Sheol

By Little57

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Tra le macerie di un posto che cadeva a pezzi non ci eravamo resi conto che quelli più distrutti eravamo noi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
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Capitolo 65
Capitolo 66
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Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 88
Capitolo 89
Capitolo 90
Sequel ed altre storie
Nuova Storia: Madera

Capitolo 87

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By Little57

Sento il caldo invadermi gli occhi, so che sono ancora circondati da capillari violacei.. adesso comincio anche a pensare che ci vorrà un bel po' prima che ritornino del tutto normali. Il loro colore è tornato quello di prima, ma quello che sta intorno, ovvero le occhiaie e le palpebre, sono ancora tutte piene di piccole vene troppo marcate.

Harry cammina davanti a me mentre saliamo le scale per arrivare ai nostri appartamenti, non una parola, nulla.. O io ho ragione e vedermi in quello stato lo ha spaventato al punto da non volermi più rivolgere la parola o c'è qualcosa in quello che è successo, qualcosa che non centra con me, che lo fa stare in pensiero.. Osservo le sue mani e i polsi, visto che il resto delle braccia è coperto dalle maniche, mentre cammina con la testa bassa.. anche le sue vene sono marcate, dell'azzurrino che brilla ancora mentre il sangue che confluisce agli arti superiori non è tornato del colore normale.

Tutto questo mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo: come mai quelle persone erano così vicine a dove abitiamo noi? La loro presenza lì era in qualche modo collegata al nostro abitare in queste zone? Malik.. ecco, lui non so nemmeno come definirlo.. dargli ordine di andarsene il prima possibile da dov'era venuto deve tenerlo buono per un po', ma non so quanto ancora resisteremo alla loro rabbia, alla rabbia di Snyder e dei suoi uomini. Ci vogliono morti, questo è poco ma sicuro, Oliver aveva la chiara intenzione di uccidermi prima che Harry interrompesse il mio impossessarmi della sua mente. E Zayn? sono sicura che anche lui sarebbe stato capace di sparare ad Harry pur di portarmi al cospetto del suo capo.. Dio, tutto questo è da pazzi, questa è una vita all'interno di un'altra vita. Mai avrei immaginato tutto questo mesi fa, prima di venire qui, quando ho lasciato la mia 'tranquilla' vita a Londra..

Quando arriviamo sul pianerottolo troviamo Sean, che passeggia avanti ed indietro, le mani nei capelli, sembra disperato, e la sua testa scatta verso di noi non appena sente dei passi risalire.

"Dove diavolo eravate?" urla, non si controlla, non cerca nemmeno di farlo, semplicemente si avvia verso di noi che saliamo al nostro piano, il dito puntato contro il petto di Harry e poi gli occhi che si allargano come piattini, che ci osservano come se fossimo trafitti da proiettili.. se solo non fosse che siamo messi molto peggio di così. "Che cosa..?" sussurra mentre guarda le mani di Harry che lo spinge da parte per poter arrivare ad aprire la porta del suo appartamento..

"Sky.." sussurra in modo stanco.. "Vieni dentro, venite dentro entrambi." sussurra mentre tiene la porta parta per noi.

Sean continua a fissarmi mettendomi a disagio. Lo attraggono i miei occhi, vorrei potergli dire di non fissarli troppo, non so le strane voglie che porrebbero venirmi, magari voglio prendermi gioco anche della sua mente. Non riuscirei a controllare me stessa, o forse sì, infondo questa sera ho dato prova di esserne in grado. Ma mi sento troppo estranea a me quando pratico la possessione, mi sento come se la vera me fosse accantonata in un angolo o come se all'improvviso tutto quello che mi compone fosse moltiplicato per mille.. e io divento una persona esagerata, una persona capace di infliggere del male solo guardandoti gli occhi.

Entriamo tuttavia, nessuno sembra essere ancora sveglio.. così la mia gratitudine verso Sean e verso il suo stare sveglio per noi, per aspettarci, per essersi preoccupato, sale alle stelle, e mi sento come come se mai gli voluto più bene.

