Capitolo 13 - III

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Avrei voluto dedicare a Isi tutto il mio tempo ma Lucia mi stava sfinendo, possibile non riusciva a capire che non c'era posto per lei, quanto bisognava essere ostinate per continuare invano a sedurre un uomo che ha occhi solo per un'altra donna. A forza di dimenarmi dalle troppe attenzioni della sorella di Chiara avevo perso di vista Isi.

Andai da Leila. "Scusami, hai visto Isi?"

"Credo sia andata in cucina, ma penso voglia stare sola" Storse la bocca.

"È successo qualcosa?"

Indicò me come a significare che fossi io la causa.

"Ma non le ho fatto nulla?"

"Sig. Masi se mi posso permettere..."

"Chiamami John Leila."

"Allora John credo che sia ora che vi diate una mossa!" Disse convinta.

"Per favore Leila, spiegami cosa vuoi dire perché ho già abbastanza le idee confuse di mio!"

"Ok sarò il più chiara possibile. La finite con questa idiozia dell'amicizia e vi chiarite una volta per tutte? Direi che è ora!"

"Perché cosa ti ha detto Isi?"

"E che mi doveva dire... Che pensa solo a te! Ma non t'azzardare a dire che ti ho spifferato sta cosa senno finisce male."

"Giuro non dico niente, però grazie!" L'abbracciai, mi venne spontaneo ma non me ne pentii e lei capì il mio gesto di felicità.

"E mo vai va!" Sorrise indicandomi la cucina.

Non me lo feci ripetere due volte. Entrai in cucina e la trovai con le mani poggiate al lavandino a guardare fuori.
Non volle dirmi subito cos'era che l'aveva scossa, poi confessò, era stata Lucia, insinuava che io avessi intenzione di passare la notte con lei. Che follia, l'unica con cui avrei voluto passare quella e tutte le notti della mia vita era solo Isi.

"E tu le hai creduto?" Le chiesi anche un po' divertito, per me era surreale pensare una cosa del genere.

"Non ha importanza anche perché sei un uomo libero. Non sarò di certo io a fermarti! Come potrei!"

"E invece potresti! Sei l'unica che può e non lo vuoi capire!" Confessai.

"Cosa significa?"

"Significa che non la sopporto più tutta questa situazione. Pensi veramente che a me possa interessare Lucia o che voglia passare la notte con lei? Te l'ha detto apposta, perché ha capito che io vedo solo te, ho occhi solo per te. Basta Isi con questa storia dell'amicizia è una cazzata. Io non voglio essere tuo amico"

"Neanch'io." Mi disse, stufa come se questa cosa pesasse anche a lei.

"Cosa significa? Spiegati bene Isi, perché io ho troppa paura di fare il passo più lungo della gamba. Ho paura che non mi vuoi più dopo tutto quello che è successo, ma non posso continuare questo gioco. Io voglio baciarti, voglio toccarti, voglio amarti" mi interruppe, aveva gli occhi sgranati, sorpresa di qualcosa che avevo appena detto.

"Vuoi amarmi?

"Si Isi!" Le presi le mani per convincerla, sembrava non credere alle mie parole.

"Tu mi ami?" Mi chiese di nuovo per conferma.

"Immensamente."

"E allora ti prego baciami perché..." Non le diedi il tempo di finire la frase che le avevo preso la testa con una mano per baciarla.
Dimenticammo entrambi di essere a poca distanza da una festa piena di gente. Non riuscivo a trattenermi la volevo con tutto me stesso. La presi in braccio e la poggia sull'isola della cucina. La mia eccitazione cresceva man mano che le sue mani si insinuavano nei miei capelli e poi nella mia camicia, mentre le mie provavano avidamente a toccare ogni parte del suo corpo.


Era di MaggioWhere stories live. Discover now