Occhi dentro Occhi

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"Non eravamo amici, nemmeno fidanzati. Eravamo qualcosa. E quel qualcosa mi piaceva"

La sua incessante risata, era il miglior suono che avessi mai sentito uscire dalla sua bocca. Da quanto lo conoscevo era la prima volta in assaluto che lo vedevo rilassato in quel modo, ed io non potevo che esserne felice.
Aveva smesso di avere quell'espressione da duro, e il suo viso era come se fosse cambiato totalmente, ai lati della sua bocca si erano formate delle fossette, mentre non smetteva di mostrarmi la sua perfetta dentatura, e il suo percing fuoriusciva dalla sua pelle in modo al quanto provocante, ma ovviamente lui non doveva sapere quanto mi piacesse quel momento, così feci finta di essere infastidita.

"Chriss la vuoi smettere?"
"No!"
"Non fare l'idiota, è alzati!"
Si sollevò sulle sue braccia, che aveva ben piantato al lato della mia testa, ma non appena lo fece, i suoi occhi bruciarono ogni singolo centimetro del mio corpo, che sembrava infuocarsi.
"Potrei anche non farlo, mi piace sottometterti"
Le sue labbra sembrarono avvicinarsi sempre piu alle mie, anche se non potevo dirlo con certezza dato che il suo profumo virile era entrato nella mia testa, fino a fottermela del tutto.
"Chri..sti..an!" Riuscii solo a sussurrare.
"Che ce Milton, sei in difficoltà?"
Continuava a beffeggiarsi di me, mentre il mio nervosismo aumentava.
"Alzati, dai!"
Il suo sorriso ritornò a contornare le sue labbra, prima di sollevarsi e porgemi la mano, che io naturalmente rifiutai.

"Non dirmi che ti sei offesa"
"Chiudi quella bocca,River. Se non vuoi parlarmi di Luke, allora lasciami in pace"
A quella domanda, pronunciata per la seconda volta nel giro di pochi minuti, lo vidi irrigidirsi
Molto probabilmente odiava quel mio modo di sapere della sua vita, e le mie domande lo facevano incazzare.

Così capendo che non avrebbe aperto bocca sull'argomento, iniziai a camminare in fretta.
O forse stavo solo scappando da ciò che iniziavo a provare per quel ragazzo.

"Dove vai?"
Le sue mani mi fecero bloccare i movimenti facendomi sbattere contro il suo petto

"Lontana da te"
"Non lo vuoi davvero"
Il suo fiato accarezzava la mia pelle, e le sue dita ferme sui miei fianchi non riuscivo ad ignorarle.
"Al?"
"Certo che lo voglio , e per favore smettila di toccarmi o di strattonarmi come una bambola, mi dai sui nervi"
"Non posso, mi viene naturale"
Alzai gli occhi al cielo, e mi resi conto solo in quel momento che lui era l'unico capace di provocarmi una reazione del genere
"Perché non vai a farlo con le tue conquiste da una notte?"
"Questo trattamento lo riservo solo a te, Principessa"
"So perfettamente che mi stai prendendo per il culo, e smettila di affibbiarmi soprannomi, io li odio"
"Sai milton, credo che stai frequentando cattive compagnie, dici troppe parolacce, per la tua bocca di miele" lo guardai di sbieco, e cercai di scollare le sue mani dal mio corpo, ma come sempre lui oppose resistenza.

"Vuoi venire con me in un posto? O il tuo principe azzurro ti sta aspettando in sella al suo cavallo bianco?"
Colpii leggermente il suo petto.
"Che posto?"
"Ovviamente devi saperlo, non puoi fidarti di me e basta?"
"Certo che no, che posto River?"

"Ho cercato di essere gentile, ora vieni o sarò costretto a portarti di peso"
"Presuntuoso del cazzo, non verrò da nessuna parte se non mi dici dove andiamo. E cosa piu importante non azzardarti a prendermi in nessun modo, mi sto stancando del tuo comportamento"
Non sentii nessuna risposta da parte sua, nemmeno un semplice suono di dissenso, al punto che meravigliata cercai di alzare gli occhi verso la sua direzione, ma non ebbi il tempo, dato che le sue braccia mi alzarono di peso dalla vita fino a trasportarmi per alcuni metri su quel prato.

"Sali, muoviti"
Il suo viso era ritonato ad essere contratto, mentre i suoi occhi mi guardavano in due fessure.
"Sei impazzito? Dove dovrei salire?"
"Sali, e non farti pregare, perché gia sai come andrà a finire"
Mi voltai, trovando a poca distanza dalle mie spalle un'albero al quanto gigante, e sicuramente vecchio di secoli
"Non salirò lì sopra, scordatelo"
"Al"
"No Chriss, ho le vertigini, e poi ho questa gonna che me l'ho impedisce"
"Ci sono io dietro di te, perciò muoviti, e.."
"Aah davvero rassicurante" iniziai per davvero a sembrare paranoica.
"E, come dicevo ho gia visto le tue mutante perciò non perdiamo tempo"
"Ho detto di No!"
"Anch'io ti avevo detto di metterti un cazzo di pantalone, ma a quanto pare devi sbattermi in faccia di continuo il tuo corpo"
Alzai le sopracciglia, non credendo davvero che avesse pronunciato quelle parole.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora