Sheol

By Little57

2.3M 138K 41K

Tra le macerie di un posto che cadeva a pezzi non ci eravamo resi conto che quelli più distrutti eravamo noi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
Capitolo 89
Capitolo 90
Sequel ed altre storie
Nuova Storia: Madera

Capitolo 7

28.9K 1.6K 500
By Little57

"Non posso crederci, ti ha costretto a lavorare con Styles!" Hunter sembra parecchio infastidito da questa cosa, sinceramente nemmeno io sono al settimo cielo per il fatto di dover collaborare con quella persona, ma non posso tirarmi indietro, ho bisogno del massimo dei voti e non posso certo mettermi a fare storie con una come la Judith prima ancora che il progetto sia iniziato. Ed è con questo in mente che non riesco a capire perché ad Hunter bruci così tanto il fatto che io ed Harry dovremmo fare coppia per inglese. 
"Non mi ha costretto nessuno." mento spudoratamente e senza rimorso perché non voglio passare per l'incapace che non riesce nemmeno a non farsi mettere i piedi in testa. Io ed Hunter entriamo da Arthur che ci sorride. 

"Buon pomeriggio ragazzi. Brutto tempo fuori eh?" è seduto su una poltrona di color marrone chiaro, ha la pipa in bocca e in mano un libro. Io ed Hunter mettiamo da parte gli zaini annuendo. Questo posto è davvero magnifico, ora più di prima, perché, con tutta la dovuta modestia, ho fatto un lavoro davvero eccellente. Ora i libri sono tutti ai loro posti, in ordine, spolverati. Il parquet in legno è lucido e lindo. Il bancone di Arthur è stato spolverato e riordinato, esattamente come la libreria alle sue spalle. Abbiamo ridipinto alla meno peggio alcune crepe dell'unico muro che non è coperto dalle librerie e, quando non è stato possibile ridipingere, abbiamo appeso dei quadri comprati a pochi spiccioli al mercatino dell'usato. Il tavolino da caffè di prima, al quale mancava una gamba di legno, è stato prontamente sostituito con un baule, fantastico, che Arthur custodiva nel magazzino, i fiori secchi sono stati sostituiti da un mucchio di foto che è stato proprio Arthur a scattare quando girava il mondo da giovane. Sorrido riempiendo i polmoni d'aria.

"Salve Arthur." Hunter fa un sorriso tirato mentre si siede svogliato ed arrabbiato sula sedia.

"Non ti disturberemo Arthur, come stai oggi?" gli sorrido andando a sistemare alcuni dei libri che avevo preso in prestito.

"Molto bene Sky, tu? Te la sei cavata bene con il compito d'inglese?" sorride.

"Abbastanza, spero." arrossisco al pensiero di quello che ho fatto.

Mi siedo accanto ad Hunter e lo guardo per un po'. "Smettila di tenere quel muso, se non sono io ad essere preoccupata, che motivo ne hai tu?" gli chiedo.

"Sky.." bisbiglia lanciando un'occhiata ad Arthur per assicurarsi che sia ritornato a leggere. "Devo ricordarti quello che ti ha provocato al polso l'altra volta, solo perché gli hai detto di non buttare la tua roba nel cesso?" digrigna i denti.

Assottiglio gli occhi. "Hunter, vorrei davvero tanto fare questo compito senza pensare che da un momento all'altro mi potrebbe fare del male. Ok? Sei pregato di non ripetere quello che è successo, se io ci sono passata sopra tu dovrai fare lo stesso."
Sospira abbassando lo sguardo.

La porta si apre e attraverso la libreria che si trova davanti alla vetrina, riesco ad intravedere una massa di capelli scuri e disordinati. Anche Hunter lo vede perché subito si rabbuia più di quanto non lo fosse già. Quando Harry appare davanti a noi quasi mi trattengo dal ridere per il suo cappotto nero infradiciato e per i capelli un po' più piatti sulla testa a causa della pioggia.

"Uh, ciao Harry, che bello avere un po' di gente qui in giro." sorride Arthur, davvero compiaciuto, mentre scruta il ragazzo appena entrato.

"Ciao Arthur." lo saluta Harry guardando me e Hunter. "Sfigati." ghigna nella nostra direzione dopo un breve tratto di silenzio.

"Io vado Sky, ci vediamo stasera?" chiede Hunter mentre si alza prendendo lo zaino.

Annuisco. "A stasera." sorrido facendogli un cenno con la mano mentre va via salutando Arthur ed ignorando Harry.

"Cos'è, esci con quel tipo ora?" ridacchia togliendosi il cappotto e sistemandolo vicino al camino per farlo asciugare. Mi è impossibile evitare di notare come la maglia a mezze maniche, bianca, sia così sorprendentemente sottile che lascia intravedere tutti i tatuaggi sotto di essa.