Harry cammina senza fare rumore fino al bagno, si toglie il cappotto e butta da parte gli stivali, noi rimaniamo alla porta..

"Qualcuno vuole spiegarmi che cosa succede?" sussurra Sean ancora. "Che cosa è successo a Sky? E che cosa è successo a te? Dove diavolo siete stati?" impartisce come una mamma impaziente.

"Sky.." sussurra di nuovo il ragazzo riccio facendomi segno con la mano di andare lì da lui.

Lo faccio, non capendo bene perché continui a guardarmi in quel modo, ma lo faccio, piccoli passi, fino ad essergli dinanzi.

Afferra i miei fianchi e mi solleva fino a farmi sedere sul mobile accanto al lavandino. "Vieni avanti Sean, e chiudi la porta." l'amico lo fa, si siede sulla tavoletta del water e guarda Harry cercare qualcosa nell'armadietto dei medicinali.

"Ti racconterò tutto.. solo, lascia che pulisca un po' il viso a Sky.. si è fatta male quando stavamo tornando a casa." sussurra rimboccandosi le maniche.. e adesso posso chiaramente vedere le sue mani ancora bluastre, certo, molto meno marcate di prima, ma ancora di un lieve azzurrino.

"Non mi fa male." sussurro a mia volta mentre lascio da parte il cappotto abbassando il viso verso il basso.

"Questo non significa che non debba disinfettare quelle ferite.." sorride in modo stanco ma sincero. Sembra sentirsi in colpa per come sono andate le cose.. e io non voglio questo, non gli faccio una colpa di niente di quello che è successo, ne ora, ne mai glie ne farò un peso.

Come mi sono procurata questi graffi sul viso..? beh diciamo che siamo letteralmente scappati da quel posto a gambe levate, io tenendo la sua mano stretta stretta mentre passavamo tra quei cespugli fitti che prima avevo tanto ammirato. I loro rami hanno agito come dita con unghie aguzze sulla mia faccia.

Insomma.. vediamo il alto drammatico-umoristico della cosa: scappo da più di 25 uomini intenzionati a farmi a fette per poi ferirmi in un cespuglio.. questa sono io, la solita impacciata. Intoccabile o meno, resto di una goffaggine assoluta.

Harry bagna un asciugamano con un po' di acqua ossigenata e poi comincia a premerlo nelle parti del volto che mi fanno più male.. cerco di trattenere una smorfia di dolore e ci riesco anche molto bene.

"Siamo andati al confine.. volevo vedere se Snyder avesse intenzione di spingere i suoi uomini fino a questo punto." parla Harry con un tono caldo, non più freddo come quello che usava con gli uomini di Malik, ma di nuovo quel tono da leader-amico, quel tono quasi dolce che usa quando qualcosa che gli preme sta accadendo, quando vuole a tutti i costi che le cose funzionino.

"Ed erano lì, non è vero?" sussurra poi Sean coprendosi la faccia. "Dio, Harry, ti facevo più intelligente, andare in un posto simile con i tempi che corrono, e portarti dietro Sky per giunta.. Sei stato un folle!" esclama mentre io continuo a mordermi il labbro inferiore per non scoppiare in un mucchio di lacrime per il bruciore delle ferite.

"Non provare nemmeno a parlarmi in questo modo.. se avessi portato te sarebbe cambiato qualcosa?" chiede il ragazzo davanti a me mentre guarda tutto del mio viso eccetto gli occhi.

"Certo, non avresti rischiato di mettere in pericolo la vita di Sky."

"Non avresti rischiato di mettere in pericolo la vita di Sky.." lo canzona Harry. "Sei così patetico."

"Patetico?" il tono di Sean sta raggiungendo le stelle, è fuori di se, e non posso nemmeno biasimarlo, infondo ha ragione, non sul fatto che io non sarei dovuta andare con Harry, ma sul fatto che avremmo dovuto dire loro quello che facevamo. "Io sono il suo dannato Custode!" urla. "Ho il diritto di sapere quello che fa se la sua vita è messa in pericolo."

"Beh, non lo era, consolati, principessa Hernandez." sbuffa Harry mentre stringe i pugni per trattenersi dal scagliargli sul suo amico.

"Sei uno stupido Harry." sbuffa lui, seriamente deluso, mi guarda, adesso, come se fossi l'unica nella stanza. "E tu, Skylar, mi hai deluso, non saresti dovuta andare con lui."

Ridacchio, ridacchio dimenticandomi del dolore. "Sono qui adesso Sean, e, scusami, ma mi fido troppo di Harry per rifiutargli la mia compagnia quando la richiede, per una cosa così avventurosa." giuro di poter vedere il viso del ragazzo in questione tramutarsi, essere traversato da un ghigno, ma lo nasconde presto piegando il volto per poter premere l'asciugamano, più delicatamente, sotto al mio mento.

"Siete due bambini."

"Non è successo nulla Sean, stiamo tutti e due bene.."

"Non mi sembra.." il mio Custode indica la mia faccia.

"Ti consolerai se ti dico che non me li ha procurato nessuno di quegli uomini cattivi questi- indico i graffi- ma un cespuglio del cazzo." e ridacchio di nuovo. "Non essere arrabbiato con me Hernandez, non sopporto vederti col muso, non ti appartiene." e gli faccio un sorriso. "Tutti amici come prima?"

"Vuoi non uscite più di nascosto e io dimentico questa storia." sospira.

Gli sorrido di più. "Se ti fa sentire meglio.." faccio spallucce.

"Grazie!" sussurra seriamente felice della promessa che gli ho fatto. "Adesso, se non vi spiace, vado a dormire, sto morendo di sonno.. e se contiamo che domani c'è anche scuola.." sbuffa sbadigliando. "Buonanotte principessa." sorride lasciandomi un bacio sulla fronte. "Non guardarmi così Harry, se vuoi un bacio anche tu basta chiederlo.." e si avvicina per dare un bacio anche ad Harry. Questo lo spinge via facendomi ridere. "Sky, dagli un bacio anche da parte mia dopo.. gli piace tenere su la maschera da duro con noi." sbuffa mentre esce dal bagno chiudendosi la porta alle spalle.

Harry riprende, impassibile, a curare i pochi graffi rimasti sul mio volto.. Non mi guarda, tuttavia, come vorrei facesse, non sembra del tutto presente, è come se lui fosse rimasto là, a martoriarsi per avermi lasciata sola.. so che si sente in colpa e non so in che modo dirgli che non vi è ragione di sentirsi in questo modo, che siamo stati bravi infondo a fargli scappare..

"Harry.." emette un verso di risposta, come per chiedermi che cosa voglio. Ma non è questo il genere di risposta che sono disposta ad accettare. "Harry.. guardami per favore.." sussurro più piano, ma molto più convinta. Prendo l'asciugamano dalla sua mano e lo metto via, prendendo quest'ultima nelle mie..

Sono fredde come dei pezzi di ghiaccio, e sento che il sangue, una volta arrivato al suo palmo diventa incredibilmente freddo, come azoto liquido. "Sono così spaventosi i miei occhi per i tuoi?" sorrido lasciandogli una mano per poter accarezzare il suo viso, invitarlo ad alzarsi verso il mio, a guardarmi.

"No.." sussurra, ed è sincero.

"Non sentirti in colpa.." sorrido appoggiando le labbra all'angolo delle sue. "Per niente. Lo so che cosa stia pensando, che non avresti dovuto lasciarmi lì.. e bla bla bla." ridacchio cingendoli la vita con le gambe per farlo più vicino.

"Volevo solo farti uno scherzo e saltare fuori dal nulla per spaventarti.." sussurra a sua volta. Gli occhi chiusi mentre gli bacio il viso.

"Avrebbe funzionato." ridacchio e lui sorride.

"Hai avuto paura?" chiede.

