34. Wake Up

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ᴇᴠɪᴇ'ꜱ ᴘᴏᴠ

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ᴇᴠɪᴇ' ᴘᴏ

«Genevieve!»

«Tu sei la mia viperina...»

«Sono Thomas Doherty Hamilton, anche conosciuto come... Hyena»

«Abbiamo vinto le regionali, Evie!»

«Che cosa ci fai qui?»

«Sei sempre così insopportabile?»

«È lei, è la figlia di Peter Gillies»

«Somigli veramente tanto a tua madre...»

«No, Evie, non entrare!»

Correvo. Correvo così velocemente che l'aria mi pizzicava il viso. Tutto intorno a me sfrecciava rapidamente, non riuscivo a distinguere neanche un'immagine. Le voci che sentivo erano distanti, flebili, eppure sembravano il suono più assordante che avessi mai potuto ascoltare.

«Un giorno capirai, Genevieve»

«Jane Hamilton è morta in un incendio nel suo appartamento»

«Non lascerò che ti accada niente, con me sei al sicuro»

«Datele qualcosa per coprirsi e addormentatela, non sarà così impavida al suo risveglio»

Continuavo ad affannarmi nel disperato tentativo di fuggire da qualcosa, ma non avevo la minima idea di cosa fosse. Il mio corpo sembrava un macigno, ogni movimento richiedeva il triplo dello sforzo e ogni metro che percorrevo sembrava corrispondere soltanto al passo di una formica. Dov'ero? Cosa mi stava succedendo?

Lo scoppiettio di un fuoco. Il suono di uno sparo. Una risata: quella di Thomas.

«Forse non hai ancora capito chi ha il coltello dalla parte del manico, bambolina»

«Tutto quello di cui abbiamo bisogno è solo una piccola password»

«Sei nella tana del lupo, Barbie Doll»

«Posso salvarti da tutto, Evie, ma non da me stesso»

Riconoscevo perfettamente quelle voci: mio padre, Harry, Thomas, Alan, Luke... Pronunciavano frasi che erano impresse dentro di me come se qualcuno me le avesse cucite nell'anima, e si mescolavano l'una con l'altra sovrapponendosi e rimbombando insopportabilmente nella mia testa.

«Viperina...»

Mi fermai di scatto. Sollevai lo sguardo verso il punto dal quale avevo sentito provenire la voce di mio padre, ma sopra di me non c'era altro che il vuoto, un profondo buco nero.

«Papà?» sussurrai continuando a guardarmi intorno in quello spazio adimensionale.

«Genevieve...»

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