Uno di Troppo

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"Siamo perennemente attratti, da tutto ciò che è sbagliato, pericoloso, devastante. E la verità è che ne siamo coscienti"

Un immenso campo di girasoli, era l'unica cosa che i miei occhi riuscivano a percepire, anche perché il mio corpo né era completamente immerso, al punto da non sapere piu come uscirne
Così iniziai a correre, sempre piu veloce finché i miei piedi non sentirono il vuoto, e precipitai in un burrore.

Mi svegliai di soprassalto, con il cuore in gola, ma non appena mi resi conto di essere nella mia stanza, distesa comodamente sul mio letto, riportai la schiena sul materasso, e cercai di traquillizzarmi.

Non avevo la piu pallida idea, di cosa volesse significare quel sogno, e in realtà non gli diedi molto peso, dato che non appena chiusi i miei occhi per cercare di dormire , nella mia testa riapparvero quelle immagini, le stesse che più di qualunque altro avrei dovuto cancellare.

"Alissa??" La voce di jessica arrivò lieve alle mie orecchie, ma io presa in quei ricordi quasi non gli diedi retta.

"Alissa, cazzo perché non apri la porta?"
I suoi occhioni scuri, così simili a quelli di suo fratello, incorniciati dai suoi capelli chiari, mi si pararono davanti.

"Jess, stavo dormendo. Che cavolo succede?"
"Non puoi dormire, sono le 9.00 e mio padre ha indetto una riunione"
"Fanculo"

Piombai letteralmente giu dal letto, scalciando le coperte ai miei piedi.
Ma prima che potessi scomparire dalla sua visuale, lei mi afferrò per un braccio.
"Aly io e te dobbiamo parlare"
"Di cosa?"
"Lo sai benissimo, di cosa"
Corrugai la fronte, facendogli credere di non aver capito a cosa si riferisse. Ma in realtà come diceva lei, lo sapevo bene. I continui litigi con suo fratello, e la mia reazione al quanto eccessiva, avevano fatto insospettire anche lei, che molto probabilmente iniziava a dubitare di ciò che gli avevo raccontato.

"Non credo ci sia niente di cui parlare, e poi non mi hai appena detto che siamo in fottuto ritardo?"
"Cazzo vai a vestirti. E da quanto usi quel linguaggio?"
"Dai jess!"

Feci per andarmene, soddisfatta di aver fatto passare in secondo piano le sue infinite domande, ma poi tornai indietro.

"Mi dici come hai fatto ad entrare nella mia camera, sé era chiusa?"
Sorrise di gusto.
"Sai essere la sorella di Chriss, e la fidanzata del suo migliore amico, ha i suoi vantaggi"

Non capii assolutamente a cosa diavolo si riferisse, ma una cosa era certa, io non sapevo un bel niente della vita di quei due, e forse in parte era meglio così.

Chris
"Svegliati Cretino"
"Mmh" mugugnai
"Chris Alzati, o ti porto di peso sotto quella fottuta doccia"
"Che cazzo vuoi Jack?"
Contro ogni mia volontà, mi ritrovai costretto ad aprire i miei occhi.

"Puzzi di fumo, e non so che altro, quindi alza quel culo e vai a lavarti"
Corrugai la fronte, di fronte alle sue parole, e iniziai a guardarmi intorno.

I miei occhi sfortunatamente non videro assolutamente niente di scuro, e soprattutto di mio. Ma si ritrovarono avanti un'immensa parete chiara, al quanto orribile,  che quasi mi nauseo'

"Che cazzo ci faccio a casa tua?"
Non ricordavo un cazzo della sera precedente, e tanto meno come diavolo ero arrivato fino a lì.

"Sei un fottuto idiota, come cazzo ti è venuto in mente di andare lì??"
Lo guardai stranito.
"Lì dove?"
"Per quale ragione sei salito su quella macchina del cazzo?"
Una fitta alla testa mi fece contorcere il viso.
"Non urlare cazzo, mi fa male la testa"
"Ti sei fumato quella merda, e scommetto che hai anche bevuto, e fatto chissa cosa"
"Jack..non ricordo un cazzo. Ti rilassi un attimo?"
"No Chriss. Non posso rilassarmi sapendo che sei andato di nuovo in quel posto di merda. Mi dici per quale ragione l'hai fatto?"

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora