"Alla nostra..River"

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"Sei bella è Dannata, come la metà mancante di una mela avvelenata"

Disteso su un materasso, che non mi sembrava più così tanto comodo, cominciai a mettere alla prova davvero il mio autocontrollo, che non avevo mai posseduto prima di quel momento.

La sua infinita bellezza distesa su di me, la sua testa poggiata sul mio petto, e i suoi occhi che guardavano dritto nei miei..tutto quello mi stava portando dritto all inferno dato che la mia erezione non smetteva di pulsare tra le gambe, ed io ero sempre piu in conflitto con me stesso, mentre lei con molta calma mi aveva negato quel piacere Immenso, solo per una stupida presa di posizione del cazzo.

E in quel momento era a pochi centimentri dal mio viso, che mi guardava con quei occhioni verdi, che non facevano altro che peggiorare ulteriormente la situazione.

"Non ci credo.. sono passati più di cinque minuti, e tu ancora non sei esploso,credo che il tuo ego né stia risentendo"
"Alissa, non provocarmi"
"Daj..così non sei per niente credibile"
"Ti stai zitta, o vuoi continuare ad essere sempre piu stronza?"
Mi guardò ancora per alcuni secondi, per poi scoppiarmi a ridere in faccia, e quello purtroppo non fece ridere anche me, perché persi tutta la pazienza che avevo cercato di mantenere, e sentii un calore salire su per il mio corpo, fin ad arrivare al mio cervello e sapevo bene che quello non avrebbe portato niente di buono.

Infatti in una frazione di secondi, la spostai brutalmente dal mio corpo, e scesi giù per quelle scale.

Aprii il frigorifero in malo modo ovviamente, e afferrai una lattina di birra, sperando che l alcooll cercasse di alleviare il mio stato.

Stappai la birra, ma nello stesso tempo sentii la vena del mio braccio pompare sempre più, e mi ritrovai i jeans fradici di birra, data la forza che avevo usato.

Merda.

Imprecai, prima di dirigermi verso il lavandino nella quale scaraventai la lattina, e poi cercai di rimediare quel disastro che avevo appena combinato. Ma l'unica cosa che mi ritrovai a fare, fu prendere a pugni quel mobile di merda.
Lo colpii talmente tanto, che mi fermai solo quando vidi le nocche ricoprirsi di sangue.
Cazzo.

"Continua pure, il tuo atteggiamento è davvero maturo"
Non appena la sua voce arrivò alle mie orecchie, mi bloccai e mi costrinsi a non voltarmi, non dovevo cedere davanti ai suoi occhi,non un'altra volta.

Ma lei poggio' una mano sulla mia spalla, che il mio corpo rifiutò per quanto bruciasse, e la strattonai.
"Levati Aly.. non vorrei far qualcosa di cui pentirmi"

Sentii i suoi passi allontanarsi, e solo allora cominciai a respirare, avevo cercato di controllarmi alzando un muro tra di noi, ma lei cercava di abbatterlo a tutti i costi e quello mi mandava in bestia piu che mai, perché avevo una fottuta paura delle mie reazioni della quale costantemente mi pentivo, e lei non mi avrebbe perdonato.. non un altra volta.

Costretto da uno strano impulso, voltai la mia testa, e i miei occhi ricaddero subito su di lei, che stava seduta sull isola mentre beveva qualcosa dalla sua tazza, ma una goccia fuoriusci dalla sua bocca ed io non potetti far a meno di seguirla finché non si posiziono' sulla sua gamba, al quanto scoperta dato l eccessiva lunghezza del suo vestito.
Cazzo!

Distolsi immediatamente il mio sguardo, passandomi una mano tra i capelli, avrei perso la testa se non mi sarei allontanato, cosi mi diressi sulla poltrona in salotto.

Ero nervoso per quello che mi aveva detto Jack, per come stavano andando le cose, per il mio scarso autocontrollo.

Ma dato che Dio voleva sicuramente vedere fino a che punto arrivassi, come alzai gli occhi la vidi saltar giù da lì, e cosi facendo notai soprattutto le sue misere mutandine che solo pochi minuti prima avevo cercato di toglierle.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now