Sheol

By Little57

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Tra le macerie di un posto che cadeva a pezzi non ci eravamo resi conto che quelli piรน distrutti eravamo noi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
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Capitolo 41
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Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
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Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
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Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
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Capitolo 71
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Capitolo 73
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Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
Capitolo 89
Capitolo 90
Sequel ed altre storie
Nuova Storia: Madera

Capitolo 21

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By Little57

In vista dei tremendi incubi che mi hanno assalita, della paura che ho di perdere il controllo dpo quello che è successo con Harry, ho deciso di passare l'intera Domenica in casa, a cercare un escamotage per riuscire a sopravvivere al Lunedì. Quello che mi preoccupa di più è vedere Harry, ma nemmeno l'idea di rivedere Roger mi fa stare tranquilla. Ha assistito a quella scena e sinceramente non so cosa potrebbe pensare o come potrebbe prenderla. 
"Arriveremo in ritardo se non ti dai una mossa!" incoraggio Millicent a smettere di inspessire il suo eyeliner e di seguirmi, altrimenti faremo tardi a scuola.

Lei ed Hunter mi hanno fatto una lavata di testa sul modo in cui sono scomparsa. Non ho trovato scusa migliore se non quella di essere stata 'intrappolata' dalla banda di Styles. E' stata una bugia molto infelice. Ma dovevo cercare di tirare me stessa fuori dalla matassa in cui mi ero messa. Ovviamente hanno voluto più dettagli e quindi ho dovuto aggiungere che ci hanno tenuto a parlarmi di quello che era successo poco prima che io invitassi gli altri ad andarcene. Ci hanno creduto, ma quello non mi fa sentire bene con me stessa. Anzi.

Millicent ha passato la domenica con me, e l'ha passata a parlare di quanto è stato poco gentile Harry nei suoi confronti. Non era molto stupita dal suo comportamento, questo però non le ha risparmiato una bruciatura bella e buona. La sua rabbia, oltre che verso Harry, si rivolge anche a Lucilla. Mentre lei mi faceva questi discorsi io cercavo di non pensare a quello che davvero è successo sabato sera. In quel caso non metterebbe nemmeno in dubbio il fatto di cacciami di casa, l'avrebbe fatto da tempo. Ma posso davvero essere biasimata per quello che è successo? Vorrei poter dire di essermi pentita della scelta che ho fatto, ovvero quella di stare con Harry, ma non sarei sincera con me stessa.

"Eccomi! Devo essere al meglio così che Styles possa capire cosa si è perso!" scoppia a ridere. "Ammetto di essermi truccata un po' troppo sabato sera, forse ho esagerato."

"Troppo trucco? Milly..." ridiamo mentre ci incamminiamo nel freddo dei primi di Novembre verso la nostra decadente scuola superiore. "Credi che farà qualcosa per scusarsi?" le chiedo solo per attaccare bottone, so per certo che Harry non si scuserà con lei.

"Vuoi che sia sincera? Sono quasi sicura che non mi noterà neanche, ma non importa poi tanto.. lui è sempre stato così e, anche se non è facile, tenterò di ignorarlo anche io il più possibile, solo.. non ho capito che cosa vi siate detti di così importante l'altra sera, non vi ha visti più nessuno." fa spallucce. "Ti ha fatto di nuovo del male?" Mi guarda con gli occhi neri contornati da altrettanto nero.

"No. Non devi preoccuparti." ridacchio. Ero io quella che cercava di ucciderlo, lui non ha fatto assolutamente nulla. Mi rendo conto che non si accontenterà di così poco: "Mi ha parlato dell'insufficienza in Inglese." mento ancora.

"Ancora non mi capacito di come possa avervi dato insufficiente, era un buon progetto." mi guarda spalancando un po' gli occhi.

"Questo è quello con cui abbiamo a che fare." faccio spallucce il più naturalmente possibile.
Continua a parlare di come sia necessario fare qualcosa a proposito, e poi si risponde da sola dicendo che invece c'è poco da fare considerata la situazione della nostra scuola. Ci avviciniamo alla classe d'Inglese, cosa che mi mette dell'ansia addosso. Millicent infatti non si siede accanto a me, va a raggiungere la sua compagna di progetto.

Mi sistemo al mio solito banco e riguardo, giusto per sicurezza i miei appunti. Nonostante sia sicura che interrogherà la parte di studenti che mancano. Alzando lo sguardo noto una persona familiare sulla soglia della porta, con il braccio attorno alle spalle di Lucilla. Ridacchia per qualcosa che è un'altra persona a dirgli, gli occhi verdi socchiusi, le labbra rosee a svelare una dentatura perfetta. Non accenna nemmeno a guardarmi, né quando entra in classe, né quando si va a sedere dietro di me. Ritorno con lo sguardo sui libri, cercando di sprofondarci dentro.

"Ehi Adkins!" è un'altra voce che mi salva da un possibile annegamento sulle pagine dei racconti di Shakespeare.

"Hunter!" sorrido mentre si siede accanto a me e mi lascia un bacio lungo e dolce sulla guancia facendomi arrossire. Ecco come migliorare una giornata che diversamente andrebbe distrutta.

"Spero che tu non voglia cancellarmi dalla lista dei tuoi futuri fidanzati solo perché non hai precisamente passato con me sabato sera." ridacchia un po' a disagio ma molto più rilassato del solito. Ma credo che quella che davvero potrebbe annegare in se stessa sono io, visto che la persona con cui ho passato sabato sera è dietro di me, e vista l'antipatia che prova per Hunter basta che apra bocca per rovinare tutto quanto.

"Non essere sciocco! Lo rimprovero, non dovresti essere nella tua classe? La Judith non avrà pietà di te questa volta se ti trova ancora nella sua classe quando non dovresti esserlo." gli faccio notare sistemandogli il colletto della camicia.Mi guarda con sorriso fievole e dolce mentre mi rimetto seduta in modo composto.

"Ne vale la pena." mi assicura. "Ci vediamo a pranzo?" mi domanda con un sorriso genuino.

"Ci vediamo a pranzo." acconsento.

Si alza per andarsene, ma poi si ferma sui suoi passi: "Te lo avrei detto Sabato sera, ma sei scomparsa: hai un'aria dolcissima quando hai paura!" ride allontanando si.

Scuoto la testa imbarazzata. Eppure, per qualche ragione, mi sento come se mancasse qualcosa. Hunter è una bravissima persona, ma non riesce ad innescare in me delle forti emozioni. Forse devo solo conoscerlo meglio, d'altro canto è vero anche non gli sono indifferente.

--
La lezione di educazione fisica arriva in fretta, il che sta significare che ci avviciniamo sempre di più alla fine di questo patetico lunedì. Mi sto affrettando per i corridoi quando vengo fermata da Roger. Serro gli occhi, siccome ero riuscita ad evitarlo per tutto il giorno: "Ciao!" lo saluto con un cenno della mano.

"Non ti sei fatta sentire oggi." nota con un pizzico di sarcasmo nella voce. "Non abbiamo nemmeno pranzato insieme."

"Scusami, ero con Hunter." gli spiego. A quel punto Roger si ferma in mezzo al corridoio, costringendo anche me a seguirlo. "Che succede?"

"Che succede?" domanda sgranando gli occhi "Te lo chiedo io che succede? Credi di potermi evitare a vita, e di poter evitare a vita di parlare di quello che è successo davvero sabato sera?" domanda appartandosi in un angolo.

Mi guardo attorno alla ricerca di un buon modo per iniziare: "Non è successo nulla di più di quello che hai visto Roger. E non so nemmeno come siamo arrivati a quel punto." gli spiego. "Non ero con il gruppo di Harry, ero solo con Harry. E' stato strano.." gli spiego. "E se te lo racconto è perché sento di potermi fidare di te. Millicent e Hunter la sanno in un altro modo."

"E' chiaro." osserva lui "Dimmi tutto."

"Sono davvero andata a prendere i popcorn, ma poi lui mi ha chiesto di seguirlo, a detta sua perché doveva parlarmi di qualcosa. Ha giurato che mi avrebbe lasciata in pace per tutta la sera se lo avessi seguito e così ho fatto. Ha cercato di spiegarmi un po' quello che era successo con Jayden, per il quale non nutre troppo rispetto intellettuale, e poi.."

"E poi?" domanda spalancando gli occhi "Insomma, Sky, siete stati insieme per due ore. Due ore che io ho passato a gelarmi il culo, credendo che ti avessero rapita o che ti stessero facendo del male in qualche angolo, solo per trovarti con Harry Styles ad un palmo di naso. Parla!"

"E poi mi ha chiesto di restare a guardare il film con lui." sussurro non riuscendo a credere alla mie parole. "Ho declinato, così su due piedi, perché immaginavo che vi sareste preoccupati, ma.." mi passo le mani nei capelli "Mentre me ne stavo per andare ho capito che era li con lui che volevo essere, capisci?"

