Un'amicizia Impossibile

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Chris mi aveva preso per la gola, e per mio piacere mi aveva portata a mangiare una mega cotoletta, con un infinito contorno di patatine.

Anche se tutta la felicità che provavo davanti al mio piatto preferito, era oppressa da quello che era successo in quel maledetto ascensore.

Ancora una volta gli avevo dimostrato l'effetto che aveva sul mio corpo, e ancora una volta ero caduta nel suo gioco.

"Fai schifo quando mangi, questo lo sai?"
Gli feci il dito medio per non interrompere di gustare il mio piatto, e portai una patatina immersa di ketchup alle labbra, che subito iniziai a gustare direttamente con la lingua, uno di quei gesti che andavano contro ogni forma di galateo.
E non appena alzai i miei occhi, vidi Chris fare il mio stesso gesto, e quello mi provocò un sorriso.

Eravamo troppo simili su certe cose, e per questo che era impossibile che andassimo d'accordo.

Mi guardai intorno, per evitare di guardalo, e mentre sorseggiavo la mia cola dietro alle sue spalle notai un tavolo di cinque ragazze che continuavano a fissare nella nostra direzione mentre parlavano tra di loro, e né capii subito il motivo.
Di fronte a me era seduto un ragazzo bellissimo dai muscoli possenti, i capelli disordinati, e i suoi occhi che ti incantavano solo a guardarli, e ancora non riuscivo a capire il perché stesse lì con me, mentre poteva avere qualsiasi ragazza lui desiderasse.

Ma nonostante tutto fui certa che quelle oche di merda guardassero il suo fondoschiena, dove sicuramente si vedevano i suoi boxer dato che indossava quei maledetti jeans a vita bassa.
Avrei voluto strozzarle.

"Andare in giro con te, e davvero nauseante" esclamai..
"Che vuoi adesso?"
"Raccogli la bava di quelle oche dietro di te."
Lui si voltò leggermente rivolgendo un occhiolino a quelle tipe.
'Christian! Potresti rimorchiare in mia assenza?"
"Sei gelosa?"
"Solo schifata, continuo a ripetertelo"
"Guarda che potrebbero guardare anche te, ed io né sarei felice"
"Eeh?"
"Guardare, ma non toccare sai la differenza?" gesticolò con le sue mani
"Fottiti! Non sono per me, dato che ti guardano il culo"
"Potrebbero essere entrambe le cose, e volere tutti e due"
"Sei cretino?"
"Sono obbiettivo!"
"Smettila di parlare in quel modo"
Fece ruotare i suoi occhi, prima di riportarli su di me.
"Per quanto mi piace questo tuo modo di essere cosi pura, so per certo che è solo una maschera. Perciò dacci un taglio, e ammetti che faresti un orgia con me e quelle ragazze"
"Sei impazzito CHRISS?" Urlai, superando di qualche ottava il mio tono di voce, al punto che notai alcune persone voltarsi nella mia direzione, facendo incendiare le mie guance dalla vergogna.

"Non renderti ridicola, e ammettilo" tirò fuori quelle parole, incurandosi totalmente del mio stato.
Ed io stufa di quel suo atteggiamento, mi avvicinai a quel tavolo, priva di ogni forma di timidezza.
"Mi hai rotto il cazzo Chriss, abbiamo scopato solo una volta quindi non parlare di me come se mi conoscessi, e per altro usando quei termini."
Alzò le sue mani in segno di resa, e poggiò la sua schiena contro la sedia, rassegnato.
"Non sai quello che ti perdi"
"Tu non stai bene! Ti rendi conto che non fai altro che pensare a quella cosa? Né sei dipendente!"
"E l'unica cosa che mi fa stare bene, e farebbe stare bene anche te se solo volessi
Si pulì le sue labbra in modo provocatorio, e di fronte a quel gesto morsi le mie.
Era terribilmente sexy cavolo.

"Lascia stare questo Al, e parliamo di cose serie"
"Sarebbe?" Mi allarmai
"Di quello che è successo"
"Perché cos'è successo?" Non avevo nessuna voglia di affrontare quell'argomento con lui, cosi cercai in tutti i modi di cambiare discorso, ma lui ebbe la meglio su di me.

CHRIS
"La smetti di fare la bambina?"
"Non sono una bambina, e non voglio ripetertelo" Sbarro' gli occhi dalla rabbia ed io sorrisi, uno di quei gesti frequenti che facevo solo in sua presenza.
"Smettila di ridere, o ti verso la coca cola su quei preziosi capelli che hai"
Mi feci serio
"Non ci provare!"
'Che paura River! Non pensavo tenessi tanto a quell'ammasso di capelli"
"Mmh, se ricordo bene ti piacevano da morire mentre ti.."
Interruppe ogni mia parola, tirandomi un calcio da sotto il tavolo, prima di alzarsi.
"Dove vai ora?" Chiesi con ancora un sorriso sulle labbra
Ma lei non rispose, ed io la seguii con lo sguardo.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora