Un posto per l'eternità

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Non so dove andrai,
ma in ogni parte del mondo lo sai che per Te, io ci Sarò,  fino alla fine, come un ricordo che non se ne và..
.. pensavo che fosse impossibile lasciarti un posto per l'eternità"

L'aria gelida di dicembre si scontrava con violenza sul mio viso, mentre la pioggia non smetteva di bagnare i nostri corpi.

"Muoviti, Al!"
Guardai di sbieco Chriss, che correva in modo fluido sotto quel temporale, come se la cosa non lo infastidisse per niente.
Avrei potuto odiarlo,per quell'idea insensata e al quanto stupida, ma un sorriso avvolse le mie labbra.

"Sei una pippa, Milton" lo raggiunsi al riparo, e iniziai a spostare i miei capelli che ormai erano tutti appiccicati al viso.
"Ti rendi conto che le tue idee fanno schifo?"  strizzai i capelli mentre un brivido di freddo ricoprì tutta la mia schiena e ogni parte della mia pelle.

Ma lui sorrise, spiazzandomi del tutto.
E pochi secondi dopo afferrò il mio polso e mi strattonò tra le sue braccia.

"Chriss..!" mi lamentai per il fatto che stava peggiorando solo la situazione, eravamo due pozze d'acqua.

"Smettila di lamentarti, e guarda il lato positivo"
sollevai le sopraciglia, mentre le sue dita sfioravano lentamente il mio viso.
"perché ne esiste uno?"
Era dannatamente bellissimo, i suoi capelli fradici e al quanto disordinati gli ricadervano sulla fronte dove delle gocce d'acqua scendevano lungo il suo viso, e definivano la forma delle sue labbra umide, che dischiuse prima di portarle a netto contatto con il mio collo.

Una strana sensazione cercò di annebbiare il mio cervello, ma cercai di resisterla e indietreggiai facendo passare la mia mano proprio lì nei suoi capelli, ma un attimo dopo mi ritrovai  con la schiena attaccata al muro e le sue labbra incollate alle mie.

Il sapore della sua bocca, inebriò ogni mio senso, mi era mancato così tanto da non riuscire a crederci, e lui parve pensarla come me, dato che intensificò quel bacio come se non volesse più  staccarsi. Rude, passionale, quel modo che tanto gli apparteneva, e che accendeva quella gran voglia di averlo.

Le sue mani scesero sui miei fianchi, ben salde che potevo sentire la pressione.
Ma d'un tratto tutta quella magia venne sostituita dalle risate di alcuni ragazzi, che si avvicinavano sempre di più, finché spostai la testa contro la sua spalla, quasi a nascondermi.

"Che c'è ?" chiese quasi infastidito.
"Questa era la cosa positiva?" cercai di nascondere il mio imbarazzo.
"assolutamente!" portò le dita sul mio collo in una  presa salda che mi costrinse a guardarlo.
"Il fatto che ti imbarazzi ancora per queste cose,  potrebbe farmi perdere ancora di piu la testa, Milton" sorrisi debolmente, ma non diedi il giusto peso alle sue parole perché i miei occhi erano attratti da altro.

Le sue labbra ancora una volta erano distese a causa di uno strano sorriso che gli formava una fossetta sulla guancia, il suo viso sembrava quasi del tutto rilassato, e i suoi occhi neri avevano assunto una strana sfumatura quasi a sembrare piu chiari.

Era tutto così strano, quasi come se del Chriss di qualche ora fa non né fosse rimasto piu nulla, e per quanto assurdo né fui felice.

Non avrebbe di certo potuto dimenticare tutto ciò che era successo, forse stava fingendo, o semplicemente  quella era la giusta distrazione.

Avvicinò di nuovo le sue labbra alle mie, lasciandomi un bacio veloce, dove fece entrare con urgenza la sua lingua nella mia bocca, prima di stringere leggermente la parte inferiore del mio labbro.

"Andiamo dentro!" 
"Ok"

Afferrò la mia mano e mi spinse dietro di lui, mentre io ero ancora troppo presa da ciò che si era accesso nel mio corpo.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now