Nonostante tutto

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"Non avevo mai sentito di appartenere ad un posto.
Ma TU mi facevi sentire, fottutamente bene, da credere che ci fosse un posto anche per ME".

La mia mente si era rifiutata categoricamente, di accettare la situazione, e il mio corpo si muoveva in quella maledetta stanza, ad una velocità fuori dal normale, in modo da evitare che la mia testa accendesse qualsiasi interruttore, e cosa più importante, volevo uscire il prima possibile dalla sua camera, dove il suo dannato profumo non smetteva di insinuarsi nelle mie narici.

Strinsi i lacci delle mie converse, con talmente tanta forza che quasi sentii le vene del mio piede esplodere
"Cazzo!"

"Mi vuoi dire che stai facendo, Aly?"
Mi alzai di scatto, e trascinai il mio trolley fino all'uscio della porta, dove un jack a braccia conserte, non smetteva di fissarmi.

"Sto cercando di uscire dalla sua vita, non lo vedi?"
"No! Vedo solo una cretina, che sta facendo di tutto per non affrontare l'argomento"
Le mie dita, strinsero il bordo della valigia, e cercai di superarlo, ma la sua mano aderì perfettamente al mio braccio, facendo bloccare ogni mio movimento.
"Credi che lasciare la sua stanza, o uscire dalla sua vita, basterà a non farti sentire di merda?"

Corrugai le sopracciglia

"Ma tu da che parte stai?"
"Parliamo di te! Cazzo Aly, devi sfogarti. Piangi, urla, oppure vai da lui e tiragli due schiaffi, ma non puoi ignorare ciò che provi"
"Jack, prima di tutto toglimi queste mani di dosso, e poi so bene cosa devo fare, e parlare di quel cretino, non risulta nei miei piani, perciò spostati"
"No!" Il suo tono di voce salì di qualche ottava, mentre la sua presa ferrea non sembrava aver nessun intenzione di lasciarmi.
"Posso sapere che vuoi da me?" Mi lamentai esasperata.
"Voglio solo aiutarti"
"Direi che questo non è il modo migliore" indicai la sua mano, la quale spostò immediatamente, lasciandomi un leggero dolore al braccio.

"Scusa non volevo farti male, e che sono abituato ad avere a che fare con il tuo ragazzo, e con lui funzionano solo certi modi"
"Non è più il mio ragazzo"
Gli puntai un dito contro, ma lui sorrise debolmente, prima di alzare le sue sopraciglia.
"Dacci un taglio jack, parlo sul serio, è finita"
"Se lo dici tu"

Cercai ancora una volta di passare quella soglia, ma lui mi sbarrò la strada.

"Non esci da qui, finché non mi dici almeno come stai, senza prendermi per il culo"
"Jack, la tua ragazza s incazzera' a morte se non ci vede arrivare, ed io in questo momento è l unica cosa che voglio evitare. Il resto può andarsene a fanculo chiaro?"

"Forse sto iniziando a capire perché quello stronzo si sia innamorato di te"
Alzai gli occhi al cielo, prima di tirare fuori una risata al quanto sarcastica.
"Innamorato? Certo perché lasciarmi è stata la sua miglior dichiarazione, non e vero?"
"Non voglio parlare di quanto sia coglione Chriss, o stupida tu, a credere alle sue parole. Ma voglio solo sapere come stai, ti è cosi difficile ammetterlo?"
Sbuffai, di fronte alla sua insistenza al quanto snervante.

"Non voglio ammettere un bel niente, sto bene cazzo. Ora muovi quel culo, prima che jessica s'incazzi sul serio"
"Porta quella valigia nella stanza degli ospiti, perché non ti cederò il mio posto, occhi verdi"
"Sei un amico di merda JACK"

**
Il tragitto in macchina era stato abbastanza breve, ma una vera tortura per la mia mente. Avevo provato in tutti i modi, a non pensare a quello che era successo, a come mi sentivo, ma era inevitabile.
Jack aveva ragione, dovevo accettare la realtà dei fatti, ma quello voleva dire soffrire e ritornare in quell'abisso, che solo poco tempo fa avevo lasciato, ed io non ero ancora pronta.

Dovevo cercare in tutti i modi di non cadere, di non perdere il controllo, perché c'era qualcuno che aveva bisogno di me, ed io avevo solo quel opportunità per dimostrargli quanto gli volessi bene, perciò non avevo la minima intenzione di deludere l'unica persona, che mi era stata sempre fedele.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now