"All'inizio, un briciolo, poi mi sono ricordata che sono una diavolo di Intoccabile, e ho cercato di possedere Oliver, ero lì lì per riuscirci, lo avrei ucciso io se non lo avessi fatto tu." parlo seriamente e lui, a questa mia affermazione, spalanca gli occhi verdi e li punta diritto nei miei.

"Lo avresti fatto per davvero?" chiede.

"Si, decisamente. Infondo questa volta se l'è davvero cercata. Non ti biasimo per ciò che hai fatto Harry, e non sono io che ti giudicherò." sorrido guardando le sue mani.

"Mi piaci così." sussurra poi.

"Così come?" gli chiedo continuando ad accarezzare le sue nocche tremendamente bianche.

"Con quegli occhi.." sussurra. All'improvviso sollevo il volto verso il suo. Ho pensato fino all'ultimo che non volesse guardarmi perché si sentiva schifato dalla mia immagine.. "Ti dona un sacco essere un'intoccabile."Sorride.

"Tu dici? Non lo stai affermando soltanto perché mi sento un po' un mostro all'istante?!" ridacchio giocando ancora con le sue mani.

"Certo che no.. guardati." e mi solleva dal bancone, mi mette davanti a lui, poi mi fa voltare verso lo specchio che avevo alle spalle. "Sei la creatura più bella e potente del mondo. Susciti nelle persone desiderio e fascino.. faranno sempre tutto quello che tu vorrai. Ogni singola persona sulla terra amerà vedere i tuoi occhi in questo stato." sussurra spostando la chioma rossa su di una spalla solamente per poter affiancare il mio viso col suo.. le braccia a circondarmi la vita e il mento appoggiato alla mi spalla. "Sei bellissima, sempre."

Guardo la mia immagine, adesso tutto quello che rimane dell'effetto che avevano i miei occhi nel usare la possessione, è un alone scuro attorno agli occhi, capillari che sono ancora molto marcati ce ne sono pochi, ve ne sono molti di più, infatti, che stanno tornando del colore normale, che stanno svanendo sotto la pelle.. certo, adesso faccio meno paura.

Mi appoggio contro il suo petto.. lascio cadere la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi alle sue labbra sul mio collo. "Non odiarmi per quello che ho fatto ad Oliver."

"Adesso sono ben lontana dall'odiarti." sussurro.

"Questo è un sollievo per me."

"Anche per me, credimi. Preferisco amarti."

Sorride, le sue labbra si piegano in un dolce sorriso contro la mia pelle.. e l'effetto si ripercuote su di me.

"Mi fa impazzire sentirtelo dire.. lo tiri fuori nei momenti in cui meno me lo aspetto." parla, il suo respiro ad accarezzarmi il collo.

"Succede anche agli altri?" chiedo poi.

"Di amare?" sussurra.

"No, quello che è successo ai miei occhi e alle tue mani.. Succede anche a Sean, Gwen, Ginger e Jay?!" mi volto per guardarlo.

"Si.. ma nessuno di loro lo ha mai sperimentato con forza tale da creare una reazione come quella che è successa a noi.. A Ginger, comunque, dovrebbe succedere sulle labbra, a Gwen nel contorno del viso, a Jay al collo e a Sean al petto.. Sono sicuro che, dopo che gli avremmo raccontato cosa è successo stasera, vorranno tutti testare quest'ebrezza; è piacevole, non è vero? quando succede.." mi chiede.

"Si, davvero tanto." annuisco. "è la prima volta che ti accade?"

"No.. mi è successo all'inizio dell'anno scorso, per la prima volta. Ho avuto una rissa con Tomlinson e Horan.. al tempo erano solo dei gregari di Malik." sbuffa.

"Oops.. scusate, momento sbagliato?" chiede Jayden entrando in bagno senza farsi scrupoli.. Ha gli occhi semichiusi dal sonno e si mette in posizione 'piscio' appoggiando la testa al muro dietro al water mentre comincia a fare la pipì come se noi non fossimo qui. Non si accorge nemmeno delle mani scintillanti di Harry o dei miei occhi particolarmente marcati da ombre nere.

"Fai schifo amico, lo giuro." sbuffa Harry mentre mi prende la mano.

"Io mi sto ringraziando da solo per aver evitato che voi due porci scopaste nel nostro bagno. Sottolineo: nostro. Non tuo, Harry. Quando avrai una casa tutta tua, allora potrai scopartela quando e dove ti pare.. senza rancore Sky, tu puoi fare tutto quello che vuoi." non so se è per il fatto che sta dormendo e pisciando in piedi allo stesso tempo, ma il suo discorso non ha un senso.

"Andiamo via.." ridacchio mentre trascino Harry in camera sua.

Ci spogliamo, io mi vesto di una delle sue solite t-shirt e lui semplicemente in boxer si infila sotto al piumino per poi stringermi a se.

"Avrei voluto giocare a nascondino in quel posto, sai?" ridacchio affogando la testa nel suo petto profumato.

"Ci giocheremo nello Sheol, domani, se proprio non puoi accantonare questi istinti infantili." ride.

Lo colpisco scherzosamente.

Sento un rumore.. molto vicino, come di una porta che si apre.."Harry.." sono sicura che l'abbia sentito anche lui.

"Che diavolo è stato?" chiede e posso vedere, nel semibuio, i suoi occhi spalancarsi.

"Ragazzi.." sussurra la voce di poco fa.

"Oh Dio Santissimo!- esclamo portandomi una mano al cuore- Jayden!" strillo.

"Che cazzo fai in camera mia?" gli urla contro Harry alzandosi per poterlo guardare. "Credo che in camera mia io sia libero di potermela scopare senza recarti alcun danno."

"Harry!" mi trovo ad esclamare.

"Ho paura a dormire da solo.." piagnucola il ragazzo alla porta..

"Cosa?" stridiamo io ed Harry in coro. "Jay non puoi essere serio.." aggiungo.

"C'è un ragno grande grande in bagno.. davvero, non posso dormire da solo sapendo che è in circolo per casa."

"E io che dovrei farci?" chiede Harry spazientito.

"Fatemi dormire con voi.. sono piccolo, non vi recherò nessun disturbo." sorride.

"Tu sei scemo come un babbuino con handicap." lo sgrida Harry. "Mi prendi in giro?"

"Soffro di una grave forma di aracnofobia Harry, non scherzerei sulle parure degli altri."

"Sky.." interviene il ragazzo accanto a me, come per chiedermi di farlo andare via.

Io scoppio in una fragorosa risata.. "Su, vieni, puoi dormire qui."

"Cosa?" stride Harry nello stesso momento in cui Jay fa un urlo poco virile di gioia prima di buttarsi sul letto.

"Chiudi la porta almeno!" esclama esasperato Harry mentre Jayden si copre con il piumino scoprendo l'altro ragazzo.. ma a lui non dispiace di certo.

"La chiudo io, tranquilli." si aggrega la voce di Sean che, chiusa la porta, si viene a stendere accanto a Jayden.

"Oh mio Dio!" urla Harry accanto a me. "Cosa cazzo state facendo?"

"A Sky lo permetti di dormire con te." si lamenta Sean coprendosi anche lui, accanto a Jay.

"Siete seri o cosa? È la mia ragazza!"

"Ohh.. Sean!" esclama Jayden.

"Jay Jay.." Fa l'altro con voce da femminuccia..

"Hai sentito come ha detto: la mia ragazza?" Esclamano in coro.

Io ed Harry cominciamo a scalciare verso di loro e continuiamo nonostante loro si lamentino di braccia rotte, setti nasali non-più-diritti..  e cose simili, fino a fargli cadere.

Riusciamo a farli uscire dalla stanza per nostra fortuna e, mentre mi stringe a se come prima che venissimo interrotti... "E per quanto riguarda quel enorme ragno nel bagno.. Ne ho visto uno che era il doppio nella stanza di Sullivan." urla Harry ridendo in modo sadico subito dopo.

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