"E?" domanda in un grido sommesso: "Perché ora non siete sposati con due figli e un cane?"

Alzo gli occhi al cielo: "Perché sono una fottuta illusa, Roger. Ecco perché.." riprendiamo a camminare "Non è successo assolutamente nulla tra di noi durante il film, lui ha fumato ed io ho guardato Nightmare. Ma quando è arrivato il momento che me ne andassi il suo atteggiamento è diventato quello di sempre. Niente più gentilezza, niente di niente." a questo punto decido di omettere la parte in cui io tento di ucciderlo. "Quando ci hai trovati avevamo appena avuto una delle peggiori discussioni che ci siano state tra di noi."

"Ed è per questo che stavate per saltarvi addosso? Nel senso più animalesco della cosa."

"Ti prego, risparmiami. Non lo avrei mai baciato." sussurro l'ultima parte.
Affretto il passo visto che sono in ritardo per la lezione di Educazione Fisica. Il corridoio è vuoto, e questo è un bene, così nessuno può origliare quello che ci diciamo io e Roger. Ma siccome quando si parla del diavolo spuntano le corna, Harry compare dalla parte opposta. Smetto di parlare a Roger, e lui inizia ad inventarsi una conversazione che in realtà non stavamo avendo, per rendere il tutto molto più credibile, come suo solito.

Harry attraversa il corridoio lanciandomi solo una veloce occhiata, occhiata che non risparmia nemmeno a Roger. Tutti e tre sappiamo, e tutti e tre siamo parimenti a disagio. Ma quando se ne va, io e Roger possiamo tirare un sospiro di sollievo.
"Ascolta Sky-" continua Roger "Qualsiasi cosa sia successa tra di voi, non m'importa. Non è affare di nessuno se non tuo e suo. Non ti devi scusare. Ma devi fare mente locale e capire quello che vuoi. Se vuoi continuare a seguire Styles, fallo, munisciti di pazienza e io sarò qui a farti da sostegno morale. Ma in quel caso, se sai di non potergli restare alla larga non illudere Hunter. E' nostro amico, mio prima che tuo. E' un ragazzo semplice, e se ti piace meno di Harry lo capisco, nemmeno di questo devi scusarti, basta che tu sia sincera con lui fin dall'inizio e che non lo illuda. Non può essere colui che usi per farlo ingelosire, nonostante io sia stato il primo ad aiutarti in tal senso." sbuffa.

"Hai completamente ragione." sussurro ormai davanti alla porta dello spogliatoio femminile. "Ma ho già detto parecchie bugie per coprire le mie azioni con Harry." sussurro.

"Quindi tu sei sicura di quello che vuoi? Sei sicura di volere Hunter?" domanda.
Annuisco, in preda ad un momento colmo di logicità.

"Non sono sicura di voler nessuno in realtà, ma non sono indifferente ad Hunter." rispondo.

"Allora tieni a mente che non state insieme, e che non puoi ancora aver sviluppato una coscienza da fidanzatina nei suoi confronti. Non sentirti legata a lui fino a quando la cosa non verrà naturale, è molto semplice." gli sorrido.

"Ora devo assolutamente correre o Fitcher mi metterà una nota, ma.. ti sono davvero grata. Quando sono da sola cerco di scervellarmi per capire quello che è meglio fare, eppure non.. non ci riesco."

"Sono qui per questo, rossa!" mi fa l'occhiolino salutandomi. Mi cambio velocemente nello spogliatoio ormai vuoto. Quando sono in palestra noto che la classe di Gwen farà lezione con noi anche oggi.

"Signorina Adkins.." sorride il vecchio seduto sulla panca. "Sono felice di vedere che si è unita a noi."

Faccio un cenno confuso mentre mi allontano a passi incerti da quel pervertito per poter raggiungere Gwen che è nell'angolo assieme ad un'altra ragazza. Non appena nota che mi sto avvicinando dice qualcosa alla ragazza accanto a lei, che se ne va. Mi sorride ampiamente prima di battere una mano sul pavimento accanto a lei, perché io mi ci sieda.
"Ciao Sky." sorride. "Prima che tu dica qualsiasi cosa- solleva le mani e socchiude gli occhi- permettimi di chiederti scusa. Se non da parte di Jayden, da parte mia. Quello che gli hai detto era quello che si meritava, forse ti aspettavi che anche io e Ginger facessimo quello che hai fatto tu ma, Jayden è Jayden.. per noi è come un fratello. E' stato ripreso più di una volta per i suoi atteggiamenti idioti. Non devi farti una cattiva idea su di lui: è un bravo ragazzo. Ha solo vissuto nel posto sbagliato da quando è nato. Comunque sia, credo che dopo la sfuriata dell'altra sera abbia imparato la lezioni."