"Non vedo come questo possa aiutarci con la nostra ricerca." sbuffo infastidita continuando a guardarlo. "Non hai freddo con solo quella addosso?" faccio un cenno verso la sua maglia.

"Non vedo come questo possa aiutarci con la nostra ricerca." mi imita alimentando il mio disprezzo nei suoi confronti. Sorride mentre mi metto gli occhiali da vista ed apro il quaderno di Inglese per consultare gli spunti che la Judith ci ha dato su questo compito.

"Accidenti quattrocchi, non pensavo che prendessi nota di tutto quello che dice quella vecchia decrepita." ride Harry.

"Non ho intenzione di passare due settimane con te che non fai altro che prendermi in giro, quindi sei pregato di chiude la bocca, prendere posto e cominciare a buttare giù qualche idea." Arthur ridacchia, Harry mi guarda con comprensione.

"Voglio fare Shakespeare." annuncia sedendosi accanto a me, troppo vicino.

"Ma sarà sicuramente quello più gettonato." cerco di ragionare.

"Allora facciamolo meglio degli altri." fa spallucce giocando con un evidenziatore.

"Non credo che possiamo prendere questo rischio io e te, che siamo due scappati di casa in confronto ad alcune delle persone che abbiamo in classe." sospiro quasi stessi parlando con me stessa.

"Vedi Arthur.." sento Harry che richiama l'attenzione del vecchio che ora alza gli occhi dal libro e lo guarda. "Questa è precisamente la ragione per cui l'ho costretta a fare coppia con me." annuisce. Arthur scuote la testa divertito. "Brava testa di fuoco, vedo che puoi usare la tua testardaggine anche quando ci vuole."

"Harry." lo ammonisco bisbigliando tra i denti. Gli lancio un'occhiata veloce; spero che sia stata veloce visto che per un attimo mi perdo.

"Hai finito con 'Manuale di Chitarra'?" gli chiedo mentre lascio cadere la penna che ho in mano perdendo la concentrazione.

"Si, ma non ce l'ho dietro, spero vostra altezza testa di fuoco Skylar Adkins, voglia perdonarmi." ridacchia mentre mi sfila gli appunti di mano per poterli guardare.

"Sul serio Harry, mancano pochi giorni, se non lo riporti in tempo non ne potrai prendere altri."

"Rilassati quattrocchi, a chi vuoi che interessi un libro simile, e poi mi sembra che gli unici a frequentare questo posto siamo io, te e il tuo ragazzo."

"Hunter- bisbiglio tra i denti- non è il mio ragazzo." Lo guardo torva.

"Come ti pare.." fa spallucce mentre corruga la fronte leggendo attentamente quello che ho scritto durante la lezione. "Beh.. di sicuro, chiunque sia il nostro soggetto per il compito sulla Lettura Inglese in età Elisabettiana, dovrai essere tu a scriverlo." guarda attentamente il foglio, forse non accorgendosi del fatto che mi ha appena fatto una specie di complimento.

"Puoi chiamarmi per nome, per favore? Almeno quando non ti sente nessuno e quindi non devi far vedere che sei un duro." sbuffo.

"Lo farei se fossimo soli.." indica Arthur e ride.

"Sei un immaturo." mi alzo per riempirmi una tazza di caffè. "Possiamo provare con Francis Beaumont." faccio spallucce sospirando.

"O con Christopher Marlowe.." interviene.

"O, meglio ancora, John Fletcher." ma mentre sto dicendo quel nome me ne viene subito in mente un altro. Mi volto di scatto verso Harry che mi sta guardando esattamente come sono io a guardarlo.

"Thomas Dekker!" esclamiamo in coro.

"Eureka!" esclama Arthur. "Ora la smetterete di sparare nomi di letterati e mi lascerete leggere in pace?" sbuffa facendoci ridacchiare.

"Come ho fatto a non pensarci subito?" Mi vado a sedere al mio posto appoggiando il caffè sul ripiano del tavolino.

"Non sei stata solo tu a pensarlo testa di fuoco, il merito è anche mio." sorride mentre prende il mio caffè e ne prende un sorso.

"Ti è vietato bere il mio caffè. Anzi ti è vietato fare qualsiasi cosa col mio cibo dopo quella mela gelata." ridacchia.

--
"Skylar, giuro su Dio, che se fai di nuovo così tardi, non troverai nulla a tavola che aspetti di essere ingerito dalla tua lurida bocca." Millicent è visibilmente arrabbiata e preoccupata per il fatto che io sia in ritardo. Le avevo detto che sarei stata di ritorno a casa per le 18:00 e sono le 19:50.

"Mi dispiace Milly." sospiro mentre butto il giubbotto bagnato da parte. "Lo sai che mi ci vuole mezz'ora solo per arrivare fino a qui, dal negozio di Arthur." sospiro mentre mi siedo sul mio letto per togliere le scarpe e metterle vicino alla stufa perché si asciughino.

"Si?" assottiglia gli occhi, straordinariamente non truccati. "E, dimmi Sky, che cosa hai fatto negli altri 80 minuti di ritardo? Hai perso la strada? Lo sai che mi hai fatto preoccupare?" sbraita.

"Ripeto, mi dispiace." mi metto a sedere nel piccolo tavolo sorridendo alla zuppa di pomodoro davanti a me. "Ma in compenso sono davvero a un buon punto con il compito di inglese, non so tu e la tua compagna ma.."

"Hunter è preoccupato." si siede vicino a me e mi guarda. "E so che sai il perché. Se sono stata in pena per te era soprattutto perché eri con lui." ora la voce più controllata mentre porto alle labbra la prima cucchiaiata.

"L'ho detto ad Hunter e lo dirò anche a te, questo è un compito, non sto con lui perché mi piace passarci il tempo, non farmene una colpa. Ok? E poi non è così terribile quando non è accerchiato da gente a cui deve far vedere di essere uno spaccone." faccio spallucce. Lei contrae la mascella e assottiglia gli occhi. Non credo di averla mai vista così arrabbiata per qualcosa o con qualcuno. Di certo non con me. 

"Non è così terribile?" domanda in modo retorico mentre mi prende il polso destro e lo tiene sollevato in aria. "Ti devo per caso ricordare che fino all'altro ieri ancora ti faceva male?" alza un sopracciglio perfettamente truccato.

"Lo so che cosa è successo, lo so bene, e no, non ho bisogno che mi rinfreschi la memoria. Non ho detto che è il mio migliore amico. Questo è il primo giorno in cui lavoriamo a questo progetto, se fosse stato così terribile come tutti, io per prima, mi aspettavo che fosse, me ne sarei andata molto prima. Ma non è stato così. Per quanto riguarda questo progetto si impegna e mi è addirittura d'aiuto. Ma solo per quanto riguarda questo progetto. Tranquillizzatevi un po' tutti, non ho ancora intenzione di sposarlo." sbuffo ironica.

Continua a tenere la bocca aperta. "Mi stai prendendo in giro?"

"No, Milly, niente affatto. E' più d'aiuto di quanto non sia d'intralcio." ribadisco.

"Sul serio? E come si comporta?" chiede facendosi più interessata. Forse non riesce davvero ad immaginarsi Harry in una veste che non sia quella della 'gerarchia'. 

"Bene, insomma, non evita le solite battutine, i soliti nomignoli, ma tutto sommato aiuta, non pensavo si potesse concentrare così tanto, ed invece, ha delle idee che non sono per niente male." annuisco continuando a mangiare. "E penso che verrà fuori un bel lavoro."

"Cavolo.." sospira. "Beh, avere già fatto tutta questa roba l'anno scorso deve essergli d'aiuto." Ridiamo insieme. "Parte avvantaggiato." aggiungo.

"Fatto sta che domani dovrai dar conto a Roger e Hunter del perché del tuo ritardo, erano qui fino a poco fa, poco prima che tu arrivassi." sospiro.

"Lo so." sbuffo. "Grazie per la cena Milly. Domani cucino io, promesso."

"Certo che cucini tu." ridacchia in tono ovvio.

Mentre lei sparisce in bagno decido di essere abbastanza stanca per mettermi il pigiama e sistemarmi a letto. Scarto l'idea di poter prendere sonno subito, quindi decido di tirare fuori il nuovo libro che ho preso da Arthur per poter leggere qualche riga. Lo appoggio sul letto mentre mi cambio. Guardo la mia borsa dei vestiti sorridente, si sono aggiunti due nuovi capi, la camicia bianca e un paio di jeans, che ho comprato con Milly all'usato. Passare così tanto tempo in quel posto mi ha fatto pensare a quando compravo la roba nel centri commerciali, prezzi stratosferici per prodotti di scarsa qualità. Ed invece, qui, nel magnifico negozio dell'usato che Milly venera come se fosse un luogo sacro, trovo vestiti belli, anzi bellissimi, a prezzi molto molto ragionevoli.
Mi sistemo a letto e prendo il libro, lo apro nella prima pagina, ho una specie di fissa per le dediche che gli autori fanno: questa è a un fratello. Nella pagina seguente, sotto al titolo, con una grafia disordinata e tirata, c'è scritto: Tempo un mese testa di fuoco, tic tac tic tac.. -H

Continue Reading

You'll Also Like

7.8K 385 31
La cosa più difficile da affrontare, nella vita? Diventare grandi. Tutto quanto cessa di diventare un idillio totale, e la realtà comincia a manifest...
51.9K 567 3
Se ti senti persa, confusa, con la mente annebbiata... Sappi che queste parole le hai scritte tu. Alexis. Io sono te. E se sei qui a leggerle per cer...
19.7K 441 18
raccolta di storie romantiche e da farfalle nello stomaco <3
1.6M 50.3K 72
"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per d...