Capitolo 5

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Andrea Menna attraversò il salone con le ragazze sottobraccio, salutando, insieme a Edoardo Mattonai, tutti quelli che incontrava. Marika e Rebecca, di conseguenza, attirarono su di loro le occhiate dei presenti. Buona parte delle invitate riservarono loro sguardi d'invidia, mentre i giovani sguardi lascivi. Marika e Rebecca, però, non se ne accorsero. La prima faceva scattare la testa a destra e sinistra per cercare Matteo Bellanovi, lui, però, sembrava sparito nel nulla. Rebecca, invece, non riusciva a staccare lo sguardo da Edoardo che le stava camminando accanto. Ancora non riusciva a crederci che si fosse finalmente accorto di lei e il cuore stava per scoppiarle nel petto. Erano anni che aspettava solo un'occasione del genere.

Dopo il salone, Andrea svoltò a destra e salì la scalinata bianca che portava al piano superiore. «Ragazze, dovreste ritenervi fortunate. Il primo piano è riservato soltanto agli ospiti d'onore» esclamò il proprietario lanciando un'occhiata ambigua a entrambe.

Marika, ancora più titubante, stava giusto per domandargli cosa avessero fatto per meritarsi un simile invito, però le parole le morirono in bocca appena salì l'ultimo gradino. Dopo un corto corridoio iniziale, sul quale si affacciavano due porte chiuse, lo spazio si apriva in una stanza rettangolare delimitata, sui lati corti, da due pareti interamente di vetro. Quella a destra era coperta da una spessa tenda grigio cenere, mentre fuori da quella a sinistra si intravedeva un terrazzo in legno con varie sdraio raccolte intorno a una piscinetta circolare, che Marika suppose essere idromassaggio visto il movimento del pelo libero dell'acqua. I lati lunghi della stanza erano occupati, sulla sinistra, da due poltrone di pelle nera e un divano del medesimo colore, posizionati intorno a un basso tavolino di vetroresina grigio scuro, sul quale erano disegnati dei complicati motivi geometrici. La parete di destra era occupata per tutta la sua grandezza da una fedele riproduzione del Guernica di Picasso. Dopo, l'ambiente si restringeva in un nuovo corridoio sul quale si affacciavano altre due porte.

Come aveva predetto Andrea, il luogo era deserto, fatta eccezione per un ragazzo che se ne stava a braccia conserte a osservare il vapore che scaturiva dall'acqua riscaldata. Quanto sentì il rumore dei passi si voltò verso di loro e, per quanto l'ambiente dove si trovavano fosse bellissimo, l'attenzione di Marika fu catturata tutta da lui.

Il giovane indossava dei logori pantaloni di jeans che gli fasciavano le gambe magre e una vecchia felpa blu che gli nascondeva il busto troppo asciutto. I capelli biondo cenere gli ricadevano disordinati sopra la fronte e gli incorniciavano il volto allungato, delineato da tratti dolci, quasi femminili. Era alto, almeno quanto Andrea, ma stava leggermente ricurvo in avanti, come se dovesse proteggersi da possibili attacchi alle spalle. La parte che la colpì di più, però, furono i suoi occhi. Marika non aveva mai visto delle iridi così verdi e uno sguardo così... stanco, messo in evidenza dalle profonde occhiaie scure che gli incorniciavano gli occhi. Aveva un borsone da palestra quasi deteriorato appoggiato accanto ai piedi.

«Ehi, Jack» esordì Andrea lasciando andare le braccia delle due ragazze e spostandosi verso il giovane.

Non appena furono uno di fronte all'altro, il padrone di casa gli tese la mano e, quando l'altro l'afferrò, lo strinse nel classico abbraccio che si danno due vecchi amici. A Marika, però, non sfuggì l'espressione che si dipinse sulla faccia di lui e il movimento meccanico con cui rispose alla stretta. Non sembrava molto contento di essere lì. Andrea, però, parve non farci caso, e dopo averlo strinto lo lasciò e gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla.

«Siamo arrivati, gente. Adesso la festa può cominciare» urlò una voce femminile in cima alle scale e tutti e cinque i ragazzi si voltarono in quella direzione. Diana Oliverti aveva appena svoltato nel corridoio, seguita a ruota da Dario Colombo.

Entrambi erano compagni di classe di Andrea e Edoardo. Dario era un ragazzo un po' anonimo, secco come un chiodo e con le guance scavate, Marika non ci aveva mai parlato, mentre Diana, purtroppo, non le era per niente nuova. La ragazza, che vantava dei bellissimi capelli neri ricci lunghi fino a metà schiena e dei fantastici occhi azzurri, aveva discuso con Rebecca a una festa al primo anno a causa di un ragazzo.

Non appena Marika la riconobbe lanciò un'occhiata preoccupata alla sua migliore amica e, come si aspettava, la vide fremere. Rebecca riservò alla nuova arrivata un sorriso tirato, che lei ricambiò con poco entusiasmo.

«Bene, ragazzi, ora che ci siamo tutti, accomodatevi pure.» Andrea indicò il divano e le poltrone con un gesto della mano. Poi mise un braccio intorno al collo di Jack e diede loro le spalle, trascinandolo con sé.

Mentre Rebecca la prendeva per mano per invitarla a sedersi accanto a lei, Marika appoggiò la bevuta sul basso tavolino, poi lanciò un'occhiata ai due ragazzi che si erano appartati e parlavano fitto tra loro. Jack stava scuotendo piano la testa e aveva incrociato di nuovo le braccia davanti al busto. Prima le aveva dato l'idea che non volesse essere lì, ma in quel momento le sembrava proprio che stesse per scappare.

La discussione tra i due finì in poco tempo, con Andrea che abbracciò di nuovo il ragazzo. «Sei un amico» gli sentì dire Marika, prima di girarsi di nuovo verso di loro, mentre Jack si abbassò per prendere qualcosa dal borsone.

«Solo il meglio per voi, ragazzi miei» proferì Andrea Menna con un sorriso felino sulle labbra, poi Jack si rialzò con tre bustine di plastica, piene di polvere bianca, tra le mani.


ANGOLO DELL'AUTRICE

Buon giorno ragazzi, come state?
La storia sta entrando nel vivo... che prima impressione vi ha fatto Jack?
Volevi informarvi che forse la settimana prossima pubblicherò solo un capitolo perché sono in vacanza, in ogni caso da dopo Ferragosto riprenderò con due aggiornamenti a settimana :-)
Se avete domande o commenti sulla storia io sono qui <3
Alla prossima,
_anotherway

 che prima impressione vi ha fatto Jack?Volevi informarvi che forse la settimana prossima pubblicherò solo un capitolo perché sono in vacanza, in ogni caso da dopo Ferragosto riprenderò con due aggiornamenti a settimana :-)Se avete domande o comme...

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Doveva essere una stupida storia d'amoreWhere stories live. Discover now