"Mi fa piacere. Quella non è stata proprio una bella serata per nessuno dei due." sbuffo appoggiando la schiena al muro.

"So che eri con Harry." dice poi, di punto in bianco. Devo essere arrossita tremendamente molto, come mio solito: "E' stato lui a dirmelo." continua.

"Ah si? E cosa ti raccontato?" domando assottigliando gli occhi. Lei sembra confusa, infatti scoppia a ridere.

"Cosa avrebbe mai dovuto raccontarmi?" domanda "Di quello che è accaduto." si stringe nelle spalle.

"Si?" domando. Sono incredula. Harry che parla ai suoi amici di quello che ci siamo detti sabato sera è un vero miracolo. Io per prima non ho osato farne parola coi miei. E' una cosa che mi sorprende in positivo, è chiaro. Eppure, rifletto, non fa a meno di continuare a vagabondare per la scuola in compagnia di Lucilla.

"Ehi- mi richiama lei- so che non è semplice accettarlo.." continua osservandomi dritto negli occhi. Ha uno sguardo penetrante e mi sento perforata fino all'animo: "Ma non devi avere paura di nulla. Non sei sola." ed è a quel punto che inizio a realizzare di cosa effettivamente può aver parlato Harry. Le parole mi mancano, non può aver detto loro che l'ho quasi ucciso.

Distolgo lo sguardo: avrei preferito che avesse raccontato loro di come stavamo per baciarci o di quello che ci siamo detti. Questo è troppo. Perché? Per quale ragione? Lei corruga la fronte:
"Harry non ti ha detto molto, non è così?!" domanda.

"Cosa mai avrebbe dovuto dirmi?" continuo con voce più adirata. "Non sto comprendendo. Harry ti ha detto che ho rischiato di ucciderlo sabato sera, non è così?" domando schietta. Lei si guarda attorno con circospezione. Annuisce. "Ottimo, cosa mai avrebbe dovuto dire lui a me, dopo una cosa simile?"

"Avrebbe dovuto dirti che il modo in cui stavi per fargli del male è qualcosa che puoi imparare a controllare. Certo che è proprio cieco quando si tratta di certe cose." sussurra allacciandosi una scarpa.

"Non comprendo Gwen. Siete tutti così strani, il vostro gruppo lo è. Non mi avreste degnata di uno sguardo se non aveste avuto dei sospetti su di me. Anche se ancora non ho ben capito di cosa si tratta. Non mi piace il modo che avete di fare."

"Hai pienamente ragione. Su tutti i fronti. Ma devi fidarti di me. Ascolta- mi guarda- questa sera ti spiegheremo tutto. Io e gli altri. Ci saranno tutti quanti. Potrai fare tutte le domande che ti vengono in mente e noi ti racconteremo quello che ancora non sai sul perché il nostro gruppo è così interessato a te. Va bene?" domanda.

Annuisco. "Dove ci incontreremo?" domando.

"Nel nostro appartamento. Non sarai in pericolo. Noi abbiamo modi diversi da quelli di Harry. Quel maledetto!" sbuffa iniziando a fare stretching. "Avrebbe dovuto spiegarti tutto, ci siamo fidati di lui quando ha detto che ti avrebbe cercato. A quanto pare ha fatto tutto tranne che spiegarti questa cosa." sbuffa.

"Ha litigato con me. Come sempre." rido io amareggiata."Saprò anche che cosa è Sheol?" domando sottovoce. Lei mi osserva con gentilezza: "Anche di quello, si."

"Ottimo. Allora posso fare uno sforzo e presentarmi anche se c'è Harry." sbuffo.

Ci alziamo quando il professore ci chiede di formare due squadre.
"E, Sky.." mi chiama Gwen prima di allontanarsi "E' vero che ci siamo interessati a te perché credevamo avessi qualcosa in più degli altri. Qualcosa di curioso. Ma questa non è più l'unica ragione per cui desideriamo la tua amicizia, vorrei che fosse chiaro. Non siamo le persone più trasparenti di questo mondo, è vero, ma tu sei una ragazza a posto, e tutti noi ti apprezziamo. Perfino Jayden." ridacchia. "Vorrei solo che fosse chiaro." mi batte una mano sulla spalla prima di allontanarsi: "A questa sera, testa di fuoco!"

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