorarti di qualcuno non ci riesci, per lo meno non con molta facilità. Ma, mia cara, ti innamorerai quando meno te lo aspetti, e non lo capirai con un anello di fidanzamento o con un bel matrimonio londinese, no, lo sentirai nel cuore, come un caldo fuoco che imperversa, come migliaia di piccole farfalle che ti attraversano, come tante piccole mani che ti tastano per costringerti a porre attenzione. Sentirai che quell'amore è più forte di qualunque altra cosa. Sentirai che nessuno può rimpiazzare quella persona speciale. Sentirai e e vedrai il tuo destino incrociarsi irrimediabilmente con quello del tuo amato". Questo discorsetto non lo aveva mai dimenticato, come tutti gli altri insegnamenti del suo mentore, del suo Angelo Custode.

"Mi sono davvero innamorata di lui, dopotutto?" - si domandò la giovane tra sé e sé - "Può essere che io abbia riservato il mio cuore a Jack?".

Ripensò a ciò che gli aveva sussurrato: 'Jack, ti amo'. Non ci aveva pensato, non ci aveva riflettuto, le parole le erano uscite dalla bocca da sole nel mentre il suo cuore batteva come un tamburo.

"Che cosa ne pensate madre? Sto sbagliando, vero? O dopotutto Jack è adatto per me?". Kristen pronunciò queste domande ad alta voce, come nella speranza che sua madre potesse udirla e darle consiglio. Erano ormai dieci anni che l'aveva lasciata; era cresciuta da sola e aveva dovuto fare da madre a sé stessa e a sua sorella Bathilda.

Ma le era tanto mancata una figura materna. Nessuno era riuscita a sostituire la Signora Leefmoore. Né suo padre, né la zia Mathilde, né la tata, né nessun altro.

Kristen ripose la piccola collana sul tavolo lì vicino e poi si accomodò nuovamente sul bordo del letto, di spalle alla porta. Dopo pochi minuti si alzò, uscì sul ponte e scese dalla Perla Nera.

Isabella era nella taverna di fronte al porto e la nave di Capitan Teague era ormeggiata poco distante da quella di Jack. Kristen si diresse verso la prima e disse ad uno dei marinai: "Sono qui per incontrare il Capitano Clark Teague". Il sole stava ormai tramontando sul mare e il tempo concesso a Jack Sparrow per saldare il piccolo debito giungeva al termine.

Il pirata acconsentì a far salire a bordo la ragazza, facendo un sorrisetto malizioso e malefico. "Signorina, a cosa devo questa visita a bordo della mia nave?". Lo stesso uomo robusto e alto che Jack aveva incontrato quel pomeriggio era di fronte a Kristen. "Vedo che siete una piratessa. Quale onore". "Sono qui per saldare il debito di vostro nipote, il Capitan Jack Sparrow". "Mmmhhh capisco, venite con me di sotto...". "Non sono io Kristen, vedete, è quella donna bionda lì nella taverna; vi avverto che non sarà facile portarla a bordo e fingerà di non essere sé stessa, ma una volta salita sulla nave non scenderà più".

"Oh capisco! FANNULLONI, ANDATE A PRENDERLA! Bene, piratessa, gradite qualcosa?". "No, addio Capitano". Kristen si voltò scendendo dalla nave. "Addio Kristen Leefmoore". Il capitano fece un sorriso alquanto strano. "Come avete fatto a capire che ero io?". "Ho le mie fonti e poi vi ho vista con Jack". "Addio" - ripeté nuovamente la giovane, con voce traballante e camminando a passo svelto verso la Perla Nera.

Salita a bordo fece un cenno a Will ed Elizabeth per salutarli e si diresse ancora una volta nella camera da letto rossa. Entrò e chiuse la porta, poi si stese sul letto, giusto in tempo per provare una nuova fitta di dolore, che questa volta si attenuò dopo poco.

Improvvisamente la porta cigolò e Jack penetrò nella stanza. La luce delle lampade andava diminuendo, poiché le candele si erano quasi del tutto consumate, mentre un debole bagliore lunare filtrava dai due piccoli oblò di fronte all'ingresso.

𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Where stories live. Discover now